Release Day: Mentire alle stelle di Alexandre Chardin (Il Barbagianni)

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Da oggi in libreria potete trovare il romanzo di Alexandre Chardin, Mentire alle stelle, con la traduzione di Alberto Masala. Questo tassello inaugura la nuova collana de Il Barbagianni Editore, Le uova, dedicata alla narrativa per ragazzi.

Data di uscita: 6 Novembre

Acquistalo subito: Mentire alle stelle

Editore: Il Barbagianni Editore
Collana: Le Uova
Genere: Narrativa per ragazzi
Età: Dai 10 anni
Traduzione: Alberto Masala

Prezzo: € 12,50
Pagine: 190

Undici anni e l’inizio di una nuova scuola non sono facili per nessuno. Per Leòn sembrano ancora più difficili, per lui che ha una grande sensibilità, che ha spesso la testa tra le nuvole e qualche problema di attenzione in classe. Così diventa bersaglio dei ragazzi più grandi, finché non incontra una nuova amica, Salomè, giunonica e protettiva, che non ha paura di niente e di nessuno. Ma Salomè è davvero chi dice di essere? Grazie a lei Leòn riuscirà a ribellarsi e, acquisendo gradualmente confidenza in se stesso, ad emanciparsi nel rapporto con una madre troppo protettiva.
Un romanzo che tiene con il fiato sospeso, mescolando sapientemente fantasia e poesia.

Quella di oggi per me è una giornata strana, frenetica, allucinante. Per quanto abbia provato a fermarmi e prendere fiato qualcosa puntualmente ha sempre provveduto a rovinarmi la festa, ma un ostacolo dopo l’altro li ho superati tutti e ora sono finalmente qui per parlarvi di un libro meraviglioso che è uscito proprio ieri nelle librerie, Mentire alle stelle di Alexandre Chardin, un’importante tassello che inaugura la collana Le Uova de Il Barbagianni Editore, dedicata ai romanzi per ragazzi. 

Riflettiamo per un momento sulla collana, le uova. La prima cosa che mi viene in mente pensando al nome è la caratteristica delle uova, ovvero la fragilità. Il guscio è soltanto un’illusione, l’idea che la presenza di un rivestimento significhi resistenza, ma come ben sappiamo, alla minima pressione, un uovo si rompe. 

È interessante che sia proprio il romanzo di Alexandre Chardin ad aprire le danze perchè comincia a delineare l’impronta che avrà questa collana, ovvero quella di pubblicazioni tenaci, che vanno oltre il semplice intrattenimento, ma che racchiudono dentro messaggi importanti. 

Léon ha solo undici anni e soffre del disturbo da deficit di attenzione. Alle elementari veniva seguito da un’insegnante di sostegno, Véronique, la sola che riusciva ad ancorarlo alla realtà quando la sua mente vagava, si perdeva altrove; ora che comincia un nuovo percorso scolastico alle medie, Léon, ha deciso che vuole cavarsela da solo, crearsi un percorso da zero, facendo sue le nuove esperienze, sia quelle piacevoli che quelle spiacevoli.

La  sua decisione ha turbato la madre, accentuando i suoi timori e le sue paure. Ha sempre cercato di proteggere in tutti i modi Léon standogli vicino, senza rendersi conto che in realtà stava riversando su di lui tutte le sue preoccupazioni, finendo per limitarlo, continuando solo a rafforzare la campana di vetro sotto la quale vive il bambino. Dall’altra parte suo padre cerca di spingere suo figlio a fare nuove esperienze, a buttarsi, anche sbagliando, ma questo crea uno scisma nell’ambiente familiare, confondendo il ragazzino.

In una situazione come questa è difficile per un bambino capire cosa sia giusto o cosa sia sbagliato, nel cuore del protagonista c’è una grande voglia di dimostrare di saper badare a sè stesso, di avere tutte le carte in regola per prendere le sue decisioni da solo, ma dall’altro lato c’è anche da considerare che non vuole nemmeno far preoccupare sua madre, e quindi si trova dinnanzi a un bivio. A scuola diventa il bersaglio dei bulli, coloro che non si fanno problemi a decidere per gli altri e in questo ambiente degradato e caotico, Salomè lo aiuta ad uscire da questo stallo interiore, mostrandogli che per sopravvivere è giusto anche ribellarsi alla violenza con altra violenza.

In questo modo però si crea una terza strada davanti a Léon, quella che fomenta il suo odio e lo trasforma in rabbia, la stessa che lo porta a volersi ribellare a tutti, a farsi largo a spintoni in questo mondo di prepotenti. Léon però capisce tardi che questo nuovo percorso non lo aiuterà a risolvere i suoi problemi, ma al contrario potrebbe portarlo sulla via dell’autodistruzione, perchè si sa che l’odio e la rabbia sono i due ingredienti perfetti per creare la più distruttiva delle bombe: il rancore.

Questo romanzo è uno scrigno che racchiude un messaggio importante, ovvero che essere sè stessi e seguire la propria strada è più importante che camminare sul percorso tracciato dagli altri, perchè soltanto sul nostro sentiero possiamo essere liberi di sentirci in pace con noi stessi mentre tutti gli altri ci porteranno sempre e solo ad una triste conclusione. Léon impara a sue spese cosa significa spingersi oltre il limite, superare quel punto di non ritorno oltre il quale nulla ci  può salvare, dove tutto è buio e la luce non arriva.

Il Barbagianni decide di navigare controcorrente portando  alla nostra attenzione un romanzo carico di significato, che dipinge un percorso di formazione intenso, mostrandone il lato poetico e suggestivo, ma allo stesso tempo anche quello tragico, quello di cui sentiamo parlare sempre, ma che in una lettura come questa può mostrare quanto sia difficile vivere nei panni di un bambino come Léon o come tanti altri, che sta crescendo e affronta i primi grandi ostacoli della vita di una persona.

Alexandre Chardin ci racconta del bullismo, dei problemi familiari, di un disturbo sempre più noto, e lo fa in maniera disinvolta, portando a galla tutto e subito, un enorme iceberg che emerge tutto nello stesso istante alzando onde tanto alte quanto travolgenti, un po’ come lo è crescere.

“I supereroi sanno vedere attraverso i muri, volare o sollevare un transatlantico con un dito solo. Io… io sparisco”.

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa de Il Barbagianni per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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