The Whispering Room: La città delle ombre di Paolo Fumagalli

Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.
(Pablo Neruda)

 

Torna ospite della nostra Stamberga Paolo Fumagalli per presentarci il suo nuovo romanzo La città delle ombre, un urban fantasy con tratti dark e horror. Non perdetevi il botta e risposta con l’autore per saperne di più!

 

Editore: Dark Zone Edizioni
Data di uscita: dicembre 2020
Pagine: 260
Prezzo: 2.99 € ebook ; 14.90 € cartaceo

Nella società moderna non c’è più posto per le leggende. I miti e le storie fantastiche sembrano condannati all’oblio. Le creature soprannaturali sono state esiliate in una città misteriosa.
Stregoni, figli della notte, esseri dannati e spiriti dei luoghi selvaggi cercano di adattarsi alla nuova vita in questa metropoli, a volte nascondendosi a volte combattendo, all’insaputa degli abitanti umani. Quando un pericoloso angelo caduto si allea con un industriale privo di scrupoli e interessato ai poteri paranormali, la minaccia mette a rischio l’esistenza dell’intera realtà. Una vampira in cerca di vendetta, una divinità legata alla natura e uno sciamano che lavora come investigatore privato si troveranno coinvolti in una spietata lotta per la sopravvivenza per ristabilire l’equilibrio e salvare il mondo.

 

#Bottaerisposta

 

 

  • Come è nata l’idea di La città delle ombre?

Ero stuzzicato dalla possibilità di collocare in uno scenario moderno e metropolitano creature ispirate alla mitologia, ai romanzi dell’orrore, al ciclo arturiano, ai testi religiosi e apocrifi, al fantasy classico. Lo spunto di partenza si poteva riassumere in una domanda: che cosa accadrebbe a esseri potenti e leggendari se perdessero il loro posto nella società, venissero quasi dimenticati dall’umanità e si ritrovassero esiliati in una città che diventa al tempo stesso un rifugio e una prigione?

 

 

  • C’è un episodio che le si è delineato prima degli altri?

Credo che la prima scena visualizzata in modo chiaro nella mia testa sia stata proprio quella che apre il libro. Mi piace molto l’incipit secco e improvviso, che trascina subito il lettore in una situazione pericolosa e inaspettata: «Mentre camminava lungo la strada, proprio quando giunse accanto a una rientranza avvolta nell’ombra, Melanie sentì la lama di un coltello affondarle nel petto». Mi pareva interessante iniziare descrivendo un attacco contro una delle protagoniste e poi ovviamente la sua reazione.

 

 

  • Ci parli dei suoi personaggi.

I protagonisti sono una vampira alla ricerca del fratello scomparso, una divinità legata alla natura che a causa dell’isolamento in città è diventata sempre più solitaria e delusa dal mondo e infine un detective privato che ha anche poteri magici. Gli antagonisti principali invece sono un angelo caduto, trasformato in una creatura demoniaca insieme alle sue amanti, e un industriale privo di scrupoli e interessato alla realtà paranormale. Tra i personaggi secondari compare anche il mago Merlino, ovviamente reinterpretato in questo nuovo contesto moderno e urbano.

 

 

  • Come mai ha scritto un romanzo fantasy?

Il genere fantastico è quello che preferisco leggere e quello che mi fornisce più spunti, quindi è quello che scrivo con maggior entusiasmo. Mi interessano un po’ tutte le sue ramificazioni, dall’horror alla fiaba, dal fantasy classico a quello dark o urban… Non lo considero un genere minore, mi sembra molto efficace per unire intrattenimento e profondità e fornire nuove prospettive e diverse chiavi di lettura per il nostro mondo.

 

 

  • Se dovesse scegliere una canzone da associare al suo romanzo quale sceglierebbe?

Non è facile rispondere, non penso di conoscere canzoni dedicate a luoghi e personaggi simili a quelli che appaiono nel libro. In senso più lato, sceglierei I’m Deranged di David Bowie, perché è cupa e anche tempestosa, piena di un tumulto non urlato ma che colpisce. Il suo carattere inquieto può suggerire l’idea di uno scenario moderno, urbano e industriale agitato da presenze oscure e anormali. Ci sono minacce e segreti sotto la superficie.

 

 

  • Quali difficoltà ha incontrato nella stesura del suo libro?

Forse la parte più difficile è stato trovare un equilibrio in certi aspetti, ad esempio non tradire la natura di Melanie e Diana, le due protagoniste, e renderle al tempo stesso interessanti. Volevo ritrarre una vampira vera, spietata e lontana dai sentimentalismi, e una divinità che ha perso la propria funzione e si lascia andare a un distacco privo di emozioni, ma volevo anche che ci fosse un’evoluzione nei loro caratteri, che i lettori potessero appassionarsi ai loro destini e che le circostanze le spingessero in qualche modo a svolgere un ruolo positivo, da eroine.

 

 

  • Quali sono i suoi progetti per il futuro?

Prima di tutto impegnarmi per fare in modo che “La città delle ombre” susciti interesse e venga letto, questo è il mio obiettivo principale e anche il desiderio più grande per i prossimi mesi. Nel frattempo voglio continuare a scrivere e a sistemare le opere già stese; ne ho alcune pronte o bisognose solo di piccoli ritocchi che mi piacerebbe proporre agli editori.

 

 

#Conosciamol’autore

Paolo Fumagalli: Sono nato nel 1981 e fin da bambino ho dimostrato un grande interesse per la letteratura, sia leggendo che scrivendo. La mia passione mi ha portato a laurearmi in Lettere, ma soprattutto mi ha spinto a dedicarmi con sempre maggior impegno e convinzione alla scrittura di opere narrative. Nel corso degli anni ho scritto romanzi e racconti, diversi fra loro per generi di appartenenza e atmosfere, ma tutti accomunati dall’intento di far riflettere senza annoiare. Dalle avventure fantasy all’horror, passando per il racconto fiabesco e le emozioni del thriller, il mio primo obiettivo quando scrivo è coinvolgere il lettore nel puro piacere di sentirsi raccontare una storia. I miei testi inoltre rivelano spesso l’interesse per il patrimonio folkloristico e leggendario, una delle mie più grandi passioni insieme al cinema e alla musica.

 

 

 

 

 

May the Force be with you!
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