Tutti i nostri oggi sbagliati di Elan Mastai | Recensione di Sandy

“Alla mia nascita, mia madre aveva piantato un limone in giardino, e ogni anno per la mia festa preparava le crostatine al limone secondo la ricetta di sua nonna. Quell’albero, ormai trentaduenne come me, è stato abbastanza forte. Senza quell’albero sarebbe morto anche mio padre. Io sarei un orfano. E sarebbe molto, molto meglio per tutti. ”

IL ROMANZO

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Anno 2016. La Terra è un’oasi di pace, progresso e benessere, grazie a un’invenzione tecnologica che ha risolto problemi come l’inquinamento, la povertà, le tensioni sociali. La gente va in vacanza sulla Luna e, ben presto, potrà anche viaggiare nel tempo. Tom Barren è nato in questo mondo, ma si sente fuori luogo. Trentenne senza arte né parte, figlio di uno scienziato che si vergogna della sua inettitudine, orfano della madre, che era l’unica ad amarlo, Tom è innamorato di una ragazza che non lo ricambia ma per la quale sarebbe disposto a tutto. Anche a sfidare le leggi della fisica pur di cancellare un errore fatale. Tornato indietro nel tempo per raddrizzare il corso degli eventi, Tom combina un guaio. E così, una volta catapultato di nuovo nel presente, si ritrova in un mondo disastroso che stenta a riconoscere. Incompetenza tecnologica, inquinamento, caos politico: è il nostro 2016, non il suo. Eppure, in questo oggi sbagliato, Tom scopre di avere una carriera invidiabile, un’intera famiglia che lo ama e forse, finalmente, un’anima gemella. E allora, meglio tentare di restituire all’umanità l’utopia perduta, o restare a godersi la felicità in questo mondo imperfetto? Nella storia travolgente di Tom, irresistibile antieroe che ha in mano le sorti dell’universo, si specchia l’avventura straordinaria di ogni vita comune: la concatenazione di scelte, giuste o sbagliate, che finiscono per definirci; le infinite strade alternative che avrebbero tracciato un’esistenza completamente diversa. C’è il destino multiforme e sfuggente, che a volte è una materia malleabile, e a volte si manifesta con la pura casualità di un limone piazzato sul nostro cammino. Ci sono tutte le persone che ci acccompagnano, la fatica di crescere e il coraggio di cambiare. C’è, sopra tutto, l’amore: costante di ogni percorso e variabile imprevedibile – perché anche i più complessi problemi di fisica sono uno scherzo, paragonati alle contraddizioni del cuore umano.

Let’s talk about “All our wrong todays”

Ricordo la prima volta che mi resi conto, da piccolo, che di un albero è visibile solo la metà superiore, che le radici nel suolo sono pari ai rami nel cielo, che c’è un’intera metà sommersa. Ho impiegato molto di più, arrivandoci solo in età adulta, a capire che lo stesso vale anche per le persone.

1965. Lionel Goettreider rivoluziona il futuro, inventando un motore in grado di sfruttare la rotazione del pianeta per produrre energia illimitata. Victor Barren ha trascorso la maggior parte della sua vita a studiare il teletrasporto, crea perciò un laboratorio speciale per portare avanti la sua ricerca. I viaggi temporali sono un concetto del tutto inesistente, addirittura impossibili da realizzare. Il lavoro di Barren diventa fondamentale in quando le sue ricerche lo hanno portato a capire i meccanismi della scomposizione e ricomposizione del corpo umano in due luoghi separati. I precedenti tentativi sono tutti falliti per questa incognita, ma servendosi degli studi di Lionel è riuscito a conciliare le sue scoperte, sfruttando l’invenzione del motore Goettreider.

Ma è proprio questo il punto, naturalmente: il modo in cui andavano le cose… non c’è mai stato.

La vita di Tom Barren non è per nulla facile. Anonimo, introverso e sempre oscurato dall’ombra di suo padre, non ha mai fatto i conti con quella che è la vita vera.

