Release Day: Cometa di Gregorio Magini (Neo Edizioni)

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Bentornati sulla Stamberga, oggi vi parlo di qualcosa di diverso dal solito, ovvero del romanzo di Gregorio Magini intitolato Cometa, in uscita proprio oggi per NEO Edizioni.

Pagine: 248

Acquistalo subito: Cometa

Editore: NEO. Edizioni
Collana: Iena

Data di uscita: 10 Maggio
Prezzo: € 15,00

In un punto preciso dello spaziotempo Raffaele, satiro irrequieto, inciampa da una storia all’altra in cerca di successo e Fabio, misantropo nerd, insegue se stesso e la fortuna in un agone digitale di improbabili social. L’incrocio sbilenco delle loro vite innesca un romanzo selvaggio, labirintico, possente.
Cometa è l’epopea disastrata, erotica e lisergica degli eroi senza motivo. Archetipi di una generazione fuori fuoco, il cui centro è dappertutto ma sempre altrove. L’odissea senza approdo di una stirpe di eletti a niente che cavalca il progresso come una pulce su un cavallo imbizzarrito, traghettata da sogni frenetici e deliri tecnologici.

Bentornati sulla Stamberga, oggi vi parlo di qualcosa di diverso dal solito, ovvero del romanzo di Gregorio Magini intitolato Cometa, in uscita proprio oggi per NEO Edizioni.

Vivere sembra sempre qualcosa di semplice, da quando si nasce e si comincia a muovere i primi passi nel vasto e sconfinato mondo si ha l’illusione che basti seguire il percorso tracciato dai propri genitori per diventare qualcuno, come se gli ostacoli non esistessero o se fossero già tutti previsti… ma anche no.

La nostra generazione ha vissuto fino ad oggi con la strada spianata, in un certo senso, se non fosse che alla fine del percorso si sono scordati di segnare il punto di arrivo.
Questo è proprio lo spirito di Cometa, il libro di Gregorio Magini, che ci catapulta in una storia intricata al limite della realtà, in bilico fra la ricerca disperata di sé stessi e un piano inclinato che si ribalta.
La storia vede come protagonista Raffaele, un ragazzo ossessionato dal sesso, che non trova pace fuori dal letto, alla spasmodica ricerca di sé stesso all’interno degli altri. L’altra faccia di questa storia è Fabio, un nerd che si divide su una miriade di social network, una sorta di entità sociale frammentata in centinaia di piccole schegge di sé stesso, ognuna necessaria trovare nel web e nella programmazione il suo vero io, quello che non riesce a vedere guardandosi allo specchio.

Le storie di questi due individui dall’identità incerta si intrecciano, andando a creare qualcosa di nuovo e strano, difficile da comprendere in alcuni casi, ma costruito attorno ad un quesito importante: chi siamo veramente?

Credit to – Mercury Fund (Google immagini)

Come ho detto prima la nostra vita sembra scandita da mille tappe già stabilite alla nostra nascita, infatti ognuno di noi sa che a tre anni andrà all’asilo e a sei inizierà a frequentare le elementari, finendo un giorno a diplomarsi o a laurearsi in qualcosa, facendo felici i propri genitori che sapranno di aver educato un figlio come si deve che ha tutte le carte in regola per affrontare il futuro.
Si, ok è vero, ci hanno preparati, ma appena arriviamo sulla soglia di questo “futuro” ciò che vediamo è un’immensa distesa di nulla assoluto, come se tutto ciò che prima era scandito da mille impegni, fosse totalmente annullato dalla mancanza di un punto di rifermento.
Quando si arriva in questo mondo vuoto non si può fare altro se non disperarsi, sentendosi abbandonati da quelle che prima erano le nostre certezze.
In questo modo iniziamo a vagare, attrezzati per tutto ma impreparati ad affrontare il nulla.
Certo c’è chi ha degli obiettivi dopo la laurea, chi vuole diventare artista o chi vuole fare il bancario, ma alla fine sono veramente pochi quelli che seguono le orme dei genitori e quando lo fanno sanno esattamente di che morte andranno a morire, un po’ come se fossero dei privilegiati che scelgono il proprio destino. Poi ci sono quelli come i protagonisti del libro, quelli che non sanno dove sbattere la testa e come ovvia soluzione scelgono il muro, ma solo dopo una serie infinita di testate riescono a capire che in realtà vagare senza meta è impossibile, ci si perde nei meandri di sé stessi, alla ricerca di quella luce alla fine del tunnel che si fa sempre più lontana ad ogni passo.

È quasi una contraddizione spendere un terzo della propria vita a prepararsi in modo sbagliato al mondo che c’è fuori dalla nostra campana di vetro, come se quella grossa fetta del nostro tempo non potesse essere utilizzata meglio.
Le nostre scuole ci insegnano quasi totalmente cose inutili, ripetute all’infinito e dimenticate dopo la verifica di turno. Se vogliamo essere onesti ciò che dovremmo veramente imparare è come sopravvivere in un mondo di disperati, dovremmo imparare a far fruttare le nostre capacità invece che a risolvere equazioni logaritmiche, dovremmo provare ad affrontare il mondo a viso aperto piuttosto che stando seduti dietro ad un banco.
Il risultato è che noi andiamo a scuola solo per far avere uno stipendio ad un professore, che nella maggior parte dei casi non ha voglia di insegnare nulla o che alla peggio non è capace di farlo, così ne usciamo impreparati, convinti che un 10 in pagella ci descriva appieno.

Tutto questo crea l’insicurezza che è alla base di ognuno di noi, come se fosse un grosso badile con il quale iniziamo a scavare il baratro che ci ostacolerà in futuro.
Da qui partire alla ricerca di noi stessi in una landa desolata è l’unica opzione che ci resta, costringendoci a prepararci daccapo a questo mondo di cui ci hanno sempre parlato in maniera sbagliata, purtroppo però a volte si finisce col prendere la via più dissestata. Questo è il caso di Raffaele che trova solo nel sesso la sua strada, ricercando la sua esistenza dentro gli altri, ma è anche il caso di Fabio, che si divide in cento persone diverse per analizzare tutti i suoi “problemi a grappolo”, cercando una strada migliore e sperando di ricomporsi alla fine.

L’autore ha fatto a mio avviso uno splendido esperimento, anche se in alcune parti è un po’ difficile da capire, lo ammetto, ma ci mette alla prova mostrandoci il mondo che lui ha imparato a conoscere, una realtà cruda e spietata che lascia gli incerti senza una meta da raggiungere.
Se guardiamo le pubblicazioni che ci sono oggi che appartengono al genere del romanzo di formazione ci si rende conto che si parla sempre di percorsi intrapresi dai più piccoli o estrapolati dai “classici”, invece in questo caso si parla di storie completamente nuove, narrate con uno stile immediato ed efficace, perché la vita dopotutto non è una linea retta, ma una serie di bivi che si diramano come le radici di un albero, tortuose e a volte marce.

“Cometa” precipita sulle nostre teste come la vita cruda e spietata che non ci lascia alternative se non siamo pronti ad affrontarla a viso aperto.

 

 

May the Force be with you!
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