The whispering room: Breakdown! di Gianfranco Sorge

 

Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.
(Pablo Neruda)

 

 

Editore: Augh!
Genere: Narrativa
Pagine: 240
Prezzo: 14.00 €
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Breakdown, ovvero “crollo psicofisico”. Un evento che i protagonisti di questo romanzo vivono a più riprese e che, ogni volta, genera una dolorosa rinascita. Alberta vive in un limbo: ambiziosa anestesista in un’azienda ospedaliera ma vessata da una famiglia opprimente, a quarant’anni non ha ancora trovato una dimensione sentimentale e sessuale. Lori è l’opposto: un vivace e squattrinato pittore dedito a stupire la sua “corte” di amici fuori dagli schemi. Ama introdurre i suoi conoscenti ai piaceri della libertà, inducendoli ad annientare preconcetti e inibizioni, in un infinito show che – in apparenza – straborda della sua serenità d’animo. L’incontro tra Alberta e Lori sfocia in un’amicizia particolare, un legame quasi disperato, dove finiscono per rievocare e combattere gli spettri delle loro drammatiche infanzie scoprendo che l’amore può essere declinato in forme inaspettate.

 

  • Com’è nata l’idea di Breakdown! ?

R: L’idea di scrivere Breakdown! è nata dopo aver letto dei lavori psicoanalitici sulle correlazioni fra creatività e perversione. Mi riferisco in particolare al testo di Janine Chasseguet Smirgel intitolato appunto Creatività e perversione e ad alcune pubblicazioni di Joyce McDougall far cui Eros. Le deviazioni del desiderio, quasi che i comportamenti perversi rappresentino l’altro lato della medaglia della creatività, poiché affondano entrambi le proprie radici nella stessa parte della nostra psiche.

 

  • C’è un episodio che le si è delineato prima degli altri?

R: Non c’è un episodio particolare, però avevo ben delineati nella mente i conflitti di Alberta con la famiglia di origine che la portano a innamorarsi di un uomo il cui modo di vedere la vita e di affrontarne i problemi è diametralmente opposto al suo.

 

  • A quale dei suoi personaggi è più legata?

R: Sicuramente è Alberta il personaggio a cui sono maggiormente legato sia per le sfaccettature del carattere che per la sua capacità di evolvere. Alberta infatti incarna la possibilità del cambiamento che, seppur estremamente difficile, può essere attuato da ognuno di noi attraverso un processo di crescita.

 

  • C’è qualche curiosità che non ha scritto nel romanzo e vuole condividere con i suoi lettori?

R: Nella stesura iniziale avevo pensato di chiudere il romanzo con un capitolo intitolato “Vent’anni dopo” per raccontare l’ulteriore evoluzione dei personaggi e lo sviluppo della loro relazione. Mi sono reso conto però che c’era materiale per un altro romanzo che magari scriverò in seguito e per questo motivo ho messo da parte questa idea.

 

  • Quale messaggio vorrebbe arrivasse a chi legge?

R: Il messaggio di fondo di Breakdown! è quello di non fermarsi alle apparenze. Dietro ogni comportamento c’è la persona con il suo passato, doloroso o meno che sia, che incide sul suo presente. Mi piacerebbe che la nostra società mostrasse una maggiore comprensione verso tutti i comportamenti che si discostano dal comune sentire e una maggiore apertura per i diversamente normali. Nel finale si accenna al cambiamento del concetto di famiglia.

 

  • Quali sono i suoi progetti per il futuro?

R: Scrivere, scrivere e ancora scrivere. Scrivere anche sceneggiature cinematografiche.

 

 

 

 

 

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