La sua realtà, un 2016, tecnologicamente progredita differisce dalla nostra. Ogni invenzione volta al miglioramento della sua società sono fantascienza al giorno d’oggi. Nonostante la vita nella sua era sia decisamente migliorata egli non fa nulla per cambiare la sua condizione. Ogni tentativo di socializzare muore nel momento in cui apre bocca. Agli occhi delle persone appare goffo, un vero pasticcione, che non riesce ad essere l’orgoglio di suo padre: il grande Victor Barren.
Alla morte di sua madre entra a far parte della squadra degli studi di suo padre ed è qui che conosce la bellissima Penelope, donna per cui non nasconde di avere una cotta mentre per lei è solo attrazione carnale.

Tutti coloro che ami verranno travolti dall’oscurità. Devi essere chiamato a rispondere dei tuoi crimini, anche se l’unico in grado di mandarti alla sbarra sei tu.

Divenuto un viaggiatore del tempo Tom sceglie di intraprendere un viaggio a suo rischio e pericolo, andando contro il volere di suo padre e sarà l’inizio del degrado. Cercando di rimediare ai suoi errori si ritrova a creare altri danni e come se non bastasse viene catapultato in un presente che non è più il suo, ma il nostro. Tom si ritrova ad essere disorientato. Per prima cosa si ritrova a vestire i panni di una persona felice, amata dalla sua famiglia, dove sua madre è ancora viva. È influente e conosciuto, apprezzato da tutti per il suo lavoro. Si sente finalmente accettato. In questa realtà “alternativa” non c’è la donna che ama, Penelope, ma una nuova ragazza di nome Penny. Penny è tutto ciò che Tom avrebbe mai potuto desiderare, lo ama più di ogni altra cosa e i momenti trascorsi diventano per lui una ragione per vedere questa realtà come qualcosa di positivo, nonostante sappia la verità dei fatti. Ed è qui che comincia per lui la parte più difficile della sua vita. Di fronte a un bivio si ritrova a dover scegliere questa vita o provare a tornare a quella precedente. Ma sarà così? Dopo tutto quello che ha combinato avrà un posto dove tornare ed una Penelope ad aspettarlo?

Un personaggio imperfetto ci insegna come interferire col passato possa mettere a rischio l’equilibrio del continuum tempo spazio. A volte non bastano le buone intenzioni, lo abbiamo visto in 22/11/63 e continuiamo a vederlo in altri romanzi o film del genere. Tom ce lo dimostra raccontando la sua storia in ogni singola ssfumatura senza lasciarsi sfuggire ogni dettaglio e arricchendo la sua storia di quella velata ironia di cui avevo bisogno in questo momento. “Tutti i nostri oggi sbagliati” è come una scorza di limone, aspra, ma dal sapore indimenticabile. Nonostante l’inizio possa risultare pesante, è solo col procedere con la lettura che le cose cominciano a farsi interessanti. Prima di chiuderlo, dategli una possibilità. Non sono pentita di averlo fatto, spero sia così anche per voi. Mastai ha affondato gli artigli nella carne, rendendo questo romanzo qualcosa di unico.

 

 

 

Note sull’autore – Elan Mastai:

Elan Mastai, nato e cresciuto a Vancouver, vive a Toronto con la famiglia. Lavora da quindici anni come sceneggiatore, collaborando sia con case di produzione indipendenti, sia con gli studios di Hollywood. Nel 2014 ha vinto il Canadian Screen Award – equivalente del premio Oscar in Canada – per la sceneggiatura di What If, commedia romantica interpretata da Daniel Radcliffe, Zoe Kazan e Adam Driver. Tutti i nostri oggi sbagliatiè il suo romanzo d’esordio. Conteso dagli editori di 27 Paesi alla Fiera del libro di Francoforte, è già stato lanciato con successo di pubblico e critica in Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti – consigliato dal famoso Book Club di BBC Radio 2 così come dai Librai indipendenti americani. Presto diventerà un film per la Paramount. www.elanmastai.com @elanmastai

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