Let’s talk about: La tredicesima estate di Gabriella Skoldenberg

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro
Oggi parliamo del romanzo di Gabriella Skoldenberg, “La tredicesima estate”, edito da Beisler Editore e tradotto da Samanta K. Milton Knowles.

Data di uscita: 24 Marzo

Acquistalo subito: La tredicesima estate

Editore: Beisler Editore
Collana:  Materie Prime
Traduzione: Samanta K. Milton Knowles
Genere: Young Adult
Età: Da 13 anni

Prezzo: € 15,90
Pagine: 230

Le cugine Angelica e Sandra, nate lo stesso giorno con un anno di differenza, non potrebbero essere più diverse. Tuttavia, nelle estati passate dal nonno sono inseparabili: il mondo intero è ai loro piedi e le due ragazze sguazzano nella libertà. “La tredicesima estate”, però, Sandra, la più grande e irrequieta, è cambiata. Cosa si nasconde sotto la sua apparente placidità? E cosa sarà costretta a fare e ad accettare Angelica, la più piccola, per continuare ad avere la sua amicizia?

Le materie prime di Beisler Editore sono materiale incandescente, parliamo di storie che scavano nel profondo di tutto ciò che sta alla base delle emozioni, le materie prime che forgiano non solo i personaggi delle storie di questa collana ma che pian piano accompagnano i giovani lettori attraverso una crescita personale e un confronto diretto con quel turbinio di emozioni capace di travolgere chiunque. 

È con Gabriella Skoldenberg che la collana vede la sua luce, il suo “La tredicesima estate” è infatti un romanzo crudo perché mette a nudo i cambiamenti evidenti sia fisici che psicologici delle due protagoniste, Angelica e Sandra, due cugine nate nello stesso giorno ma con un anno di differenza e, sebbene sembri breve, il tempo che le divide diventa una voragine quando vivono la loro ultima estate a casa dei nonni. È travolgente ed intenso quel periodo da non rendersi conto di quanto sia radicato il cambiamento in Sandra, sempre in balia di emozioni contrastanti che non riesce ad elaborare, i suoi continui cambi d’umore sono preoccupanti, eppure Angelica non riesce a fare a meno di lasciarsi trascinare dagli eventi e dalle proposte sconsiderate della cugina.

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

Forse è proprio qui che “materie prime” affonda le sue radici nel terreno, in quelle scelte poco ragionate, dettate più dall’impulsività di dover rispondere a qualcosa di doloroso piuttosto che dalla voglia di fare queste scelte per davvero, una sorta di scorciatoia pericolosa per non pensare e per non farsi carico delle conseguenze di questa grande sofferenza che Sandra porta dentro di sè. Da una parte c’è un mondo claustrofobico e oscuro, quello del suo “io” interiore mentre dall’altra c’è il mondo fuori, quello fatto di istinti ed emozioni forti, quello che gli adolescenti bramano di vivere per sentirsi adulti nonostante dentro siano ancora bambini, talvolta terribilmente spaventati.

L’estate diventa un momento di crescita, l’adolescenza che sboccia all’improvviso in un momento inaspettato, quasi scomodo e che porta a riflettere su se stessi e a fare un piccolo bilancio della propria vita, una valutazione di tutte le scelte fatte fino a quel momento, pesando le più istintive e separandole da quelle fatte con la testa. Le idee sono così tante da far quasi scoppiare la testa, si ha voglia di mettersi in gioco, ma si ha allo stesso tempo una tremenda paura di muovere il primo passo verso il campo da gioco. L’oscurità che si cela nei pensieri di Sandra è così nociva che Angelica si ritrova a camminare sul filo del rasoio per cercare di accontentarla. Per fare questo è disposta a tutto, persino a gettare via il tempo prezioso della “sua” estate, sacrificandolo per il bene della sua amata cugina.

E forse è proprio in questo momento, nell’atto di questo estremo sacrificio, che quel baratro che le divide torna ad essere un piccolo lasso di tempo, la premura di Angelica la avvicina così tanto a Sandra che qualunque ostacolo fra loro sembra svanire, anche affrontare le proprie paure diventa più semplice, se sono insieme scoprono di poter superare i limiti della loro età, di potersi finalmente affacciare sull’orizzonte di quel mondo adulto che tanto sognavano, l’unica cosa con cui fare i conti resta il prezzo da pagare per questo tuffo nel vuoto, la breve durata di un’estate bruciata che non vorrebbero che finisse mai e che purtroppo svanisce poco a poco come una sigaretta fumata con troppa avidità.

Questa rimarrà per sempre la loro estate della riflessione, quella della ribellione al sistema e inesorabilmente quella che sancisce la fine della loro fanciullezza, ma ad un prezzo così caro da rendere un periodo felice e spensierato un punto di non ritorno.

La tredicesima estate è un momento che resta cristallizzato nel tempo, affogato dalle paure del crescere e sospinto in avanti dalla voglia di liberarsi dalle catene della propria infanzia.

«So nuotare, non è quello il problema. Eppure, esito. L’acqua è così scura. È come se fosse gocciolato inchiostro dal cielo, nascondendo tutto quel che c’è là sotto».

 

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Beisler Editore per la copia omaggio.

 

 

 

May the Force be with you!
Precedente The Whispering Room: Il Girotondo delle Anime Piccole di Miriam Palombi Successivo Le ragazze immortali di Kiran Millwood Hargrave | Recensione di Deborah

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.