Tea time: Sulle tracce de “I Dobloni” perduti con il Covo della Ladra

iDobloni = [g(ialli) + (v)intage] + [cartesiani + piccoli] l’equazione della trama perfetta
I Dobloni è la collana del Covo della Ladra nata per portare in libreria i classici del giallo
che ancora non si conoscono.

Dall’esperienza a scaffale della Libreria Covo della Ladra, nasce I Dobloni, la collana curata da Mariana Marenghi e Barbara Monteverdi, dedicata ai maestri del giallo e del noir. E nasce con l’intenzione di diventare “l’equazione del giallo perfetto”, come cita la denominazione della stessa. Autori de I Dobloni, infatti, saranno nomi come Augusto De Angelis, Francesco Mastriani, Matilde Serao e i loro romanzi diventano il cuore pulsante della collana, con il preciso intento di riportare queste voci nella nostra contemporaneità, a stretto contatto con i lettori di oggi.

L’intento de I Dobloni, infatti, è quello di rileggere questi testi “classici”, per svolgere quelle soluzioni più marcatamente “vetuste”, con l’obiettivo di riportare alla contemporaneità la loro voce, senza tradire in alcun modo il testo originale. “Lungi da noi il voler snaturare o alterare l’originale.” Dice in merito Mariana Marenghi “Il nostro tentativo è stato dettato dall’esigenza di riportare il linguaggio all’attualità del nostro presente. Perché la lingua è materia viva e questo non dobbiamo dimenticarlo.”

Con questa premessa, andare a cercare le origini di un genere diventa allora importante perché significa andare a cercare le origini stesse dei cliché, delle formule narrative e delle storie che leggiamo ancora oggi. Significa, per le fondatrici de I Dobloni, indagare a loro volta, come lettrici e come appassionate, affinché quella sensazione di già visto possa prendere un nome, una consistenza narrativa, una trama letteraria.

Primo titolo della Collana, pubblicato a gennaio 2022, è “Il Candeliere a sette fiamme” di Augusto De Angelis.

Dal Covo della Ladra alcune riflessioni sul perché dare vita a una collana come I Dobloni:

Vi starete chiedendo perché sono nati I Dobloni e perché una libreria debba mettersi a pubblicare libri. E vi starete chiedendo che bisogno ci fosse di pubblicare l’ennesimo libro in commercio. Per noi del Covo della Ladra la risposta è semplice e ce l’hanno data i nostri stessi lettori. In questa bulimia di pubblicazioni, la nostra ha il senso della scoperta. Per gli autori che hanno deciso la storia di un genere. Per delle storie che raccontano un passato non così lontano dal nostro. Per narrazioni che, dietro la facciata del bel romanzo, celano tracce e messaggi da codificare, in grado di accendere idee nel nostro pensiero.

Come libreria specializzata in gialli, noir e fantastica, far nascere la collana I Dobloni ci è sembrato obbligatorio: per noi, per la nostra specializzazione, per gli autori del passato e per i lettori che devono poter avere la possibilità di non perdere questo enorme patrimonio di storie e di stili offertici dai libri che hanno dato origine a un genere.

Così il nostro lavoro è diventato, soprattutto, un lungo esercizio di attenzione e revisione. Abbiamo cercato di svolgere quelle espressioni e quelle soluzioni più marcatamente “vetuste”, con l’obiettivo di riportare alla contemporaneità la loro voce. Lungi da noi il voler snaturare o alterare l’originale. Il nostro tentativo è stato dettato dall’esigenza di riportare il linguaggio all’attualità del nostro presente. Perché la lingua è materia viva e questo non dobbiamo dimenticarlo.

Sarebbe bello poter leggere i classici con la facilità con cui leggiamo i contemporanei, ma non abbiamo voluto farci cogliere da nostalgie e rammarichi.

Abbiamo fatto del nostro ruolo di libraie e custodi di storie, la nostra missione, il nostro fine. Sappiamo che le storie sono intramontabili, ma la lingua è materia viva che non possiamo cristallizzare su una pagina scritta. Quindi leggiamo gli autori del passato, senza tradirli, ma senza neppure tradire la nostra contemporaneità. E, come ci ricorda Samuel R. Delany in Babel: “Molti libri di testo dicono che una lingua è un meccanismo per l’espressione dei pensieri. Ma la lingua stessa è pensiero.”

