Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.
(Pablo Neruda)
Oggi è tempo di partire alla scoperta di una storia intrigante e misteriosa, conosciamo insieme all’autore Federico Foria il suo nuovo romanzo. Il Merlo e il Corvo narra l’avventura di Alfredo Panico in viaggio nella Valle di Quinsia, un lavoro apparentemente semplice si trasformerà in una lotta contro la malvagità umana e sovrannaturale per la sopravvivenza. Siete pronti per saperne di più? Non perdetevi il botta e risposta con l’autore!
Editore: Elison Publishing
Data di uscita: 5 agosto 2020
Pagine: 458
Prezzo: 4.99 € ebook
Alfredo Panico, 23 anni, lavora part-time nell’agenzia investigativa di famiglia: la No Panic. Il ragazzo e il padre Giancarlo sono chiamati da un misterioso cliente a ritrovare la sua vecchia amante, Matilde, e la figlia Magda. Il viaggio li porta in un paesino all’interno di una vallata dell’Italia nord occidentale, Foce di Quinsia. A Quinsia vivono due specie di uccelli uniche. Si narra di una entità dominata dall’odio e dal rimorso, il Corvo Funereo, che accoglie Alfredo al suo arrivo, e di una entità dominata dal senso di giustizia e verità, il Merlo Sognatore. Alfredo comincia a scoprire le terribili verità che si celano dietro la vallata di Quinsia e conosce una vecchia signora che gli offre l’immortalità in cambio della morte dei parassiti che infestano il suo territorio. Alfredo conosce Magda, ragazza timida, ma piena di carattere e forza interiore. Comincia l’avventura e la lotta per la sopravvivenza dei due ragazzi contro la follia umana e la forza sovrannaturale della vecchia. Tranelli, misteri e sacrifici si susseguono fino allo scontro finale tra Alfredo e la vecchia, pronto a tutto per ricongiungersi con la ragazza e a salvare la vallata di Quinsia.
#Curiosità
WikiQuinsia – Storia della città pagana eterna
Foce di Quinsia è il nome dell’unica città che si trova all’interno della Valle di Quinsia.
La città fu fondata nel 25 a.C. dai Romani dopo la cacciata dei Salassi dall’Italia nord occidentale,
come presidio militare e terra di contadini e allevatori. Nel medioevo la vallata è passata sotto il controllo dei Franchi che ne hanno potenziato la funzione strategica e militare.
La vallata è diventata parte dell’Italia nel 1861, anche se ancora fortemente sotto l’influenza
francese, spazzata via definitivamente durante il periodo del fascismo.
WikiQuinsia – Storia recente di una tragedia
Nel 1969 Foce di Quinsia vive il suo boom economico con l’arrivo di una fabbrica di matite.
Dell’antica città medievale rimane solo il centro storico, mentre nascono le «palazzine operaie» e fioriscono i trasporti con il prolungamento della SS24 e una stazione ferroviaria posta sulla linea del Frejus. Il 10 Settembre 2001 la fabbrica è colpita da un incendio dalle cause ignote che uccide 99 operai, circa un terzo dei lavoratori totali della fabbrica. L’impianto chiude, così come tutte le attività annesse, molti abitanti lasciano la città, che torna ad essere un paese di coltivatori e allevatori.
WikiQuinsia – Merlo Sognatore
È un uccello passeriforme presente solo all’interno della Valle di Quinsia. È lungo in media tra i 25 e i 30 cm. Il piumaggio ha diverse sfumature che variano tra il nero e il blu notte. Ha una peculiare cresta con le punte bianche e una coda a tratti arricciata e spennacchiata. I suoi avvistamenti sono molto rari. Si dice che la sua vista profetizzi eventi nefasti all’osservatore mentre è alla ricerca di giustizia e verità.
WikiQuinsia – Corvo Funereo
È un uccello della famiglia Corvidae presente solo all’interno della Valle di Quinsia. È lungo in media tra i 40 e i 60 cm. Il piumaggio è interamente nero e ha un becco più piccolo rispetto alle altre specie. Ha una peculiare inclinazione degli occhi che induce «tristezza». I suoi avvistamenti sono molto rari. Si dice che la sua vista profetizzi un evento nefasto che termina con una morte tra sentimenti di odio e rimorso.
#Bottaerisposta
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Come è nata l’idea di Il Merlo e il Corvo?
Il Merlo e il Corvo doveva essere destinato ad un videogioco di genere visual novel. Sono avventure interattive in cui il giocatore vive una esperienza immersiva in un ambiente molto dettagliato e può effettuare alcune decisioni che influenzano la trama.
La caratterizzazione dei personaggi principali, la città di Foce di Quinsia e i blocchi principali della trama sono eredità di quel lavoro, ma il libro ha preso connotazioni uniche e originali pagina dopo pagina. Ho pensato fosse la scelta migliore e spero che chi leggerà il libro concorderà con me.
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C’è un episodio che ti si è delineato prima degli altri?
Ci sono tanti episodi che sono arrivati fin dall’inizio, ma la presenza della vecchia signora dei boschi e delle specie di uccelli di Quinsia (ndr il Merlo Sognatore e il Corvo Funereo) sono stati probabilmente i primi.
Per quanto riguarda gli episodi, potrebbero essere stati il flashback della fabbrica di matite e l’esperienza ultraterrena di Alfredo (ndr protagonista del libro). Sono stati anche tra gli eventi più interessanti per me da scrivere, richiedendo tanto studio e tanta psicologia.
