TGIF – Book Whispers #69: I libri consigliati di questa settimana

Giuro solennemente di avere buoni consigli…

Finalmente sono riuscita a fermarmi un po’ per l’appuntamento con i consigli della settimana, questa volta vi porto due titoli affini e uno che si muove nella direzione opposta, una piacevole scoperta. Pronti per il Book Whispers?

Hotel Bonbien di Enne Koens

Pagine: 264

Siri abita all’Hotel Bonbien, un piccolo albergo per viaggiatori di passaggio, per lei il più bel posto al mondo. Nell’anno del suo decimo compleanno, però, le cose si fanno complicate: i suoi genitori litigano sempre più spesso e l’albergo non va più così bene.

Ci vorrebbe un miracolo per salvare la situazione. Il miracolo si materializza, ma in modo totalmente inaspettato…

“Hotel Bonbien fa parte di me, proprio come le mie braccia e le mie gambe. Se qualcuno mi chiedesse che odore ha, risponderei che profuma di quelle piccole mele già un po’ avvizzite. Di cornetti appena sfornati e della minestra di verdure salata che fa mia madre”.

Enne Koens riesce a raccontare una storia a tratti realistica che vivono molte famiglie, insegnando che per i risolvere i problemi è necessario mettere da parte l’orgoglio, fermarsi e ascoltare prima di attaccare o di parlare a sproposito, una lezione che vale un po’ per tutti. Inoltre, tratta un’argomento  come questo in maniera intelligente, mostrandolo da una diversa prospettiva, una che riesce a far sorridere, è spontanea, proprio come lo sono i bambini.

Sin dalla prima pagina sono rimasta affascinata dal modo in cui l’autrice porta alla nostra attenzione tutto questo muovendosi leggiadra tra le parole, senza mai darle per scontate, caratterizzando i suoi personaggi in maniera convincente perchè non sono perfetti, si mostrano per come sono, umani e come tali sbagliano. Non sono mai statici semmai dinamici, si evolvono, si mettono a nudo e sbrogliano la matassa di problemi, dimostrando che molte volte fare un passo indietro e aprirsi può creare un varco verso la comprensione.

“Hotel Bonbien” è un luogo in cui c’è chi si ferma per una notte e chi per un mese, ma sempre e comunque riparte cambiato e a volte frastornato da questa sua sosta, breve o lunga che sia.

Il giardino segreto di Fabio Pia Mancini

Pagine: 50

Mary è appena arrivata dall’India nella brughiera inglese, è senza genitori e non conosce nessuno. Non è strano quindi che sia scorbutica e imbronciata: si annoia e non ha nulla da fare. È così che, anche se fa freddo e minaccia sempre pioggia, Mary comincia a esplorare i giardini che circondano la grande casa in cui vive. Fino a quando scopre un muro e una piccola porticina, chiusa a chiave… Grandi storie a fumetti per piccoli lettori.

Fabio Pia Mancini con i suoi disegni è riuscito a rendere quasi oniriche le atmosfere racchiuse all’interno della storia, passando da una stagione all’altra da vita al giardino attraverso i colori che si accendono e sfumano via in ogni periodo dell’anno, mantenendo i suoi tratti leggeri e i colori delicati, ma allo stesso tempo capaci di donare carattere ai personaggi della storia.

Il giardino segreto è lo specchio dell’anima di Mary, che se curato a dovere e con amore può rinascere in tutto il suo splendore, guarendo le ferite dell’animo di chi vi si sofferma.

Un problema per Mac di Enrique Vila-Matas

Pagine: 288

Cosa succede se un giorno un uomo qualunque, Mac per la precisione, decide di assecondare la sua indole e di cimentarsi nella stesura, se non di un romanzo, quanto meno di un diario? Quanto tempo gli ci vorrà per capire cosa scriverebbe se decidesse di scrivere, visto che accostarsi alla letteratura in tarda età, da novellino, gli offre il vantaggio di non sapere che scrivere è smettere di scrivere? In fondo la sua vocazione autentica è quella del falsificatore e dove meglio dispiega il suo talento è nella ripetizione, nella modifica. E allora perché non dedicarsi alla riscrittura del romanzo di un odioso vicino di casa che non è che una raccolta di molti scritti assai diversi tra loro?

“Qui vivo la scrittura come segreto, per esercitare da principiante nella scrittura – prime scaramucce letterarie con gli occhi puntati sul futuro – e anche per non disperarmi per lo stato catastrofico in cui la mia attività mi ha lasciato.”

Il problema per Mac è quello di volersi cimentare nei panni da scrittore, scegliendo come forma di espressione il racconto, un po’ informale e un po’ saggio. Attraverso la sua esperienza da lettore ricerca nella ripetizione la forza di scrivere o meglio di scrivere un’opera già esistente. Riflette, racconta nel suo diario il continuo mutare di un’intenzione che nasconde al suo interno una matassa da sbrogliare, fatta di piccoli conflitti e di vicoli ciechi, che però qualcosa dimostrano, che il suo esperimento è una necessità nata da un momento particolare della sua vita, dove sta cercando di dimostrare a se stesso di potercela fare e di non essere un fallito.

“Un problema per Mac” è uno squarcio tra le pagine di un romanzo già scritto, il desiderio di un costruttore di mettere a nudo la sua mente e cimentarsi nel racconto della sua sfida.

Per questo appuntamento è tutto! Ricordate di passare da Bookspedia per scoprire i titoli consigliati da Sara.
Alla prossima!

 

 

 

 

 

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