Mariana “Winch” Marenghi & Barbara Monteverdi dalla postfazione di “Il Candeliere a sette fiamme” di Augusto De Angelis

Dalla Libreria del Giallo a una realtà editoriale dedicata ai libri che non possono essere dimenticati o che vogliono essere scoperti. Ecco le collane de iDobloni.

iDobloni [g(ialli) + (v)intage] Sono l’equazione del giallo perfetto, la riscoperta delle origini di un genere che ha ancora molto da raccontare ai suoi lettori.

iDobloni Cartesiani
Rotte narrative ai confini della realtà, coordinate per nuovi orizzonti.
iDobloni Cartesiani è una collana dedicata alla narrativa fantascientifica, weird e fantastica. Storie contemporanee, o riscoperte che hanno la forza – e l’intenzione – di mostrarci nuovi orizzonti di navigazione per il nostro presente.

iDobloni piccoli
Storie senza tempo per piccoli grandi lettori.
I Piccoli Dobloni è la collana dedicata alla narrativa per bambini e per ragazzi da zero a trecento anni. Perché non è mai tardi per imparare a sognare.

Vi presento i libri attualmente usciti per la collana iDobloni [g(ialli) + (v)intage] di cui parleremo molto presto in articoli più approfonditi.

Data di uscita: 24 gennaio

Il candeliere a sette fiamme

di Augusto De Angelis

Editore: Edizioni Covo della Ladra
Collana: iDobloni [g(ialli) + (v)intage]
Pagine: 185

Scritto nel 1936 dalla penna di uno dei maestri del genere, Il Candeliere a Sette fiamme è una delle indagini più intense del suo, oramai mitico, commissario De Vincenzi.

Chi è l’uomo trovato morto in un albergo di infimo ordine di Milano? Chi sono veramente i due principali sospettati? Sul luogo del delitto viene chiamato il commissario Carlo De Vincenzi, capo della squadra mobile di Milano, insieme al vice commissario Sani e il maresciallo Cruni. Ben presto, però, quello che sembra solo un caso di omicidio, si straforma in un intrigo internazionale che ci porta sul Mediterraneo e fuori dalle nebbie milanesi, sulle tracce di un misterioso candeliere. Una indagine che si muove sullo sfondo di un tema, per l’epoca, appena nato: la questione israelo-palestinese.

Augusto De Angelis nasce a Roma nel 1888. Laureatosi in Giurisprudenza, sceglie la carriera giornalistica che, presto, lo porta a Milano, dove scrisse per alcuni quotidiani nazionali, tra cui “La Gazzetta del Popolo”, scrive drammi e commedie teatrali, biografie, saggi e si impegna come traduttore dal francese. Il suo primo romanzo propriamente detto è una spy story, Robin agente segreto, scritto nel 1930, ma è con la creazione del commissario Carlo De Vincenzi che si guadagna la definizione di “scrittore di gialli”. Il primo della serie, composta da 18 romanzi in tutto, è del 1935, Il banchiere assassinato, pubblicato dalle allora edizioni Medusa.

Data di uscita: 24 marzo

Il banchiere assassinato

di Augusto De Angelis

Editore: Edizioni Covo della Ladra
Collana: iDobloni [g(ialli) + (v)intage] Prezzo: 13 euro
Pagine: 151

In una Milano di ricchi rampolli e serate alla Scala, di lustrini e risate, si nascondono intrighi e passioni cocenti, drammi che preludono a soluzioni estreme.

Nella nebbia che tutto avvolge, il commissario De Vincenzi viene chiamato a risolvere un caso di omicidio all’apparenza molto semplice: il cadavere del banchiere Mario Carlini giace seduto alla scrivania dell’appartamento del benestante Giannetto Aurigi. Ma il caso non ha messo in conto l’amicizia che lega lo stesso Aurigi  a De Vincenzi e che fa scattare il dubbio nella mente del commissario.
Cosa lega la vittima al suo presunto assassino? E perché Aurigi non è in grado di fornire un alibi? De Vincenzi ha 3 indiziati, un appartamento e 24 ore per scoprire la verità sul caso del banchiere assassinato.

Con questa prima indagine del Commissario Carlo De Vincenzi, scritta nel 1935, conosciamo l’anima più vera di uno dei personaggi chiave del poliziesco italiano.

Augusto De Angelis nasce a Roma nel 1888. Laureatosi in Giurisprudenza, sceglie la carriera giornalistica che, presto, lo porta a Milano, dove scrisse per alcuni quotidiani nazionali, tra cui “La Gazzetta del Popolo”, scrive drammi e commedie teatrali, biografie, saggi e si impegna come traduttore dal francese. Il suo primo romanzo propriamente detto è una spy story, Robin agente segreto, scritto nel 1930, ma è con la creazione del commissario Carlo De Vincenzi che si guadagna la definizione di “scrittore di gialli”. Il primo della serie, composta da 18 romanzi in tutto, è del 1935, Il banchiere assassinato, pubblicato dalle allora edizioni Medusa.

