Tea time: sono arrivate in libreria le Romane di Paolo Geremei

 

Benvenuti a una nuova uscita della nostra rubrica Tea time, oggi ci fermiamo ad assaporare una tazzina corposa, colorata, irriverente, prorompente come la nostra amata capitale. Il 22 ottobre è approdato in libreria Romane di Paolo Geremei, la raccolta di racconti firmata dal regista è composta da 20 scritti che ci portano alla scoperta della città eterna entrando di quartiere in quartiere a conoscere diverse personalità femminili.

 

 

Editore: Golem Edizioni
Data di uscita: 22 ottobre 2020
Pagine: 96
Prezzo: € 10.00

Un libro alla scoperta di una Roma raccolta, dentro la città dei quartieri e dei vicoli, degli angoli ombreggiati e delle fontanelle. Il tutto attraverso le presenze femminili che mostrano la personalità dei quartieri dove sono nate, dove sono andate a vivere per propria scelta o per gli imponderabili percorsi del destino.

Venti storie, venti donne romane dai 18 agli 85 anni, raccontate attraverso i quarteri che abitano. Accogliente, molto fastidiosa, vitale, assai deludente, ingenuamente romantica, confusionaria, abbastanza piacevole, decisamente pericolosa, irraggiungibile: gli aggettivi che descrivono una persona – me ne sono accorto ai primi appunti ed è stato, chissà perché, piacevole – si associano facilmente anche a un luogo. E viceversa. Questo vale soprattutto per le romane, le quali, più del romano e molto più delle donne di altre città, hanno qualcosa che le rende affini al quartiere in cui vivono. Si somigliano.

 

 

Il 22 ottobre è uscito il primo libro del regista Paolo Geremei, una raccolta di 20 racconti dedicati a Roma, più specificamente alle romane, le donne che animano la città e i suoi diversi quartieri. Paolo Geremei ci racconta Roma parlando dei quartieri attraverso le sue diverse protagoniste, donne vere, reali, nate e cresciute in un determinato punto della città eterna.

Mi ha colpito subito l’idea alla base di questa raccolta di racconti, credo sia molto carino individuare una serie di caratteristiche che riflettono il territorio nelle persone che lo abitano, soprattutto in quelle persone che sono nate proprio lì. Romane mi ha dato subito la sensazione di genuinità e intrattenimento, purtroppo non essendo di Roma, né conoscendo la città non mi sono potuta godere a pieno questa lettura. Non ho avuto nessuna connessione con i quartieri e le loro caratteristiche espresse attraverso le protagoniste perché sostanzialmente brancolavo nel buio, a parte qualche nome per sentito dire non riuscivo a immaginare il contesto. Sì, mi auguro al più presto di riuscire a visitare la nostra meravigliosa capitale!

 

È corretto dire che Veridiana non rappresenti propriamente l’immagine della spensieratezza. La sua impenetrabile aria autunnale – che ricorda il capolinea di un autobus senza autobus – non nasconde preoccupazioni né pessimismo ma copre privatezza, pudore, educazione e un po’ di noia. Il confine tra ipocrisia e ambiguità è spesso impalpabile, non è mica colpa sua se chi non si entusiasma per ogni racconto rischia di passare per snob.

 

Sono certa che Romane sia una lettura davvero carina per chi vive Roma, mi piace l’idea di ritrovarmi in determinate caratteristiche con le quali viene descritto il proprio quartiere e riconoscere magari in altre persone conoscenti le caratteristiche di altri angoli della città. Sarei proprio curiosa di leggere un libro analogo ambientato nella mia città!

Paolo Geremei ci racconta Roma attraverso le voci di venti donne dai 18 agli 85 anni, venti donne che ci aprono le porta di casa per servirci un assaggio delle loro personalità e del quartiere nel quale vivono. Indubbiamente noi rispecchiamo il luogo nel quale viviamo, assumiamo atteggiamenti, caratteristiche, propensioni che magari in una altra città non avremmo assunto. È molto interessante provare a raggruppare un insieme di caratteristiche e associarle a un determinato luogo, ritrovare poi alcuni o tutti questi fattori nelle persone, persone diverse che condividono qualcosa che li unisce, anche a loro insaputa.

 

Spende in creme antiossidanti, antietà e antirughe una parte così consistente dei propri denari che anche il più scaltro chirurgo plastico faticherebbe a indovinare la sua età. Dimostra quarant’anni da quando ne aveva ventotto e ne dimostrerà quaranta (o poco più) per altri venti. La sua eleganza l’ha sempre fatta apparire adulta già da ragazza, unitamente a due propensioni: apprezzare oltremodo chiunque rispettasse le più desuete norme di galateo, e legarsi a uomini ben più adulti di lei.

 

Romane è una lettura molto scorrevole, lo stile di scrittura dell’autore è fluido e immediato, riesce a coinvolgerci nei piccoli frammenti delle vite delle protagoniste. Mi aspettavo che i racconti fossero più pungenti, ironici e divertenti; ho avuto la sensazione quasi di essere una spettatrice di un documentario sociale. Forse Romane è un po’ così, un agglomerato sociale, un insieme di vite che ci raccontano in modo particolare e inusuale una città.

 

#Conosciamol’autore

Nato nel 1975, Paolo Geremei ha deciso di intraprendere la carriera di regista l’estate in cui ha visto il film Stand by Me. I suoi primi cortometraggi hanno ottenuto numerosi riconoscimenti in vari festival, così come il film documentario Zero a Zero. Ha diretto la seconda unità del film TV Crimini e alcune scene delle serie TV Distretto di Polizia e RIS. La sua commedia d’esordio Din Don – Il ritorno è stata trasmessa su “Italia1” in prima serata. Dirige spot e documentari di carattere per lo più sociale e antropologico. Vive a Roma.

 

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa per la copia omaggio

 

 

May the Force be with you!
TEA TIME , ,

Informazioni su Deborah

Io sono Deborah, una ragazza sognatrice e fantasiosa; con una grande passione per i libri, i film e la scrittura. Sono una ragazza dinamica e attiva, ma quando sento nominare la parola “maratona” mi vedo sul divano con coperta e popcorn a guardare puntate su puntate di serie tv, o la saga completa dei film di Harry Potter!

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