#proiettilidicarta: La notte delle mantidi di Ignazio Pandolfo

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

Il protagonista di questo lunedì non ha paura di essere brutale. Ignazio Pandolfo con “La notte delle mantidi” ci porta all’interno di una cruda indagine dove Stefan Teokratis cerca di fare luce sulla scomparsa di Emily Lorraine.

Data di uscita: 24 Settembre

Acquistalo subito: La notte delle mantidi

Editore: Leone Editore
Collana: Mistéria
Genere: Thriller

Prezzo: € 13,90
Pagine: 328

Emily Lorraine è scomparsa ormai da tre anni senza lasciare traccia, ma la polizia, fin da subito, non ha mai preso il caso sul serio: la denuncia è stata raccolta in maniera sbrigativa e subito archiviata come allontanamento volontario, anche se tutti gli indizi facevano pensare a un rapimento, o forse peggio. La svolta avviene quando, improvvisamente, Emily cerca di mettersi in contatto con i genitori attraverso degli strani messaggi. I due anziani, ormai convinti di non rivedere più la figlia, rimangono sconvolti, al punto da chiedere aiuto al loro vicino di casa, il tenente Joe Panetta. Questi, pur considerando il caso piuttosto banale, decide di prenderlo in carico iniziando proprio dallo strano verbale della denuncia. Panetta, deciso a vederci chiaro, coinvolge il capitano Stefan Teokratis, uomo carismatico e con molti anni di esperienza. Dopo un breve colloquio con i genitori di Emily, i due detective scoprono particolari importanti che erano rimasti celati fino a quel momento e che apriranno scenari imprevedibili, da un lato rivelano l’esistenza di un’abominevole setta di sadici sessuali, e dall’altro di una misteriosa figura chiamata il Fornitore.

Al centro del mio tavolino di legno preferito c’è il romanzo di Ignazio Pandolfo, “La notte delle mantidi”, un titolo così suggestivo che isola completamente il lettore in una dimensione alternativa, una cruda e cupa dove una prosa incisiva incontra il pulp in un’indagine intricata in cui mettere a posto ogni singolo tassello significa fare i conti con verità a lungo celate, perversioni e crudeltà che portano il capitano Stefan Teokratis a mettersi sulle tracce di Emily Lorraine, scomparsa ormai da tre anni. 

L’indagine sembrava aver raggiunto un punto morto e nel momento in cui Teokratis e il tenente Joe Panetta rimettono mano sul fascicolo si rendono conto che c’è qualcosa che non quadra con il verbale della scomparsa di Emily, sembra quasi che qualcuno abbia fatto di tutto pur di non dare nell’occhio, celando dettagli che fino a questo momento potevano dare una svolta al caso, ma che nelle mani sbagliate ha logorato l’animo di una madre che non ha più saputo niente di sua figlia, la signora Lorraine infatti cerca ancora risposte all’inefficienza della polizia. 

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Scavando nella vita di Emily Lorraine però ci si rende conto che le dicerie attorno alla sua famiglia sono solo la punta dell’iceberg, strato dopo strato ci si trova dinnanzi ad episodi scomodi, briciole ben nascoste che il capitano Teokratis riesce ad individuare sfruttando tutta la sua esperienza per venire a capo del fitto mistero che ruota attorno alla scomparsa della ragazza. Teokratis e Panetta non hanno la minima idea di quello che si sono ritrovati fra le mani, un caso così vasto che porta a galla la parte più perversa dell’animo umano e ne accentua l’orrore, una setta in cui il simbolo della mantide diventa l’icona del male, l’emblema di una setta che fagocita ogni cosa che tocca.

Teokratis sin da subito cattura l’attenzione, riesce a strappare un sorriso anche quando non ci sarebbe nulla da ridere, con il suo carisma riesce ad attrarre magneticamente ogni sguardo su se stesso, eppure se si avvicina la lente ci si rende conto dell’irrequietezza del suo animo, del logoramento che lo consuma quando è lontano da Carla, ciò nonostante è capace di avere i nervi saldi quando si tratta del suo lavoro, di sfruttare la sua esperienza per smuovere anche chi sembra irremovibile e riuscire così ad avvicinarsi alla verità.

Passano i secondi, i minuti e le ore ma tra le pagine del romanzo di Pandolfo non si avverte il trascorrere inesorabile del tempo, si è rapiti dal suo stile crudo e dalle atmosfere della storia in cui il vero limite o meglio il lato amaro è arrivare alla fine, con un personaggio come Teokratis si vorrebbe continuare ad indagare in eterno ed è solo quando questo pensiero si materializza nella mente che ci si rende conto che ci si è affezionati a questo “losco” figuro.

La notte delle mantidi è il momento in cui le ombre strisciano nell’oscurità, ogni cosa sembra più tetra e la follia trasforma anche un piccolo insetto nel più terrificante dei mostri.

«L’immagine di quello strano insetto, intento a divorare lentamente una lucertole, a quel tempo lo aveva davvero impressionato».

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Leone Editore per la copia omaggio.

 

 

 

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