Review Tour: Alice di Barbara Abel (Leone Editore)

Il protagonista di oggi è il romanzo di Barbara Abel, che dopo “La bambina nel bosco” ritorna in libreria con “Alice”, pubblicato da Leone Editore e tradotto da Amanda Schüpbach.

Data di uscita: 18 Aprile

Acquistalo subito: Alice

Editore: Leone Editore
Collana: Mistéria
Traduzione: Amanda Schüpbach
Genere: Thriller
Pagine: 414
Prezzo: € 14,90 

Per quanto ogni famiglia sia infelice a modo suo, i destini delle famiglie vicine a Alice, diciottenne inquieta, sono accomunati da incomprensioni e discordie di pari intensità. Eppure, in un pomeriggio che sembra come tanti, mentre Alice e Bruno fanno l’amore e fumano marijuana, nessuno dei loro cari può sapere cosa sta per succedere: un’auto senza controllo, la lamiera sfondata di uno scuolabus, le vite di Bruno e di un bambino, Thibaut, perdute per sempre. Non può immaginarlo il padre di Alice, che fatica a gestire le turbolenze della figlia, né la sua nuova compagna, impegnata nell’eterna ricerca della quiete domestica. Non possono immaginarlo la madre di Thibaut né quella di Bruno, che nella vendetta cercheranno l’unica consolazione al lutto. E Alice, inghiottita da una spirale di accuse, si ritroverà a sprofondare sempre più in basso, sempre più sola, sempre più in pericolo.

L’amore ha diverse sfumature. Alcune più accentuate di altre, ma non per questo meno intense. Quando si è travolti dall’amore ogni cosa appare amplificata, confusa, e nel caso di una famiglia… oppressiva, una forza che schiaccia gli altri membri perchè è troppo grande per essere compresa e incanalata nella maniera giusta. Poco a poco il rapporto tra genitori e figli degenera e l’amore passa in secondo piano, sembra quasi che non esista, diventa un pretesto per litigare invece che qualcosa per cui lottare.

La famiglia di Alice non è diversa da tutte le altre eppure da un po’ di tempo c’è una distanza enorme che separa Simon da sua figlia, una grave perdita che ha messo a dura prova il rapporto con lei. Per entrambi vedere una persona cara morire ha significato sprofondare nel dolore e la sofferenza, ma per Alice ha significato anche fare tre passi indietro, mettere un muro tra lei e tutti affinché nessuno si accorgesse del suo bisogno di aiuto, soffocato dalla marijuana, dal suo aspetto da “vera dura”, una persona che se ne frega del mondo e che cerca di isolarsi nel proprio.

In una situazione già difficile vedere suo padre trovare un nuovo inizio con Maude è la goccia che fa traboccare il vaso, alimenta la sua rabbia verso Simon, che non riesce ad avere un dialogo con sua figlia, stesso discorso per la matrigna, una donna già segnata dal suo precedente matrimonio con dei figli da accudire e che quando la famiglia si allarga segna quel punto di svolta tanto ambito, ma che una volta raggiunto mostra in tutto e per tutto le sue falle. Crepa dopo crepa Maude cerca di rimediare, ma senza arrivare a una vera e propria soluzione.

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Alice quindi trova un equilibrio con Bruno, il suo ragazzo. Ed ecco che alle sfumature se ne aggiunge un’altra, quella di un amore adolescenziale turbolento e tossico, che la madre del ragazzo non approva in quanto reputa che la ragazza abbia una cattiva influenza su suo figlio ed è durante una lite che accade l’inaspettato: Bruno e un bambino di nome Thibaut muoiono in un tragico incidente, lasciando soltanto il vuoto e il dolore nei cuori dei loro cari. Alice viene travolta dalla notizia e proprio com’è successo in passato si chiude in se stessa, ignara dell’incubo che si sta per precipitare nella sua esistenza.

Il filo di Alice si lega quindi oltre a Maude, a Solange e Nicole, le altre due donne che mostrano il loro vero volto all’interno di questo romanzo, trasformandolo in qualcosa di più, in un vivido affresco di una famiglia distrutta, dove girare la pagina e scrivere un nuovo capitolo risulta difficile, dal momento che sono tutte ancorate al passato chi per una ragione e chi per un’altra.

Ed è qui che Barbara Abel trova pane per i suoi denti, un terreno fertile dove costruire il suo romanzo, un thriller che affonda le sue radici nella famiglia e in particolar modo nella vendetta, un modo per soffocare il dolore e ravvivare le fiamme dell’odio, bruciando tutto ciò che è positivo fino a ridurlo in cenere.

Questa è la prima volta che leggo qualcosa di suo e devo essere onesta, ho apprezzato il modo in cui quest’opera mostra la sua parte psicologica, analizzando a fondo non una ma quattro famiglie e il modo in cui gli eventi travolgono i figli creando una catena di causa ed effetto dove non sempre si riesce a mettere fine a tutto e allo stesso tempo mostra anche come le persone vivano le perdite, che vengono percepiti da punti di vista diversi, sia dai più giovani che dagli adulti.

“Alice” è una ragazza persa in un intricato labirinto le cui mura sono fatte di odio, pensieri negativi e rabbia, ma ogni strada la conduce in un vicolo cieco chiamato famiglia.

«Un amore che inizia è come un regalo non ancora scartato. È un enigma, una promessa, un mistero.»

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Leone Editore per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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