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Descrivici i tuoi personaggi.
I protagonisti umani del libro direi che sono Alfredo e Magda. Loro sono la personificazione dell’umanità, dei suoi valori, della sua forza e delle sue debolezze. Si scoprono e si appartengono nella lotta sia interiore sia con il mondo esterno, in tutte le sue sfumature, a volte razionale, a volte folle, che passa dal successo al fallimento in un istante e viceversa, con sentimenti di amore tenero e puro, ma anche odio e rimorso. Alfredo e Magda sono Sherlock e Watson, Romeo e Giulietta, Taki e Mitsuha (ndr dal film Your name).
Ma Foce di Quinsia è ricca di tanti personaggi incredibili, Maria Turco, il vigile Felice, il sindaco Arrigo, il vicesindaco Daniele, la signora Anietta, il giornalaio Adriano, Matilde e ovviamente gli antagonisti principali, che non sveliamo. Il personaggio più grande è la vallata stessa di Quinsia con tutti i suoi caratteri, il suo folklore e la sua storia.
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Come mai hai scelto di ambientare il tuo romanzo a Quinsia?
Mi è sempre piaciuto l’idea di dare i natali ad una città che dovesse avere caratteri di veridicità. Molte persone si sono ritrovate a cercare Foce di Quinsia su Wikipedia o su Google Maps, e questo rende giustizia alla grande fase di studio necessaria a collocare temporalmente e spazialmente ogni tassello di un borgo e della sua storia. L’idea della Valle di Quinsia è un tributo alle vallate del nord Italia, che mi hanno fatto apprezzare una bellezza diversa da quelle delle mie terre natie (ndr Pomigliano d’Arco, Napoli), anche se troppo amena per i miei gusti.
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Le curiosità su Quinsia sono davvero intriganti, cosa reputi più affascinante?
Foce di Quinsia è costruita così nei minimi dettagli che diventa vera, questo gli da un grande fascino. Realtà e finzione si mischiano e si accavallano di continuo, diventando difficile distinguere l’una dall’altra. Il posto a cui sono più legato di Foce di Quinsia è il belvedere, ma anche il cimitero e la vecchia fabbrica.
Però l’elemento più affascinante rimane il foklore della vallata, legato alle due specie di uccelli uniche che la abitano: il Merlo Sognatore e il Corvo Funereo. Le leggende su questi volatili si consumano e diventano simbolo di ogni aspetto di Foce di Quinsia. Erano presenti con un loro significato in ogni evento importante? Sono sempre stati lì e non ce ne siamo accorti? E se Foce di Quinsia stessa fosse sempre esistita? Non rimane che scoprirlo.
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Se dovessi selezionare una canzone da associare al tuo romanzo quale sceglieresti?
A Foce di Quinsia si alternano e succedono tante fasi, è una tempesta di emozioni da cui ti svegli solo quando è finita. Direi che è molto vicina ad una rapsodia sinfonica, ma in termini più moderni punterei su Bohemian Rhapsody dei Queen. Penso che attraversi tutte gli stadi evolutivi della storia e dei personaggi.
Avrei anche un parallelismo italiano con I Ministri (ndr più volte citati nel libro tramite il personaggio Adriano) e la canzone Tutta roba nostra. Penso che se la vallata dell’ultimo terzo del libro avesse una colonna sonora, sarebbe sicuramente questa. Atmosfera, energia e lotta.
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Cosa significa per te la scrittura?
Scrivere questo libro è stata una delle avventure più belle della mia vita. Sul treno per il lavoro, nel corso dei viaggi, a casa, nelle stazioni, negli aeroporti, negli hotel, a letto. La mattina, il pomeriggio, la sera e la notte. Per dieci minuti o in maratone di giorni interi. Con un lavoro a tempo pieno e tante cose a cui badare è stato veramente difficile in alcuni momenti, ma la passione, l’ispirazione e l’entusiasmo non sono mai mancati.
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Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Adesso punterò a promuovere Il Merlo e il Corvo e la collana dei racconti di Foce di Quinsia. Ho già in cantiere diversi progetti letterari, al momento il più avanzato si chiama “Sveglia, Unity” ed è un thriller distopico con elementi sci-fi e noir. Ma non facciamoci ingannare dai generi, sarà molto scorrevole.
Invece gli sviluppi futuri di Foce di Quinsia saranno certi, perché io per primo mi sono appassionato ai luoghi, ai personaggi, alla trama e a tutti i potenziali intrecci, passati e futuri, che si sono aperti. Non vedo l’ora di ricominciare a scrivere i racconti di Foce di Quinsia.
#Conosciamol’autore
Federico Foria nasce a Pomigliano d’Arco il 29 Settembre del 1989. Ingegnere civile che gira il mondo con il lavoro e con la passione per la musica, la lettura e la scrittura. Parte attiva del movimento culturale della città natale, che lo ha portato a vincere il Premio alla Carriera per l’Arte e per la Scienza, conferito dalla poetessa Tina Piccolo. Porta avanti il progetto di musica elettronica An Electronic Hero con cui ha pubblicato 2 EP e partecipato a manifestazioni nazionali e internazionali. Il Merlo e il Corvo – I racconti di Foce di Quinsia è il suo romanzo di debutto che coniuga la passione per il thriller e per il fantasy a sfumature horror.