Il protagonista del review party è il romanzo di Viveca Sten, “L’estate senza ritorno”, in uscita oggi per Marsilio nella loro collana Farfalle.
Acquistalo subito: L’estate senza ritorno
Editore: Marsilio
Collana: Farfalle
Prezzo: € 18,50
Pagine: 432
Indubbiamente Viveca Sten ha un posto ritagliato nel panorama del thriller nordico. A rendere unici i suoi romanzi, oltre allo stile, sono le descrizioni dei luoghi, i cui paesaggi appaiono dinnanzi a noi come dipinti suggestivi, invogliando il lettore a smarrirsi sull’isola di Sadhamn. Non a caso dai libri della Sten è stata tratta una serie televisiva, trasmessa qui su Giallo, “Omicidi a Sandhamn“, che se non erro ha raggiunto la quinta stagione ed è ancora in produzione.
Oggi sono qui per parlarvi del quinto capitolo della serie, L’estate senza ritorno, ma in realtà qui in Italia sono stati pubblicati solo tre volumi: Nel nome di mio padre, Questa notte morirai e appunto il protagonista del review party.
Il mio consiglio è quello di recuperare anche gli altri capitoli, nonostante la lettura non risenta della mancanza dei precedenti titoli poiché ci sono comunque dei rimandi alle altre storie, sebbene in minima parte.
La mia esperienza da lettrice con quest’autrice si è sempre rivelata piacevole, lo ammetto, e ritrovare le stesse sensazioni provate di quando prendevo in mano un altro suo lavoro ha solo confermato ciò che già pensavo, ovvero che Viveca Sten sia una grande storyteller.
Con il suo stile scorrevole e descrittivo riesce sempre e comunque a dipingere anche il lato selvaggio dell’essere umano servendosi di piccoli oggetti dove ancora aleggia l’eco dei tempi andati, piccole cose che divengono fondamentali per comprendere fino in fondo le caratteristiche dei personaggi che si muovono leggeri come piume tra le righe, resi ancora più indimenticabili dalla caratterizzazione meticolosa che l’autrice ha tratteggiato con mano ferma e decisa.
“Non era stupito più di tanto. Nel corso degli anni, a Sandhamn aveva visto ben di peggio.”
L’isola di Sandhamn nonostante la bellezza racchiude macabri misteri e questo, per chi ha già letto gli altri due capitoli, non dovrebbe essere una novità. Più ingarbugliato è il caso e più l’ispettore Thomas Andresson si dimostra abile nel venirne a capo, aiutato anche dalla sua ex compagna di scuola, Nora Linde.
Quella che doveva essere una vacanza per Nora Linde si trasforma in un vero e proprio incubo. La figliastra teenager viene inghiottita dalle tenebre senza lasciare traccia e come se non bastasse il cadavere di un suo amico viene rinvenuto sulla spiaggia.
Tutto ad un tratto il suo mondo sfuma e il caos ripiomba nella sua vita, per questo motivo Andreasson prende parte attiva alle indagini, ma come accade spesso nei suoi romanzi, questi due fatti apparentemente isolati in realtà sono soltanto la punta di un iceberg molto grande che racchiude dentro di sé qualcosa a cui sia l’ispettore che la sua amica d’infanzia non erano preparati.
Lo stile è fluido, nonostante le 400 pagine si riesce a leggere in breve tempo, soprattutto per la sete di conoscenza, la stessa che bussa alla mente per ottenere risposte, che l’autrice diluisce con il contagocce, trascinandoci in una storia cruda e selvaggia, scandita dalla velocità dei nostri battiti.
Il ritmo si serra attorno ad un’indagine complicata, le cui tracce sembrano condurre a dei veri e propri vicoli ciechi. Questa volta il livello di difficoltà si è alzato e sono varie le ipotesi che il lettore può provare a buttare giù, ma non è detto che siano valide, è anche questo il bello di un thriller, il poter prendere parte “attiva” ad un caso e investigare insieme ai protagonisti. Un buon caffè va gustato con calma, lo stesso vale anche per un buon thriller. Non mi resta che augurarvi buona lettura!