Un insospettabile ladro di specchi di Jodi Taylor | Recensione di Deborah

Jodi Taylor è ed è sempre stata una fanatica di Storia. Nata a Bristol e cresciuta a Gloucester (cose che entrambe le città negano risolutamente), ha trascorso molti anni con la testa altrove, con grande dispiacere della famiglia, dei professori e dei colleghi, finché ha deciso di concretizzare tutte le sue fantasie e ha finalmente preso in mano una penna. Non ha ancora idea di quel che farà da grande. Il suo romanzo d’esordio, La confraternita degli storici curiosi, è un mix di storia, avventura, commedia, romance, tragedia e qualunque altra cosa vi venga in mente, ed è diventato un bestseller internazionale, a cui, per il piacere dei lettori, hanno fatto seguito Le esotiche scorribande degli storici curiosi e Un insospettabile ladro di specchi. Per ora…

 

Troia cadde. Questo è quello che dicono le fonti storiche da Omero in poi.
Una frase breve e asciutta. Troia cadde. Una frase che manca del tutto di rendere anche solo vagamente l’idea della carneficina, dellaviolenza, della sofferenza, dell’orrore, di tutto ciò che inevitabilmente accompagna la fine di una guerra durata dieci anni e la caduta di una grande civiltà. Perché io ero lì, sulla sabbia impregnata di sangue, tra le Troiane messe in fila sulla spiaggia per essere portate via, tutte con lo sguardo vuoto per lo shock e il dolore. Io c’ero.

 

Editore:Corbaccio
Data di uscita: 24 febbraio 2022
Pagine: 288
Prezzo: 19.00 €

«Avrei potuto essere un’esperta di esplosivi, o una volontaria per una missione spaziale su Marte, o un vigile del fuoco, insomma avere un lavoro tranquillo e sicuro. E invece no: ho scelto di diventare una storica!» Non era cominciata male per Madleine Maxwell, detta Max: aveva portato a termina una missione nella Cambridge del diciassettesimo secolo, teatro di uno scambio di vedute nientemeno che con Isaac Newton, riuscendo a sfuggire a una folla scalmanata che voleva linciarla. Routine, per una storica dell’avventuroso Istituto Saint Mary, abituata a condurre ricerche letteralmente sul campo. Ma da quando è approdata sulle coste del Mar Nero durante la Guerra di Troia, niente è più stato lo stesso per Max e i suoi colleghi. Rimbalzata da lì al cretaceo dopo un passaggio per la Porta del Lamento, Max finisce nel mezzo della battaglia di Azincourt e rischia il tutto per tutto per salvare la pelle e imparare il significato esatto dell’espressione: «avere una seconda chance».

 

È giunto il momento di tornare ad avere a che fare con i viaggi nel tempo, chi non ha sognato almeno una volta di poter fare un salto nel passato? Io assolutamente sì! Se inizio a riflettere corro il rischio di perdere ore e ore a fantasticare su quali fatti o periodi desidererei toccare con mano, l’elenco sarebbe davvero lunghissimo e sempre in crescita, proprio come la lista dei libri che quasi quotidianamente finiscono nella mia infinita wishlist. Mi piacerebbe fare un salto negli sfavillanti Anni Sessanta in America, accarezzare un dinosauro possibilmente senza perdere una mano o la vita, dare un’occhiata alla Londra vittoriana e partecipare a un ballo alla corte francese.

Fortunatamente i viaggi nel tempo sono ancora fantascienza ma grazie ai nostri amici gli storici del Saint Mary, è possibile curiosare tra le pagine della storia. Sono davvero entusiasta dell’approdo nelle nostre librerie del terzo volume della serie The Chronicles of St. Mary’s, non vedevo l’ora di tornare a bordo di una capsula con Max e iniziare a esplorare di nuovo la linea temporale.

 

Mi alzai a guardare il mio angolo da pittrice. Era tutto molto in ordine. Sarebbe durato ancora pochissimo. Mi chinai sentendo male ovunque, misi una tela sul cavalletto e la accarezzai, aspettando che mi dicesse cosa voleva diventare.
Il silenzio era travolgente. Mi tirai su i capelli e mi feci uno chignon. Poi presi i pennelli, mi voltai a guardarlo, gli feci un timido sorriso e dissi: «Allora, quel tè?»

 

La saga degli storici curiosi ci porta a spasso per la storia con ironia, divertimento e quel pizzico di humor inglese che trovo davvero irresistibile; esploriamo con leggerezza alcuni eventi storici che Jodi Taylor ricostruisce in modo appassionante, creando un perfetto equilibrio tra realtà e finzione, tra storia e romanzo. Mi piace tantissimo come l’autrice riesce a far combaciare tutti i tasselli per inserire la sua storia nella storia; sono certa che dietro questi romanzi di narrativa ci sia una fortissima passione e un grande lavoro di ricerca. Lo stile di scrittura di Jodi Taylor si conferma fluido e appassionante, una voce frizzante, ironica e divertente che rende la lettura piacevole e scorrevole. Vi ho già nominato l’adorabile humor inglese? E le tazze di tè! Al Saint Mary si beve tè a tutte le ore e in ogni occasione, anche quelle meno indicate! Data la mia dipendenza da teina sono certa che mi troverei benissimo tra folle la banda di storici.

Un insospettabile ladro di specchi mi è piaciuta molto come avventura, in generale siamo in linea con i precedenti romanzi anche se almeno un paio salti nel tempo mi sono sembrati poco approfonditi, specialmente il primo nel quale conosciamo Isaac Newton. Da questa visita nel passato si genera una problematica particolare davvero interessante che mi sarebbe piaciuto tanto fosse approfondita, magari la ritroveremo in futuro?

 

 

Ritroviamo Madeleine Maxwell, Max, una storica curiosa, impavida, determinata, intelligente e un po’ folle. Lavorare per il Saint Mary in veste di storico è una vera e propria follia: ogni incarico potrebbe essere fatale, ogni salto temporale potrebbe essere l’ultimo e i modi di morire svolgendo questo lavoro possono essere molteplici e dolorosissimi. La storia al Saint Mary non viene studiata in modo convenzionale, gli storici hanno la possibilità di toccare con mano gli eventi nel momento stesso in cui erano presente tornando indietro nel tempo grazie ad apposite capsule. Il Saint Mary ha come obbiettivo cercare di chiarire alcuni punti bui del passato, gli storici vengono preparati per essere spediti a osservare, raccogliere dati e informazioni su un determinato nodo da sciogliere cercando di passare inosservati. Chi parte in missione deve essere addestrato per uniformarsi al meglio con gli usi e i costumi dell’epoca, ricordiamoci che la storia non vuole essere cambiata, impiega davvero poco ad eliminare definitivamente l’elemento di disturbo che porta squilibrio.

In  Un insospettabile ladro di specchi come vi ho accennato conosceremo velocemente Isaac Newton, assisteremo all’unica emozionante migrazione che ha portato i nostri avi a lasciare l’Africa e assisteremo alla caduta di Troia. La caduta di Troia è l’arcano principale da svelare, su questo fatto storico si concentrerà il nuovo romanzo di Jodi Taylor, la rovina di questa grande città avrà numerosi ripercussioni anche sul futuro degli storici. La conclusione del romanzo è stata del tutto inaspettata, Jodi Taylor è riuscita a lasciarmi davvero a bocca aperta, non vedo già l’ora di scoprire come proseguirà quest’avventura.

 

 

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Corbaccio per la copia omaggio

 

May the Force be with you!
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