TGIF – Book Whispers #66: I libri consigliati di questa settimana

Giuro solennemente di avere buoni consigli…

Questa settimana l’ho trascorsa in relax, vicino alla famiglia, con qualche lettura a farmi compagnia. Di quelle affrontate però in queste sette giorni ve ne porto due, un thriller e un fumetto, due mondi che fanno parti di me. Pronti per il Book Whispers?

Prima di cominciare vi ricordo di passare da Sara (Bookspedia) per scoprire i suoi consigli letterari di questa settimana.

Alice di Barbara Abel

Pagine: 414

Per quanto ogni famiglia sia infelice a modo suo, i destini delle famiglie vicine a Alice, diciottenne inquieta, sono accomunati da incomprensioni e discordie di pari intensità. Eppure, in un pomeriggio che sembra come tanti, mentre Alice e Bruno fanno l’amore e fumano marijuana, nessuno dei loro cari può sapere cosa sta per succedere: un’auto senza controllo, la lamiera sfondata di uno scuolabus, le vite di Bruno e di un bambino, Thibaut, perdute per sempre. Non può immaginarlo il padre di Alice, che fatica a gestire le turbolenze della figlia, né la sua nuova compagna, impegnata nell’eterna ricerca della quiete domestica. Non possono immaginarlo la madre di Thibaut né quella di Bruno, che nella vendetta cercheranno l’unica consolazione al lutto. E Alice, inghiottita da una spirale di accuse, si ritroverà a sprofondare sempre più in basso, sempre più sola, sempre più in pericolo.

«Un amore che inizia è come un regalo non ancora scartato. È un enigma, una promessa, un mistero.»

Questa è la prima volta che leggo qualcosa di suo e devo essere onesta, ho apprezzato il modo in cui quest’opera mostra la sua parte psicologica, analizzando a fondo non una ma quattro famiglie e il modo in cui gli eventi travolgono i figli creando una catena di causa ed effetto dove non sempre si riesce a mettere fine a tutto e allo stesso tempo mostra anche come le persone vivano le perdite, che vengono percepiti da punti di vista diversi, sia dai più giovani che dagli adulti.

“Alice” è una ragazza persa in un intricato labirinto le cui mura sono fatte di odio, pensieri negativi e rabbia, ma ogni strada la conduce in un vicolo cieco chiamato famiglia.

Shadowman. Paura del buio #1

Pagine: 112

Senza esserne a conoscenza, Jack Boniface, rimasto orfano in tenera età e cresciuto ai margini della società, era destinato a diventare l’ultimo di una stirpe di Shadowmen: mortali legati ai loa, spiriti del voodoo violenti e dall’immenso potere, incaricati di salvaguardare il nostro mondo da invasioni provenienti da regni ultraterreni. Per anni, Jack ha cercato disperatamente di controllare le pulsioni omicide del suo loa: una battaglia che infine ha perso. Ma ora, dopo anni di esilio autoimposto, l’uomo un tempo noto come Shadowman sta tornando a casa per affinare la sua arma interiore… e scatenare contro i malvagi del nostro mondo la sua furia. Shadowman torna protagonista nell’Universo Valiant, in una nuova serie scritta da Andy Diggle (“Green Arrow: Year One”, “The Losers”) e disegnata da Stephen Segovia (“Action Comics”) e Adam Pollina (“X-men: Rise of Apocalypse”).

 Andy Diggle riporta Shadowman sulla terra cinque anni dopo il suo esilio nella zona morta, il che permette di immergersi in una storia dove la realtà si scontra con la religione, il voodoo, una delle più antiche e che di certo regala a questo fumetto quella marcia in più che affascina e allo stesso tempo incuriosisce chi legge. Parliamo di un personaggio degli anni ’90 riportato sulla scena già nel 2012 e sei anni dopo da Diggle, che si piazza al primo posto tra le mie preferenze, seguito da Ivar e dai fratelli Henderson di cui vi ho parlato qualche giorno fa.

La trama è senza ombra di dubbio uno degli elementi che mi hanno colpita, ma mentirei se non dicessi che anche la cover rientra nei punti a favore di questa nuova serie. Per non parlare di quelle interne, che sintetizzano l’essenza di Shadowman e preparano il lettore a ciò che dovrà affrontare capitolo dopo capitolo.

E questo ci porta a parlare delle tavole. I disegni sono perfetti, dinamici e molto espressivi, ognu dettaglio è curato, dalle rune incise sulle pallottole ai dettagli fisici degli spiriti che incontrano i protagonisti. I colori sono bellissimi, realistici per quello che riguardo il mondo dei mortali e stravaganti per la zona morta, caratterizzata da tinte piatte a forme geometriche, un mondo delirante in cui ogni cosa è distorta.

Il mio viaggio tra le tavole di Shadowman si è rivelato accidentato, ricco di insidie ma piacevole alla vista, per non parlare della storia, una lotta fra un male e un altro, due diversi tipi di sofferenza che si scontrano per decidere quale delle due è la più devastante.

Per questo appuntamento è tutto! Ricordate di passare da Bookspedia per scoprire i titoli consigliati da Sara.
Alla prossima!

 

 

 

 

 

May the Force be with you!
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