The whispering room: Inchiostro di miele e cannella di Irene Schiavetti e Valentina Martini

 

Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.
(Pablo Neruda)

 

Editore: Erga Editore
Data di uscita: 2017
Prezzo: 12.00 €
Pagine: 144

“Inchiostro di miele e cannella” è il titolo che Valentina e Irene hanno scelto per questo loro primo incontro a quattro mani. Un libro, o meglio un carteggio, uno scambio di lettere assolutamente naturale, mai concordato tra le due scrittrici, si potrebbe definire improvvisato.
Nasce come un gioco tra queste due giovani donne, colleghe e non ancora amiche, e non ha pretesa alcuna di divenire un libro. Irene tratteggia Nina, Valentina immagina Caterina.
E invece nasce la rilegatura, si avvicina l’editore, la stampa e poi qualche libreria. Feltrinelli in pochi giorni esaurisce le prime venticinque copie. Un piccolo inizio che fa ben sperare…. Sognare…
Si ritorna al profumo di inchiostro, ai colori tenui e pastello della carta da lettere e al sapore di miele nella dolcezza di Nina e al pizzicore di cannella nella frizzantina Caterina.
Di loro ci si innamora, ci si innamora perché sono le amiche del cuore che siamo state anche noi, perché aspettano ansiose il postino, perché raccontano la loro crescita e il loro restare fedeli però alle loro promesse a volte infantili.

  • Come è nata l’idea di INCHIOSTRO DI MIELE E CANNELLA?

IRENE: Inchiostro di miele e cannella non è propriamente un’idea che si realizza. La definirei piuttosto la necessità di due colleghe di alleggerirsi dalla quotidianità, il bisogno di reinventarsi e raccontarsi. Non ho risposto alla domanda però, vero? Mi capita spesso. Ecco, quelle pagine, una dopo l’altra, si riempiono per caso, senza alcuna pretesa di diventare un libro: “Senti, scriviamo qualcosa insieme?” Difficile tirarsi indietro di fronte a una richiesta di inchiostro, no?

VALENTINA: Inchiostro di miele e cannella nasce quando due scribacchine quasi mancate decidono di evadere dalla loro normalità e di scoprire se, dandosi coraggio a vicenda, riescono a produrre qualcosa, non di buono, ma qualcosa. Così, inizia Valentina con la prima lettera, inventando Caterina e la sua stamberga sul mare. Di rimando, Irene crea Nina e Amorelandia e, senza mai concordare la trama e i personaggi, nasce un mondo dolce e speziato, fatto di miele e cannella.

 

  • C’è un episodio che vi si è delineato prima degli altri?

IRENE:  Non avevo idea alcuna di come le mie pagine, frasi e parole che andavano a saziare famelici fogli bianchi, avrebbero potuto trascinare dietro le successive. Rispondevo alle lettere senza immaginare dove sarei, anzi dove saremmo, arrivate.  Una sorta di improvvisazione letteraria. Ci siamo fatte guidare da Nina e Caterina probabilmente.

VALENTINA:  La nostra è stata una narrazione in divenire, non ci siamo mai messe d’accordo sulla trama o sul canovaccio da seguire, era una continua sorpresa per entrambe quello che avremmo letto da parte dell’altra e quello che, di rimando, avremmo dovuto scrivere. Ricordo, però, che Pietro (il fidanzato di una delle due protagoniste) ha sussurrato chiaramente alle mie orecchie le parole che voleva scrivere a Caterina. E io ho fatto da “penna”. È stata dura, ma per lui l’ho fatto volentieri. Inoltre, il finale si è palesato a entrambe simultaneamente e non abbiamo avuto alcun dubbio che fosse quello giusto. È un epilogo che lascia senza fiato, ne siamo molto orgogliose!

 

  • A quale dei vostri personaggi siete più legate?

IRENE: Gabri è il mio personaggio preferito, anche e soprattutto per tutte le parole su di lui che non sono mai riuscita a scrivere. In un suo abbraccio si racchiude tutta Amorelandia, talora perfetta nei suoi silenzi.

VALENTINA: Ho evidentemente e ovviamente un debole per “la mia” Caterina, ma Pietro, beh, Pietro scalda il mio cuore. È l’uomo che ogni donna dovrebbe pretendere di avere.  Forse solo con la maturità capiamo di volere a fianco per tutta la vita una persona così. Qualcuno che ti ama anche quando hai gli occhi cisposi; a cui scoppia il cuore quando ti vede, persino dopo anni di conoscenza; che ti bacia con passione fino a toglierti il fiato e che ti viene a reclamare. Ovunque e comunque. Pietro for President.

 

  • C’è qualche curiosità che non avete scritto nel romanzo e volete condividere con i vostri lettori?

IRENE:  Valentina e io abbiamo tratteggiato Caterina e Nina, due grandi amiche. Io e lei lo siamo diventate molto tempo dopo, quando quelle pagine erano quasi concluse. Loro sono “figlie” nostre e la nostra amicizia è “figlia” loro. È qualcosa di fantastico.

VALENTINA: Irene e io non eravamo amiche prima di iniziare il carteggio tra Nina e Caterina. Solo semplici colleghe che si incrociavano di rado. Il nostro rapporto è iniziato, cresciuto e si è magnificato durante la creazione del libro. Questa è stata una delle più belle magie del nostro romanzo, tanto che ora Irene è una delle mie migliori amiche.

 

  • Quale messaggio vorreste arrivasse a chi legge il vostro libro?

IRENE: Non credo sia giusto suggerire alcun messaggio.  Direi soltanto che le due penne viola (siamo noi!) hanno riso, poi hanno pianto, e poi hanno riso ancora. Basterebbe che arrivasse questo al lettore per rendermi felice.

VALENTINA: Un messaggio d’infinito. Perché se l’amore è vero, qualunque esso sia, c’è, ritorna, ti impregna. Nina e Caterina lo possono insegnare. Lo devono insegnare.

 

  • Quali sono i vostri progetti per il futuro?

IRENE: Nina e Caterina sono a zonzo e intanto si raccontano sulla carta stampata. Poi intorno c’è tanto altro che ha già preso forma, e tra email e messaggi, proveremo a mantenere attuale ancora per un po’ quel romantico profumo di carta da lettere e francobollo

VALENTINA: Semplice… L’infinito!

 

Un grande in bocca al lupo!

 

May the Force be with you!
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