A tu per tu con Adriana Assini

Benvenuta, Adriana. Grazie per aver accettato di fare quattro chiacchiere con me. “Giulia Tofana. Gli amori, i veleni”, la storia di una donna dalla scorza dura ma che, come tutte le donne, cela diverse sfumature. Devo dire che sono rimasta rapita dalla storia, ma in particolar modo dallo stile, era come visualizzare un quadro magnificamente dipinto. I miei complimenti.

Grazie per l’ospitalità. Fa sempre molto piacere per una scrittrice sapere di essere arrivati dritti al cuore dei lettori.

“Giulia Tofana. Gli amori, i veleni”. Come nasce l’idea di questo romanzo?

Per scrivere un romanzo storico si fa prima molta ricerca, si consultano vari testi, e nel frugare fra tante pagine di storia, a volte si finisce per incontrare qualche altro personaggio che ci incuriosisce più di altri. Ed ecco trovato lo spunto per il romanzo successivo. Giulia l’ho incontrata per caso, ma si è subito imposta alla mia attenzione.

Parliamo della protagonista. Una donna bellissima, letale e senza peli sulla lingua. È stato difficile dare voce ad un personaggio del genere?

Da subito, l’ho sentita come una creatura viva, palpitante, vicina. Con alcuni personaggi si creano incredibili sintonie…

Proseguiamo con i personaggi. A suo modo ognuno di loro rende il romanzo colorito. C’è qualche personaggio al quale è particolarmente affezionata?

Nicodemo, il frate sui generis, con il suo carico di dubbi, spregiudicatezza e contraddizioni.

Essendo la prima volta che leggo qualcosa di suo sono rimasta affascinata dal suo stile. È stato come ritrovarsi di fronte a un dipinto e continuare a notare sempre nuovi dettagli. C’è una ricerca più mirata sul linguaggio per questo romanzo?

Il romanzo storico richiede un’attenzione particolare per il linguaggio. Bisogna trovare il giusto equilibrio tra lo stile, i termini in uso all’epoca che si racconta e la lingua di oggi. Non bisogna appesantire con espressioni ormai desuete ma neanche distaccarsi troppo dalle “parole del tempo”, poiché fanno parte indissolubile del tutto e concorrono a restituirci un periodo storico, uno scorcio di secolo…

Una curiosità. Quanto c’è di Adriana Assini in questa storia?

Molto in quello che riguarda la difesa del diritto delle donne a vivere libere dai gioghi maritali e – più in generale – la rivendicazione a essere considerate cittadine e non più suddite, tanto da parte della Legge che da quella della Chiesa. Oggi come allora.

Qual è il messaggio che voleva trasmettere con “Giulia Tofana. Gli amori, i veleni”?

Non un messaggio solo. Per esempio, che la Storia ci racconta meno di quanto dovrebbe e non sono mai omissioni innocenti. Le verità scomode vengono – perlopiù – trattate a margine. Per esempio: il veleno, a Giulia Tofana, lo procuravano i frati, sia durante il periodo palermitano, che in seguito a Roma…Altro aspetto su cui riflettere: oggi le donne si lasciano uccidere come piccioni. Quattrocento anni fa – in piena Inquisizione – alzarono la testa, rischiando grosso, ma difesero con determinazione il loro diritto a vivere e a vivere in modo dignitoso…

Giulia Tofana, serial killer sui generis, appare ai nostri occhi come una paladina della giustizia. Cosa pensa realmente di questo personaggio: serial killer o paladina?

Una donna che a un certo punto della sua esistenza prende coscienza della continua violenza subita dalle donne per mano degli uomini e, per quel che può, intende metterci riparo.

Dal suo primo romanzo a Giulia Tofana qual è stata l’evoluzione di Adriana Assini?

Ogni romanzo è una nuova avventura, ci si misura con epoche e personaggi molto diversi tra loro. E credo che – storia dopo storia – si affini anche lo stile della scrittura.

Il suo sogno da bambina era diventare scrittrice?

No. Scrivevo per me soltanto (il mio primo “romanzo”? A 11 anni).

Artista o scrittrice?

Les deux sont possible. Scrivo e dipingo con lo stesso impegno e ne ricevo uguali soddisfazioni. I miei acquerelli illustrano le copertine di oltre 50 saggi, italiani e stranieri…Ho fatto mostre a Bruxelles, Londra, Madrid, Siviglia, Roma…

Cosa è realmente importante per lei quando pubblica un libro?

Arrivare al cuore e alla mente dei miei lettori. Fare loro una buona compagnia durante la lettura e lasciargli poi qualcosa di interessante su cui riflettere. Piccoli doni.

Prima di essere una scrittrice suppongo lei sia una lettrice, qual è stato il romanzo che le ha fatto pensare “Vorrei diventare una scrittrice”?

Come dicevo poc’anzi, ho sempre scritto, anche quando di letture ne avevo fatte pochissime. Nessuna influenza, dunque. Semmai, in età adulta, quando mi sono imbattuta nei romanzi della Yourcenar, l’ho ammirata incondizionatamente, ma non l’ho presa a modello: di Yourcenar ce n’è una ed è eccezionale.

Le è mai capitato che il messaggio che voleva trasmettere fosse frainteso?

Finora no, ma c’è sempre…tempo! Se anche è successo, non ne ho avuta notizia. Mi è capitato – di rado in verità – che qualcuno non condividesse le mie idee, non che le fraintendesse.

Una domanda che rivolgo spesso. Ha qualche consiglio per chi vuole diventare scrittore?

Bisogna amare ciò che si fa e farlo bene, con impegno e passione, avendo il coraggio di correggersi, cancellare, ricominciare, se necessario. Senza pensare al successo o a compiacere gli eventuali lettori, studiando- per esempio – le mode del momento, o cercando di imitare altri scrittori. Ognuno il suo stile, le sue idee da trasmettere. Se si ha qualcosa di interessante da dire e se lo si sa raccontare, qualcuno – prima o poi – se ne accorgerà.

La nostra intervista volge al termine, vi ricordo che il romanzo di Adriana Assini è disponibile sul sito di Scrittura & Scritture.
Alla prossima!

 

 

 

 

Salva

Salva

May the Force be with you!
INTERVISTE

Informazioni su Sandy

Per quanto mi impegni a leggere di tutto, prediligo sempre e comunque il buon caro thriller, un bel giallo e perché no, un noir vecchio stile. Capiterà quindi spesso che troviate tra le mie recensioni queste sfumature. Stesso discorso per i film.

Precedente #Segnalazione: Ombre dal passato di Barbara Ghinelli Successivo #Anteprima: "Dandelion"raccolta racconti del concorso Writer's Dream

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.