Questa settimana non è andata come mi sarei aspettata, per fortuna ho avuto ottimi compagni di viaggio. Ecco qui i miei tre consigli della settimana. Pronti per il Book Whispers?
Prima di cominciare vi ricordo di passare da Sara (Bookspedia) per scoprire i suoi consigli letterari di questa settimana.
Il peso della neve di Christian Guay-Poliquin
“Ma la neve è invincibile. Presto, arriverà fin sotto la mia finestra. Poi, sopra. E io non vedrò più niente. È inverno. Le giornate sono corte e gelide. La neve fa paura. I grandi spazi si ritraggono”.
Christian Guay-Poliquin con uno stile suggestivo ed ammaliante crea una bolla nella quale i suoi personaggi sfiorano la morte, mentre la neve continua a cadere in quello che sembra un’inverno interminabile che porta via con sè ogni cosa, il senso del tempo, la ragione e persino la speranza. Personaggio dopo personaggio vedremo l’evolversi della condizione delicata del protagonista alla quale si intrecciano le vite di Matteo e gli altri volti che verranno a fargli visita nella piccola baita.
Questo è dunque un romanzo che parla di sopravvivenza, di riuscire a superare una situazione difficile come quella del personaggio principale, ma anche di scampare alla neve, la vera protagonista del racconto attorno alla quale si intreccia il mito di Dedalo e Icaro, tra una pagina e l’altra, dando una spinta in più all’opera.
“Il peso della neve” è così grande da schiacciare qualsiasi cosa, ma allo stesso tempo riesce ad alleggerire le questioni più pesanti della vita, soffocandole.
Madelief. I grandi, buoni giusto per farci il minestrone di Guus Kuijer
“Ascolta il silenzio sgradevole attorno a lei. Non ha voglia di niente. All’improvviso non vuole più diventare grande. Sempre a guadagnare soldi. Bella roba. I grandi”.
Devo dire che uno dei punti forti di questo romanzo è lo stile di Guus Kuijer, autore pluripremiato, che con ironia e spontaneità ci racconta il mondo visto dal punto di vista di una bambina vivace, Madelief, personaggio che mette allegria con le sue rocambolesche avventure e la sua disarmante sincerità. Le illustrazioni di Valentina Freschi, invece, riescono a distillare la personalità sgargiante di Madelief dall’inizio alla fine, accompagnando la lettura con disegni dal tratto vivace e solare.
“Madelief. I grandi, buoni giusto per farci il minestrone” è senza ombra di dubbio la medicina ideale contro il malumore, ne basta anche solo un assaggio per portare via ogni tipo di tristezza.
Lasciati uccidere di Roberto Leonardi
“Nel mare oscuro dei suoi pensieri galleggiavano due sfere che si dischiudevano come crisalidi, mettendo in risalto la maschera di gesso di Achille Capodacqua”.
È ciclica la visione di Leonardi, un gigantesco Ouroboros che insegue la sua stessa coda per morderla. Ci mostra vita e morte attraverso quattro stagioni, in tutte le sue sfumature, i periodi in cui è diviso l’anno, in chiave musicale e persino nel modo di interpretarle.
Il meccanismo all’inizio mi sembrava arrugginito, pesante, ma Roberto Leonardi mi ha mostrato come i suoi ingranaggi non siano affatto massicci. Alla velocità preferisce la qualità, per questo motivo ingranano lentamente ma ingranano, rivelando una storia densa, ricca di straordinari dettagli che portano il lettore a riflettere, sia sull’indagine ma anche sul senso della vita stessa.
Onestamente dalla trama non sapevo cosa aspettarmi, ma una volta intrapreso il viaggio è stato come ritrovarsi catapultati all’interno di una sinfonia e apprezzare poco a poco ogni singola nota. All’inizio ero più in sintonia con Jacopo Frau, man mano però ho imparato ad apprezzare anche Lara, un personaggio caratterizzato in maniera eccellente.
“Lasciati uccidere” è quindi un rebus la cui soluzione è tutt’altro che semplice, infatti nasconde dietro ad ogni sillaba un altro insolubile indovinello.
Per questo appuntamento è tutto! Ricordate di passare da Bookspedia per scoprire i titoli consigliati da Sara.
Alla prossima!