Showtime: One Punch Man #1 – Recensione normale

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E tu chi diavolo sei?

Sono uno che fa l’eroe solamente per hobby.

Stagione 1

Guarda la serie: One Punch Man

Titolo Originale: ワンパンマン (Wanpanman)
Tratto dal manga: One Punch Man di One
Regia: Shingo Natsume
Soggetto: Tomohiro Suzuki
Musiche: Makoto Miyazaki
Studio: Madhouse
Data di uscita: 2015

Genere: Azione
Episodi: 12
Durata episodi: 25 minuti

Saitama è palesemente “un uomo medio”: lo si evince dall’espressione ebete che ha sul volto, dalla sua calvizie, dal fisico che di impressionante ha ben poco. Eppure, questo “uomo medio” ha un problema al di fuori della norma: è un supereroe invincibile che non riesce a trovare avversari degni di sfida. Il problema è il micidiale pugno di Saitama, in grado di mettere a tappeto gli avversari al primo colpo. Riuscirà il nostro eroe, a trovare un nemico altrettanto potente e in grado di alimentare il fuoco della competizione?

 

Il protagonista di oggi non è un romanzo, ma un anime, lo stesso che mi ha risollevato il morale mentre ero sotto le coperte, malaticcia e senza forze per sollevare un dito. Sto parlando di One Punch Man, un anime travolgente, potente quanto il pugno di Saitama.

Quando pensiamo ai supereroi sicuramente ci vengono in mente personaggio del calibro di Capitan American o Superman, figure possenti in grado di proteggere l’umanità, facendo breccia nei cuori dei più scettici fino a trasformare intere orde in cori di tifosi quando una minaccia incombe in città.

C’è chi nasce per diventare eroe o chi nel peggiore dei casi lo diventa, ma cosa significa esattamente essere un supereroe? In un mondo in cui gli eroi cadono come in continuazione come foglie d’autunno, soltanto uno è più forte di tutti quanti messi insieme, Saitama. È un tipo normale, la sua faccia è inespressiva, la sua voglia di vivere è inesistente e per lui essere un eroe è un hobby, una attività alla quale dedicarsi per riempire il tempo.

Saitama è un giovane uomo di venticinque anni, disoccupato e senza alcuna prospettiva nella vita, fin quando un giorno decide di voler diventare quel tipo di eroe che abbatte ogni nemico con un solo pungo. Dopo un allenamento di tre anni, costituito da cento flessioni, cento addominali, cento piegamenti e dieci chilometri di corsa ogni giorno assieme a tre pasti salutari ed equilibrati (una banana al mattino va più che bene) ha ottenuto finalmente la forza che cercava diventando un eroe pelato con il mantello.

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità, ma da poteri ancora più grandi deriva una noia infinita soprattutto se non esiste nessuno in grado di tenerti testa. E così, l’anonimo eroe pelato con il mantello cerca disperatamente un avversario degno di essere definito tale in grado di fargli provare qualcosa. Tutto comincia e finisce con un pugno, è questione di minuti se non di secondi e Saitama riesce a neutralizzare qualunque minaccia con un solo e unico colpo.

Nel mondo di Saitama le calamità sono all’ordine del giorno, anche la domenica, per questo esiste un’istituzione che tutela e classifica gli eroi in base alle loro capacità e ai loro risultati.

Nonostante la sua forza immensa nessuno sembra accorgersi del nostro protagonista pelato e delle sue potenzialità, classificato come ultima ruota del carro e ritenuto un impostore, soltanto il suo allievo Genos è capace di vedere oltre la sua scintillante pelata.

The Hero!! Set Fire to the Furious Fist

 

Dopo questo energico stacco musicale, procediamo. Come vi stavo dicendo, Saitama non è il classico eroe e se pensate che questo sia il solito anime dove alla fine c’è una morale, amore, lacrime e sentimenti, vi sbagliate. One Punch Man è un anime che lascia senza parole, al massimo qualche gridolino. È che la potenza di Saitama è così grande e le sue battaglie così rapide che sembra quasi demolire le più elaborate e complesse tecniche di arti marziali, trasformazioni da Sailor Moon, evoluzioni alla Digimon, mettendole in contrasto con l’assoluta normalità. È proprio questo il punto, i pugni di Saitama sono normali, nient’altro che semplici pugni, ma è il loro effetto devastante a smontare tutti questi preconcetti.

Noi siamo abituati a vedere le tecniche più complesse e strane nei manga/anime, basti pensare alle trasmutazioni di Full Metal Alchemist o alla sfera Genkidama di Goku, tecniche complessissime che richiedono anni e anni di preparazione per essere sfruttate, l’energia degli altri perché la propria non basta, e tutto questo si infrange sulle nocche di Saitama perché a lui basta un unico e semplice pugno normale per sconfiggere chiunque.

È uno di quegli anime che vanno visti per il gusto di ridere, facendosi sorprendere dalla disarmante normalità del suo protagonista in confronto alla “figaggine” dei suoi nemici. Non c’è nulla che riesca a smuovere il Mantello Pelato, che nonostante salvi la città Z da ogni attacco, non è a caccia si gloria, se è necessario è disposto a essere odiato pur di salvare il suo quartiere.

Prima di registrarsi al registro degli eroi nessuno si era mai accorto delle sue potenzialità, ma soprattutto nessuno sapeva della sua esistenza, è il suo stesso aspetto a renderlo comico.

L’opening è formidabile, racchiude l’essenza della potenza dei pugni di Saitama, un concentrato di adrenalina che pompa e carica fino al prossimo pugno mentre l’ending è l’esatto opposto, una canzone lenta e calma, che di solito ci si aspetta di vedere alla fine di uno shojo, per non parlare delle anticipazioni, sintetiche e prive di spoiler, che rivelano soltanto il titolo del prossimo episodio.

La colonna sonora è epica, come ci si aspetta da una playlist a tema “hero”, per regalare agli spettatori momenti di pura gloria e disarmante normalità.

Quando ho cominciato a vedere la serie non mi aspettavo di ridere così tanto e devo dire che un po’ mi mancava qualcosa di così assurdo, che per quanto esagerato, mi ha conquistata.

Per farla breve l’anime racchiude nei suoi antagonisti tutti i clichè che si sono visti negli anime/manga dagli anni 80 fino ad oggi, dalle mosse segrete alle trasformazioni fosforescenti, ma niente di tutto ciò può contrastare la forza di volontà di un normale giovane disoccupato (e il suo pugno).

One Punch Man è il grido silenzioso di un giovane disoccupato che ha deciso che nessuno nell’universo sarebbe stato più forte di lui, un grido che fa sentire al mondo il dolore di un’ambizione che finisce in un solo pugno.

🥊Anime Consigliati: GTO, Gintama ed Excel Saga
🥊Reazione post visione: Prognosi riservata. Si consiglia il ricovero immediato.
🥊Puntate viste: 12
🥊Da guardare preferibilmente: Quando si è abbattutti, arrabbiati, malati, sempre.

 

May the Force be with you!
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