Let’s talk about: Ivar, Timewalker #3 – Finire la storia

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È ora di salutare il Viandante con l’ultimo volume della trilogia di “Ivar, Timewalker“, scritto da Fred Van Lente e pubblicato da Edizioni Star Comics nella collana Valiant.

Pagine: 128

Acquistalo subito: Ivar, Timewalker #3

Editore: Edizioni Star Comics
Collana: Valiant
Traduzione: F. Delle Rupi

Data di uscita: 19 Settembre
Prezzo: € 8,90

Mentre la storia si disgrega intorno a lei, solo un uomo può aiutare Neela Sethi a salvare la vita di Ivar e il tempo stesso, e quell’uomo è… Ivar! Riuscirà Neela a insegnare a un nuovo Timewalker i rudimenti dei viaggi nel tempo mentre questo collassa, oppure l’universo incontrerà infine il suo destino?

Sono arrivata alla fine di una storia che si è scomposta e ricomposta dinnanzi ai miei occhi in maniera straziante e devo dirlo, se all’inizio avevo evidenziato solo alcuni degli elementi che mi sono piaciuti, soltanto ora che ho finito di leggere l’opera mi rendo conto che avrei dovuto fare un discorso più ampio perchè “Ivar, Timewalker” sarà anche una bella avventura da leggere ma quando mi sono resa conto di ciò che c’è oltre, non ho potuto fare a meno di riflettere.

Di solito immaginiamo la storia come un cerchio, qualcosa che ha un’inizio e una fine, Fred Van Lente deforma questa immagine e interrompe il cerchio, depistando il lettore e intrappolandolo i suoi personaggi in un loop temporale, dove soltanto la conclusione del racconto ci rivela il vero senso di tutte queste vicende.

Sin dall’inizio crediamo che quello che ci viene raccontato sia l’evidente realtà dei fatti, ma la verità risiede tutto nei dettagli, in quelle battute che possono sfuggire e nelle situazioni già viste che, una volta rivissute, acquisiscono un nuovo senso, suggerendo che la storia del Viandante Temporale non sia appunto soltanto una lieta da novella, ma che nasconda invece la sofferenza di un uomo intrappolato da così tanto tempo da non rendersi conto che ogni volta ritorna al punto di partenza.

Ivar è convinto di avere una missione e che sia salvare Neela Sethi prima che commetta un errore di cui potrebbe pentirsi ed è questa sua convinzione, il credere ciecamente al suo obiettivo, che acceca anche chi legge, portandolo a credere di riuscire ad aggiustare il tempo per avere ancora un futuro.

Nelle pagine di questo terzo volume veniamo catapultati all’interno della storia del Viandante, nell’Antica Mesopotamia, prima del grande cataclisma ed è allora che impariamo qualcosa in più su Ivar, su ciò che la sua sete di potere e conoscenza lo ha spinto a fare, ma è sul più bello che riappare la professoressa Sethi, farfugliando parole in latino per poi trascinarlo in un altro tempo.

Ivar era morto alla fine del precedente volume, ma in un tentativo disperato è la stessa professoressa che lo strappa via da una vecchia epoca per poter rimediare alla sua perdita, ma pur avendo l’aspetto del Viandante, l’uomo non sa nulla di tutto ciò che loro hanno vissuto ed è sostanzialmente l’Ivar più giovane che potesse incontrare, quello prima dell’inizio dei suoi viaggi.

Seguendo la storia dal punto di vista di lei che conosce e di lui ancora inesperto molti sono i particolari che vengono alla luce, come il fatto che il Viandante all’epoca della Mesopotamia aveva infranto delle regole e si era ribellato al suo sovrano e agli dei, infrangendo diversi tabù, e per questo è stato punito. La sua però non è una punizione qualsiasi, è una di quelle che diventa una tortura lenta e difficile da afferrare, il continuare a vagare attraverso le epoche.

Da qui, assieme alla sua “nuova” compagna, il giovane Ivar inizia il suo viaggio alla scoperta del tempo e delle dimensioni parallele aperte dal macchinario di Neela, che va assolutamente distrutto per preservare il tempo.

Questa parte del racconto si fa molto difficile, sia per Ivar che per Neela. i quali incontreranno nuovi personaggi e inizieranno a plasmare la loro storia, all’insegna di quello che è un vero e proprio loop, in cui il sacrificio e la resurrezione sono giochi da bambini. Oltretutto questa parte della storia si fa davvero interessante, non solo perchè si va verso la fine e lo scioglimento di tutti i nodi, ma anche per la possibilità di vedere la struttura del multiverso e delle sue connessioni, un agglomerato di mondi possibili ed impossibili che aprono la mente del lettore verso nuovi orizzonti.

Tornando all’immagine iniziale,  la storia adesso non è più un cerchio, non finisce, ad un certo punto Ivar si ritrova ad incrociare i suoi stessi passi, senza poter fare nulla per impedire che tutto vada storto ancora una volta. E la parte interessante sta nel vedere che ci sono piccoli cameo di altri personaggi dell’universo Valiant che ci collegano al resto delle storie, integrando anche questa trilogia nel grande agglomerato di storie difficili e avvincenti di questa casa editrice. Ivar infatti è soltanto uno dei più di 100 personaggi che calcano le scene di questo universo fummetistico e ricordiamo di averne già incontrati alcuni assieme che sicuramente ricorderete, parlo di X-o Manowar e Ninjak, due dei protagonisti dei volumi dello Stalinverso, di cui io e Carlo vi abbiamo parlato qualche mese fa.

Tirando le somme questa è stata una trilogia affascinante e coinvolgente, che dal primo al terzo volume ci ha catturati e incollati alle pagine, e sono sicura che farà lo stesso anche con voi.
Sicuramente aver letto questa storia mi ha spronata a voler esplorare ancora di più il mondo di Valiant, popolato da tante storie che meritano decisamente la nostra attenzione.

⚜ Fumetti Simili: Divinity III: Stalinverso
⚜ Reazione post lettura: Non avrei mai dovuto giudicare un Viandante così in fretta, questo terzo volume mi ha devastata. Semplicemente stupendo.
⚜ Pagine lette: 128
⚜ Da consumarsi preferibilmente: Subito, senza indugiare, e se andrà a finire come nel mio caso, lasciare Ivar sarà difficile.

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Edizioni Star Comics per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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