TGIF – Book Whispers #68: I libri consigliati di questa settimana

Giuro solennemente di avere buoni consigli…

Questa settimana vi consiglio un po’ di letture varie, in particolare tre che mi hanno colpito per le tematiche e nel caso dell’ultima di un personaggio a me caro. Una giostra emotiva è stata questa settimana e non vedo l’ora di vedere cosa succederà la prossima. Pronti per il Book Whispers?

Prima di cominciare vi ricordo di passare da Sara (Bookspedia) per scoprire i suoi consigli letterari di questa settimana.

AMOK di Tullio Forgiarini

Pagine: 120

Sulla violenza, la droga, la pornografia, sa già tutto. Gli fanno schifo i professori, con i loro programmi di recupero. Odia sua madre e i tizi che fanno la fila a casa sua. Per fortuna almeno c’è Shirley. Shirley è superfica. E Johnny. Johnny Chicago. Lui ha un’opinione su tutto ed è sempre lì, nella sua testa, a dirgli cosa deve fare. E dell’aiuto di Johnny ha sempre bisogno. Perché non vuole in nessun caso finire a Dräibuer. Ed è anche stufo di tutto il resto. Tranne che di Shirley, ovviamente. Anche se Shirley è abbastanza sfasata ogni tanto.

Un flusso di pensieri che scorre, sovrasta, è questo il nuovo romanzo di Forgiarini. Travolge come un fiume in piena che distrugge tutti gli ostacoli lungo il suo cammino, inondando ogni cosa con il disperato bisogno di trovare, seppure in un terreno arido, l’illusione. In un atto di ribellione, una sfida persa in partenza, i protagonisti rincorrono la felicità per assaporarne il gusto, lasciare che sia questa a destabilizzare le loro esistenze. La vita è sempre stata difficile, ma per qualcuno lo è stata forse più di altri, evadere è l’unico modo per poter ricominciare dalle piccole cose, una possibilità che dovrebbe essere data a chiunque, però che a volte non capita ed è con crudezza che Forgiarini non ha paura di mostrarlo. 

Dal romanzo è stato tratto anche un film, Baby(a)lone, per la regia di Donato Rotunno, dove prende vita la storia di Forgiarini, una possibilità che non voglio lasciarmi sfuggire e per cui incrocio le dita. Dare voce a questo genere di storie, a permettere a chi osserva di fare i conti anche con questa parte dura della vita, è un’occasione che tutti dovrebbero cogliere perchè questo romanzo grida a gran voce la sua rabbia, il suo dolore, la disillusione di giovani abbandonati al loro destino, che spesso non riescono a capire cosa vogliono o a raggiungere i propri traguardi. 

Amok è un giro sulle montagne russe di una giostra difettata a cui nessuno presta attenzione, ma che ogni tanto torna in funzione da sola per ricordare a chiunque che, nonostante gli anni, può farcela, cerca solo un’occasione per essere scelta e rimessa a nuovo, in un utopia dove c’è ancora spazio per la spensieratezza e la gioia, un luogo dove creare nuovi splendidi ricordi.

Tutti i romanzi e tutti i racconti di Sherlock Holmes

Pagine: 1219

«Quando hai eliminato l’impossibile, quello che resta, per quanto improbabile, deve essere la verità. Elementare, Watson!» Uno studio in rossoIl segno dei quattroIl mastino dei BaskervilleLa valle della paura oltre a decine di magistrali storie brevi: ecco riuniti in un unico volume i quattro romanzi e i cinquantasei racconti che vedono come protagonista il prototipo di tutti gli investigatori di carta, Sherlock Holmes, l’astuto, imperturbabile, imprevedibilmente ironico detective londinese, sempre accompagnato dal fido compagno Watson.

“Quando hai eliminato l’impossibile, quello che resta, per quanto improbabile, deve essere la verità“.

