The Whispering room: L’amore chiama col 4888 di Michele Piccolo

 

Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.
(Pablo Neruda)

 

 

Editore: Le Parche Edizioni
Pagine: 188
Data di uscita: 24 luglio 2018
Prezzo: 14.50 €
Acquistalo subito: L’amore chiama col 4888… e io sono sempre senza credito

Stefano ha ventotto anni e vive a Sant’Anastasia, un paese in provincia di Napoli ai piedi del monte Somma. È una personalità speciale anche se lui si definisce un coglione, con un futuro non proprio roseo e poca volontà di riscatto. Nato con la “camicia”, per un grave errore fatto dieci anni prima si ritrova adesso a doversi dividere dall’essere sarto di mattina e batterista di sera. Vive con Piermatteo, un grande amico che sarà il suo ironico angelo custode. Si innamorerà ed avrà una strana ma intensa storia d’amore con Claudia, una insegnante di ventuno anni più grande, che lo porterà in poco tempo a cambiare, credere di più in se stesso e ad essere abbandonato misteriosamente per la seconda volta nella sua vita. Il protagonista si divide tra le proprie sfortunate vicende sentimentali e la costante introspezione psicologica. Tenero, empatico e sincero, una commedia brillante ma altamente comune, motivo per cui diventa una storia nella quale è facile immedesimarsi.

 

 

  • Come è nata l’idea di….?

Sembra una domanda così semplice ma… davvero non saprei, sia da dove cominciare, sia come risponderti senza svelarti tutto adesso. Sarò sincero, io ho iniziato scrivendo poesie ed ho sempre detto a chiunque ne parlassi che mi reputavo molto più bravo nel “breve” che nello scrivere una storia come può essere un romanzo. E’ solo che vivo nel costante bisogno di smentirmi e quindi eccomi qua col mio primo romanzo. Inizialmente la storia che volevo raccontare era di tutt’altro genere, poi mi capitò di leggere in breve periodo tre libri che aiutarono a far scattare quella scintilla che mi ha portato poi a scrivere L’Amore chiama col 4888. Penso che non sarà difficile farsi due conti sul significato del titolo, sia per quelli che hanno utilizzato, sia per quelli che hanno subito l’utilizzo da parte di altri verso se stessi, di queste quattro cifre ad inizio anni duemila.

  • C’è un episodio che ti si è delineato prima degli altri?

Non è stato un vero e proprio episodio a delinearsi in primis, bensì una caratteristica di Stefano, il protagonista. Quella di parlare costantemente alle persone che dice di avere in testa, come se fossero il suo personale pubblico. Nel caso del libro, il protagonista si rivolge al lettore come se fosse tra quel pubblico che ho detto pocanzi, nel caso mio personale devo dirti che questa è una delle cose che accomuna Stefano con me.

  • A quale dei tuoi personaggi sei più legato?

A questo punto debbo risponderti “a Stefano!”. Però, ti dico che anche Piermatteo suscita molta simpatia col suo personale cinismo comico.

  • C’è qualche curiosità che non hai scritto nel romanzo e vuoi condividere con i tuoi lettori?

Certo che ce ne sono, Stefano va avanti nella vita pieno di dubbi sulle motivazioni di cose che gli son successe. Su alcune di esse sono andato avanti senza svelarle però, sia perché per me erano ininfluenti con la storia che volevo raccontare e sia per lasciarmi materiale per un eventuale secondo episodio.

  • Quale messaggio vorresti arrivasse a chi legge il tuo libro?

C’è un messaggio grande quanto la vita. Verso la fine Stefano pone a se stesso, e quindi alle persone che ha in testa, una domanda abbastanza diretta. Credo che lì si racchiuda quel che io ho voluto dire con questo romanzo.

  • Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Ho iniziato, con una velocità degna della più lenta delle tartarughe, a scrivere due racconti. Un seguito per questo appena pubblicato, e quella storia che inizialmente volevo scrivere prima che nascesse in me questa di Stefano. Debbo dire però che in questo periodo sono anche parecchio distratto dalla riuscita di questo appena pubblicato, nel quale ahimè ripongo la speranza di essere letto da quante più persone in giro per l’Italia e di trovare in loro feedback positivi.

 

 

 

 

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