Data di uscita: 25 maggio

La Mano Tagliata

di Matilde Serao

Editore: Edizioni Covo della Ladra
Collana: iDobloni [g(ialli) + (v)intage] Prezzo: 18 euro
Pagine: 

Roberto Alimena non ha alcuna ragione per vivere, ma neppure nessuna per morire. Ricco e giovane, ha tutto ciò che desidera.
Ranieri Lambertini è un giovane rampollo della Roma bene e ama una donna che non potrebbe amare.
Rachele Cabib è bella da morire e vive da reclusa, nella misera casa del padre, un rigattiere di Vicolo del Pianto a Roma.
Tra di loro una valigia e il suo misterioso contenuto; un filo rosso che unisce fatalmente i loro destini a quello di un uomo terribile e misterioso che, dal mondo delle ombre, sembra bramare una vendetta tutta sua.
Una corsa, e una fuga, tra Napoli, Roma, Milano e Londra. Una storia di destini incrociati in cui la fedeltà e l’amicizia, l’amore e la speranza, saranno messi a dura prova sino alle estreme conseguenze.
Matilde Serao crea una storia tra mistero, magia e crime story; un grande romanzo di amore e morte in cui, come in una catarsi tragica, le passioni si scontrano mettendo a nudo tutta la forza e la fragilità dell’animo umano.

Data di uscita: 25 luglio

Sei donne e un libro

di Augusto De Angelis

Editore: Edizioni Covo della Ladra
Collana: iDobloni [g(ialli) + (v)intage] Prezzo: 15 euro
Pagine: 151

Le mura domestiche possono essere un rifugio o un vero inferno. Anche questa volta toccherà al commissario De Vincenzi squarciare il velo e scoprire il mostro che si cela nel cuore della “gente per bene”.

Senatore e medico di successo, una attività ben avviata e una moglie splendida, Ugo Magni sembra avere tutto il meglio dalla vita.
E quando il suo cadavere viene ritrovato riverso sul pavimento di una polverosa libreria antiquaria, nessuno sa farsene una ragione.
Al commissario De Vincenzi molti indizi non tornano e accantona subito l’idea di tentato furto finito male. Ma quali segreti nasconde la vittima?
Chi sono le sei donne che puntellano l’indagine di De Vincenzi? E cosa c’entra con lui un circolo di spiritisti? Solo un attento conoscitore dell’animo umano come Carlo De Vincenzi sembra poter dare risposta a queste domande.

Augusto De Angelis nasce a Roma nel 1888. Laureatosi in Giurisprudenza, sceglie la carriera giornalistica che, presto, lo porta a Milano, dove scrisse per alcuni quotidiani nazionali, tra cui “La Gazzetta del Popolo”, scrive drammi e commedie teatrali, biografie, saggi e si impegna come traduttore dal francese. Il suo primo romanzo propriamente detto è una spy story, Robin agente segreto, scritto nel 1930, ma è con la creazione del commissario Carlo De Vincenzi che si guadagna la definizione di “scrittore di gialli”. Il primo della serie, composta da 18 romanzi in tutto, è del 1935, Il banchiere assassinato, pubblicato dalle allora edizioni Medusa.

Dal 10 ottobre iDobloni del Covo della Ladra tornano in libreria con un nuovo titolo e la novità di una nuova collana iDobloni Cartesiani, dedicata alla narrativa fantascientifica, weird e fantastica. Storie contemporanee, o riscoperte che hanno la forza – e l’intenzione – di mostrarci nuovi orizzonti di navigazione per il nostro presente. 

Data di uscita: 10 Ottobre

RUR. Robot Universali di Rossum

di Rogério Pietro Mazzantini

Editore: Edizioni Covo della Ladra
Collana: iDobloni [Cartesiani
Prezzo: 18 euro
Pagine: 151

Un classico della narrativa di fantascienza scritto da Karel Čapek nel 1920, che trova una nuova contemporaneità grazie all’autore brasiliano Rogerio Pietro Mazzantini.

In un mondo possibile, non lontano dal presente, gli uomini producono Robot in serie.  In tutto uguali agli esseri umani, sono gli schiavi di una nuova era: l’Era Robotica.

Ma non tutti sono d’accordo e tra gli umani c’è chi si batte per i loro diritti. Non sempre, però, ciò che si chiedere è ciò che si ottiene.

Un romanzo che prende vita dalla pièce di Karel Čapek, RUR, e che l’autore brasiliano di fantascienza riporta ai nostri giorni.

Che ne pensate de I Dobloni? Noi ci vediamo al prossimo appuntamento alla scoperta del commissario De Vincenzi!

 

 

 

 

 

 

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