“Una fotografia poteva rivelare molti segreti, Tillie lo sapeva bene.”
Acquistalo subito: Lost & Found
Editore: Feltrinelli
Collana: UP
Data di uscita: 25 Gennaio
Prezzo: € 14,00
Pagine: 192
ISBN: 9788807910401
“Tillie sospirò. Le foto col cellulare… I cellulari facevano credere a tutti di essere bravissimi fotografi. Lei voleva sentire una vera macchina fotografica in mano. Era come paragonare le pagine di un libro a uno schermo.”
Oggi sbarca nelle librerie “Lost & Found di Brigit Young, pubblicato da Feltrinelli nella collana “UP”, dedicata ai giovani adulti.
Oggi sbarca nelle librerie “Lost & Found di Brigit Young, pubblicato da Feltrinelli nella collana “UP”, dedicata ai giovani adulti.
La fotografia. L’arte di catturare un’immagine e renderla immortale ha sempre spinto gli spiriti più intrepidi ad avventurarsi alla ricerca di un soggetto da imprimere sulla carta o la possibilità di raccontare storie. Quando si ha tredici anni e una piccola polaroid in mano ogni particolare, anche quello più piccolo, diventa importante. Si va a caccia di nuovi stimoli, cose divertenti e interessanti da imprimere sulla pellicola.
Dal momento in cui il nonno ha regalato a Tillie la sua prima macchina fotografica non ha più smesso di scattare, vivendo di attimi catturati e raccogliendoli in una scatola affinchè restassero intatti e immutati nel tempo. Questo l’ha portata a vivere dietro l’obiettivo, diventando invisibile agli occhi degli altri, fino a quando è grazie alle sue fotografie che riesce a ritrovare un oggetto importante per una ragazzina della scuola, diventando a tutti gli effetti l’Ufficio Oggetti Smarriti ed è allora che il mantello dell’invisibilità scivola via e la scuola comincia a notarla.
Tillie Green non è una ragazzina come tutte le altre, l’incidente di cui è rimasta vittima all’età di sette anni l’ha privata di molte cose, tra cui la sua stessa infanzia. Ha sempre vissuto osservando il mondo da dietro la finestra o dal mirino della sua fotocamera perché è l’unico modo che conosce per scoprire che sapore ha la vita, se immortalata in una fotografia. Ma come spesso accade, la mancanza di qualcosa porta a sviluppare nuove abilità. In questo caso l’impossibilità di avere una vita normale l’ha portata a sviluppare un’enorme potere di osservazione, rendendola più attenta degli altri, più vigile e più cauta nel trarre conclusioni.
Sembra sciocco chi è cieco, ad esempio, sente molto di una persona che riesce a vedere perché per sopravvivere e per sopperire alla mancanza della vista sviluppa un udito più fine degli altri e con esso la capacità di percepire più cose di quelle che si vedono solo con gli occhi, come ad esempio, comprendere facilmente lo stato d’animo di qualcuno dal tono della voce o da una parola particolare detta al momento giusto, è una sfumatura che per chi si affida soltanto agli occhi non può cogliere.
“All’imbrunire, Tillie riguardò tutte le Polaroid ed ebbe la sensazione di aver fatto un milione di foto usando l’occhio e la punta dell’indice. Era qualcosa di magico.”
Alla sua giovane età Tillie Green diventa una sorta di Nancy Drew, pronta a scovare qualunque cosa che le viene chiesto o quasi. La sua nuova abilità le ha permesso di aiutare diverse persone fino al punto di convincerla che fosse speciale solo per questo, perché riusciva a scattare fotografie e per lei, che non ha mai avuto un amico, diventa il trampolino di lancio per poter avere una sorta di vita sociale.
Alla sua giovane età Tillie Green diventa una sorta di Nancy Drew, pronta a scovare qualunque cosa che le viene chiesto o quasi. La sua nuova abilità le ha permesso di aiutare diverse persone fino al punto di convincerla che fosse speciale solo per questo, perché riusciva a scattare fotografie e per lei, che non ha mai avuto un amico, diventa il trampolino di lancio per poter avere una sorta di vita sociale.
L’Ufficio Oggetti Smarriti è una paladina della giustizia, che a colpi di flash riesce sempre a scovare il colpevole e rallegrare le persone che la circondano, ma come disse il caro e vecchio zio Ben “da grandi poteri derivano grandi responsabilità” e a tredici è difficile capire qual è il limite fra le buone intenzioni e la violazione della privacy. Magari c’è un motivo per cui qualcosa non viene detta, non sempre le persone sono pronte ad ammettere i loro errori, qualche volta sorge spontaneo mentire o nel caso di suo padre, tormentato dai sensi di colpa, nascondersi dietro un velo, allontanandosi sempre di più da sua figlia. Gli errori però oltre a danneggiarci ci insegnano sempre qualcosa, ma a sta a noi capire quale sia la lezione da imparare.
E come disse anche il buon vecchio Dottore, non si possono salvare tutti quanti, prima o poi qualcuno resta ferito o viene lasciato indietro, le buone intenzioni non bastano per riparare a un torto, spingersi oltre il limite e guardare dentro l’abisso potrebbe significare dover affrontare una scomoda verità e non essere in grado di riuscire a farlo.
“Tutti facciamo degli errori. […] Non solo capita a tutti di sbagliare, ma gli errori possono insegnare qualcosa.”
A tredici anni è difficile capire il mondo degli adulti, sempre pronti a mascherare tutto dietro una menzogna, seppur innocua, ma come dimostra questo romanzo, i ragazzini a quest’età sono curiosi e non si fermano di fronte a nulla pur di sapere e spesso e volentieri ciò che scoprono riesce a danneggiarli, soprattutto se si sentono traditi dalle persone che amano di più.
Brigit Young insegna che il mondo è crudele, che ci sono problemi al mondo che vanno affrontati ma con il giusto tempo, con le dovute precauzioni, per alleviare almeno in parte la pillola così amara da ingoiare. A volte basta parlare per trasformare l’Inferno nell’Eden, ma ci sono volte in cui parlare non basta, quando non ci sono parole per descrivere una situazione o per lo meno non c’è un modo giusto per farlo senza ferire qualcuno.
Penso che Tillie si sia persa come tutti quegli oggetti che aiuta a ritrovare, ma nel momento in cui ha compreso che non è la fotocamera a dettare le regole ma che ad essere speciale è lei abbia ritrovato finalemente sé stessa, la bambina che prima dell’incidente aveva ancora sogni e aspirazioni.
“Lost & Found” non è un libro semplice da descrivere, richiede attenzione e premura, è uno di quei libri che danno tanto e lasciano tanto e che da un momento all’altro possono trasformare il tuo sorriso in lacrime e viceversa.