Let’s talk about: Lucky Supreme di Jeff Johnson

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Dentro di me, volevo credere nell’esistenza di un mondo dove nessuno avrebbe pestato a morte il prosimo perchè aveva rubato qualche stronzata. Dove nessuno finiva legato in una pozza di vomito. Dove non mi sarei seduto davanti a un uomo e avrei distrutto una parte di entrambi mentre valutavo apertamente l’idea di assassinarlo.

Pagine: 484

Acquistalo subito: Lucky supreme

Editore: Fanucci
Data di uscita: 17 Gennaio 2018
Prezzo: € 14,00
Pagine: 484
ISBN:
978-8834734506

In una Portland plumbea e in balìa di una selvaggia gentrificazione, Lucky Supreme, lo squallido negozio di tatuaggi, resta un’istituzione. Il locale vanta decenni di storia ed è ormai un’enorme croce nera sulla mappa mentale della brulicante vita notturna della Città Vecchia. Ma per quanto tempo ancora riuscirà a sopravvivere? Al suo interno, Darby Holland, quarantenne tormentato da demoni del passato pronti a condurlo sull’orlo della pazzia, nasconde preziosi bozzetti e segreti inconfessabili. E se finora Lucky Supreme si è rivelato il luogo ideale per tenerli al sicuro, quando uno dei suoi disegni gli viene rubato e riappare in California, Darby è costretto a utilizzare ogni mezzo, lecito e non, per difendere il suo locale, la sua reputazione e, non ultima, la sua salute mentale. Ciò che ancora non sa, però, è di avere a che fare con gente con la quale è meglio non scherzare. In un mondo popolato da indimenticabili abitanti della notte, in cui denaro, bugie e crimine la fanno da padroni, Darby dovrà contare su tutte le proprie abilità e su una buona dose di fortuna per poter rimanere in vita.

Mi ero cacciato in una situazione abbastanza pericolosa e stavo camminando su un  filo sospeso, senza una rete tesa sotto i miei piedi. ‘Non fare stupidaggini’ era un valido consiglio. Ma ormai ero partito a vele spiegate.

Source: Pinterest

Il protagonista di oggi è un romanzo noir, uno di quelli che scivola giù per la gola come un bel bicchierino di whiskey, è uno di quei libri che potremmo definire uno dei “soliti sospetti”, un libro radicato nel suo genere e che trae da esso ogni più piccola sfumatura. Per chi non lo avesse capito, sto parlando di “Lucky Supreme” di Jeff Johnson, pubblicato nella collana Noir da Fanucci Editore.

Immaginate “The Crimson Kiss” in sottofondo; senza che ci rendiamo conto i piedi cominciano a battere sul pavimento, si schioccano le dita a tempo, il corpo si muove seguendo il ritmo, è irresistibile. Lo sfarfallio delle luci al neon cattura l’attenzione, focalizzandola sul Lucky Supreme, uno squallido negozio di tatuaggi, l’ultimo “dinosauro” rimasto a Portland, sopravvissuto, almeno per ora, alla riqualificazione del quartiere.

Così, tra i fumi che salgono dai tombini e la pioggia incessante, la Citta Vecchia sembra avvolta da una fitta cortina fatta di misteri ed intrighi. Ed è proprio in questo quartiere abbandonato a sé stesso che le luci taglienti proiettano ombre profonde e persino un piccolo topo di fogna si trasforma in un mostro quando la sua ombra viene proiettata su un muro di mattoni ruvidi.

Sono anni che Darby Holland respira quest’aria sporca di fumo e ruggine, la stessa che poco a poco trasforma le persone, rendendole gli interpreti di una storia teatrale, ricca di eventi imprevisti e colpi di scena alla Lynch.

“Il futuro non aveva sostanza. Non aveva un odore riconoscibile, non faceva rumore e non aveva nessunissimo colore.”

Source: Pinterest

Visto da fuori, il Lucky Supreme, sembra un posto reale che si confonde, che passa quasi inosservato se si passa davanti, eppure quando si entra nella sua logica si nota immediatamente che è fatto di fili intrecciati, di storie che si legano l’uno all’altra, creando una trama fitta e intricata.

Per Darby portare avanti il negozio è ormai lo scopo della sua vita, come se fosse incatenato ad esso, un vincolo indissolubile che lo obbliga a fare tutto il possibile per tirare avanti, anche se non c’è nessuna pistola puntata sulla sua tempia.

Questo significa circondarsi di persone fidate, ma come spesso capita, la fiducia che si ripone in una persona viene tradita ed è questo il caso del protagonista, che viene svegliato dalla sua routine e trascinato dalla necessità in questa frenetica ricerca di bozzetti rubati dal suo negozio. I bozzetti in questione non hanno nulla di particolare, erano stati disegnati da Roland Norton, un tatuatore ormai defunto che per il Lucky Supreme significava molto ed è per questo motivo che Holland non comprende cosa possa esserci di così speciale in dei disegni ormai vecchi, appesi sui muri del negozio ormai da anni, come per ricordare la vecchia gloria che un tempo si aggirava tra le sale del locale.

“Eppure, in quella notte piovosa i fantasmi i fantasmi erano troppo reali, e il neon rosso, per certi versi, era cambiato appositamente per me. Alla fine non riuscii a evitarlo. Era finalmente diventato il colore della mia memoria.”

Source: Pinterest

Un personaggio fuori dal comune diventa un segugio a caccia di indizi; ma fino a che punto la curiosità può spingere una persona a mettere a repentaglio la propria vita pur di risolvere un enigma?

Il suo viaggio lo condurrà fino alle coste californiane, dove ad aspettarlo ci sarà uno scenario imprevisto, qualcosa di molto pericoloso che muove i fili che hanno condotto gli eventi a questo epilogo.

Questo è il primo capitolo di una trilogia crime che sembra essere iniziata sotto una buona stella, prospettandosi interessante e coinvolgente, avvicinando i lettori ad un genere che lentamente sta tornando sotto i riflettori in questo momento.

Lo stile dell’autore rende corpose perfino le ombre più sottili, disegnando silhouette chiare e dettagliate, contrasti netti e descrivendo una lotta fra bene e male, che va oltre i confini di Portland.

Questi sono i fondamenti del noir, in un certo senso, un genere nel quale ogni cosa viene portata all’estremo, all’assoluto, dove il bene è sempre rappresentato dal suo massimo esponente e il male si presenta nella sua forza più abietta.

Jeff Johnson oltre a definire chiaramente ogni dettaglio, dà vita anche allo scenario nel quale si svolgono i fatti, trasformando Portland in un luogo vivo, pulsante, che sembra quasi uno dei protagonisti della storia, animato e con una volontà ben precisa.

L’azione si mischia al black humour regalando un romanzo che oltre ad essere avvincente strappa un sorrisino sghembo durante la lettura.

 “Lucky Supreme” è una rapida discesa nelle viscere dell’oscurità, una ripida scalinata per gettarsi fra le fiamme di un inferno fatto d’inchiostro e pelle.

Godetevi una bella playlist noir, perfetta per tenervi compagnia durante la lettura di questo romanzo o durante i vostri impegni quotidiani.

May the Force be with you!
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