Recensione: L’eredità della spada di Cristina Azzali

“La sua mente si vuotò gradualmente, mentre tutto ciò che lo circondava perdeva dapprima i propri contorni, poi i colori, poi la forma, la consistenza, i suoni e gli odori.”

Titolo originale: L’ereditò della spada

Autrice: Cristina Azzali

Genere: Fantasy

Editore: Sensoinverso Edizioni

Pagine: 630

Prezzo: € 6,99

Il Libro  Trama:

Nei Quattro grandi Regni del continente di Eryon impazza la guerra. Un conflitto sanguinoso, che non risparmia nemmeno i villaggi più sperduti, come Ivennon, dove Lenya Dalen vive con suo figlio Arthur e la piccola Ethel. Quando alcuni guerriglieri invadono la loro dimora, è Arthur, ancora piccolo ma con un sacro fuoco che gli arde dentro, a trarre in salvo sua madre e sua sorella grazie a una misteriosa spada lasciatagli dal defunto padre. Anni dopo, con la pace nel frattempo sopraggiunta, Arthur sarà impegnato a dover trovare il suo posto nel mondo, e le sue avventure si intrecceranno a quelle di maghi, divinatrici, banditi e spadaccine.

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Recensione:

Bentornati sulla Stamberga, oggi recensisco “L’eredità della spada”, scritto da Cristina Azzali e pubblicato in Italia da Sensoinverso.

Il continente di Eryon è avviluppato fra le spire di una sanguinosa guerra che stritola il regno nella sua morsa, devastando i villaggi e reclamando il sangue del popolo.
Solo le città più grandi, quelle del calibro di Rayden, hanno resistito a fatica ai ripetuti assalti grazie alle loro difese e sembrano essere al riparo dalla desolazione portata dal conflitto.
Non è sempre stato così, una volta nei quattro regni si viveva in pace, ma il potere, come spesso accade, da alla testa e si finisce in un lampo sul campo di battaglia.Dalle braci delle tragedie della guerra emerge un ragazzo, Arthur Dalen, che cresciuto durante questo conflitto ha dovuto imparare ad essere coraggioso e di scorza dura per poter sopravvivere e badare al poco che gli resta.
Come ci illustra Goya nelle sue incisioni, la guerra è portatrice di disastri e dove le spade e le lance non arrivano a trafiggere i cuori delle persone ci pensano la fame e la povertà e se per molti questo vuol dire morte certa, per alcuni è solo un incentivo alla sopravvivenza.
Anche Arthur quando si trova in pericolo non esita e protegge sua madre e sua sorella con la potente spada lasciatagli da suo padre, uccidendo i guerrieri che lo contrastano.

Arthur è un bravo ragazzo che come molti dei figli della guerra porta con se la costante paura di non riuscire a trovare un posto in questo mondo così crudele e pericoloso, ma allo stesso tempo mantiene il suo animo puro e limpido, senza dimenticare che la gentilezza e il coraggio sono valori più forti e potenti dell’odio.
Nonostante la morte sia l’unica vera sovrana di questi tempi, non tutto è perduto, infatti il freddo e ossuto tocco del sonno eterno non può spegnere le ardenti fiamme della speranza dei giovani come Arthur, che sogna di diventare un giorno un valoroso cavaliere e vivere esaltanti avventure.

Il sentiero che il ragazzo ha deciso di seguire non è certo una passeggiata, anzi, è una strada in salita su un impervio percorso ad ostacoli. Per poter diventare un cavaliere, infatti, il solo coraggio non è sufficiente e la bontà d’animo non basta certo a contrastare il filo di un’ascia, la selezione è ardua e per entrare a far parte del corpo bisogna essere forti e guerrieri ben addestrati al combattimento, così decide di dare anima e corpo ed imparare a combattere.

Lungo il suo cammino Arthur incontra diversi compagni di viaggio fra cui Gwinneth la spadaccina, una ragazza diffidente che sguaina la spada al minimo segno d’allarme e che sopporta poco l’ingenuità del ragazzo che al contrario la ammira profondamente e ne rispetta la forza. Lui la vede come l’unica persona in grado di aiutarlo nel raggiungimento del suo obiettivo, anche se la ragazza nasconde un oscuro passato alle sue spalle.

Da qui iniziano le vicende del nostro eroe e dei suoi compagni che lo porteranno a vivere tutte le avventure che ha sempre solo sognato.

L’eredità della spada è un fantasy medioevale curato nei minimi dettagli, che riesce a catturare con la sua prosa ricercata e corposa, ricca di dettagli e descrizioni suggestive.
Con la sua penna l’autrice è stata capace di descrivere un mondo che ricorda quello dei vecchi giochi di ruolo, a metà fra Vandal Hearts e Dungeons & Dragons, catapultando il lettore in una storia in cui la crescita fisica ed emotiva del protagonista sono la chiave per avverare il suo più grande sogno.

Devo dire che non mi sarei mai aspettato di trovare un romanzo del genere, che trasmette un’importante messaggio al lettore, infatti nonostante tutto il protagonista riesce a tracciare il suo cammino affrontando le difficoltà che la vita gli ha posto davanti. La cosa più importante è non darsi per vinti, perchè in ogni momento potrebbe presentarsi l’occasione giusta, quella da prendere al volo per compiere qualcosa di grande.
Arthur viaggia costantemente assieme ai suoi compagni ammirandoli da lontano senza mai rendersi conto di essere già tre passi avanti a loro, supportandoli nei loro intenti così come loro fanno con lui.

Questo romanzo si attiene egregiamente a tutte le caratteristiche del suo genere, costruendo un mondo immaginario avvolto nelle atmosfere cupe e sanguinose del medioevo, da cui trae la maggior parte dei suoi elementi principali come la suddivisione del mondo in regni dominati da avidi sovrani in guerra fra loro, mischiandoli abilmente con la magia, un altro elemento che non può mai mancare in un fantasy che si rispetti.

Questa lettura mi ha stupito e al tempo stesso affascinato, catapultandomi in un vortice di ricordi della mia infanzia, quando fantasticavo sul medioevo e i suoi cavalieri, impegnati in eroiche gesta per porre fine alle interminabili guerre che devastavano i loro regni. Arthur un po’ come il Re Artù della leggenda mi ha conquistato, facendosi spazio nel pantheon degli eroi.
Se siete appassionati del genere non potete non leggere questo romanzo!

Buona lettura tutti!

P.S. Non perdetevi il secondo volume di questa serie, “La spia e il Guaritore”, in cui Arthur continua il suo viaggio nelle terre di Eryon! 
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May the Force be with you!
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