1219 pagine sono quelle di cui si compone questa gigantesca raccolta, un numero che può spaventare per le dimensioni, ma che se osservato dal punto di vista della completezza non si può dire che quest’opera abbia dei rivali. Nulla è sfuggito a chi l’ha curata, partendo dalla grafica mozzafiato fino ai dettagli e alle illustrazioni all’interno. Dopo anni e anni di ricerca finalmente sono riuscita ad avere tra le mani tutte le raccolte dei racconti, alcune per me inediti, così come i romanzi che ho riletto con piacere e di cui come sempre resto colpita per lo stile e il modo con cui Conan Doyle riesce sempre a catturarmi come se fosse la prima volta.

Credevo che riuscire a contenere crimini e indagini in una sola opera fosse impossibile, ma questa non è la prima volta che devo ricredermi, già con “Obscura” e “Cthulhu. I racconti del mito” avevo avuto un grandioso assaggio di quello che significa immergersi fino in fondo nella storia di un personaggio così famoso e di cui sembra sempre di sapere poco o nel caso dei titoli citati di avere la possibilità di (ri)scoprire autori ormai noti in volumi completi che permettono di avere un quadro generale dei loro cicli per perdersi fino a quando non arriva la pagina finale ed è ora di lasciarli andare o di ricominciare dall’inizio.

“Tutti i romanzi e tutti i racconti di Sherlock Holmes” è quel viaggio all’insegna del giallo che alla fine, una volta eliminato l’impossibile, quello che resta, per quanto improbabile, permette di scoprire tutta la verità.

L’ultima notte della nostra vita di Adam Silvera

Pagine: 353

Il 5 settembre, poco dopo mezzanotte, il servizio Death-Cast contatta Mateo Torrez e Rufus Emeterio per dar loro una cattiva notizia: moriranno nel corso della giornata. Mateo e Rufus non si conoscono ma, per diverse ragioni, entrambi cercano un amico per passare l’ultimo giorno della loro vita. Esiste un’app per questo: si chiama Last Friend ed è così che Rufus e Mateo si incontrano. Entrambi sanno che il tempo a loro disposizione è già segnato. Ma non hanno nulla da perdere e resta solo da vivere tutta una vita in un giorno.

“La vità è questione di equilibrio. Un grafico a torta con fette uguali in tutte le aree della vita per il massimo della felicità.”

Sono rimasta colpita dalla complessità della storia e dal modo in cui Silvera è riuscito a raccontarla, con una spontaneità disarmante e puntando dritto al cuore di chi legge, che volente o nolente comincia ad affezionarsi prima a Mateo e poi allo stesso Rufus, due personaggi diversi come il sole e la luna ma che insieme riescono in qualche modo a trovare un equilibrio, a trasformare un evento così devastante e tragico in qualcosa di positivo, mostrando come a volte anche nella disperazione e la miseria ci sia ancora spazio per l’amore, per la vita e per tutte quelle occasioni perse. In quel momento tutto si rimpicciolisce, esistono soltanto i personaggi che si muovono in un delicato e fragile universo, dove le stelle muoiono ogni giorno e non c’è verso di cambiare un destino già scritto.

Sarò onesta, avrei voluto sapere di più su Death-Cast, ipotesi a parte, come fa a conoscere la data della morte di ogni persona? Ma non è solo questo il punto, Silvera focalizza la sua attenzione sull’importanza che ha la notizia sulle persone, spostando lo sguardo dai personaggi su Death-Cast, permettendo a chi legge di ascoltare qualche voce all’interno di un’ente che giorno dopo giorno rovina ogni singola esistenza nel mondo oppure no? Sarebbe meglio essere ignari sulla propria morte o sapere quando accadrà? Non saprei dare una risposta, so soltanto che la storia è riuscita nel suo intento, mi ha spinta a riflettere e a domandarmi se in un mondo così riuscirei a sopravvivere, sapendo che un giorno potrei sapere in anticipo quando perderò chi amo e a chi tengo. 

L’ultima notte della nostra vita è l’unica che abbiamo a disposizione per scoprire quanto vale veramente il nostro tempo sulla terra, tanto breve quanto prezioso.

Per questo appuntamento è tutto! Ricordate di passare da Bookspedia per scoprire i titoli consigliati da Sara.
Alla prossima!

 

 

 

 

 

May the Force be with you!
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