A tu per tu con Valentina Schifilliti

 

Valentina Schifilliti (Seregno, 1986) è laureata in Criminologia. Dopo anni di lavoro come
educatrice nelle carceri e in comunità, nel 2013 apre il profilo Instragram The Rotten Salad. In
poco tempo il suo humour e la sua intelligenza conquistano la rete, tanto che oggi sono più di
100.000 i follower che dialogano con lei e seguono con passione le stories di @larotten.

 

 

Editore: Giunti Editore
Data di uscita: 27 marzo 2019
Pagine: 336
Prezzo: 14.90 €

Alice è figlia unica, abituata a darsi da fare “per due”. Non ha mai voluto deludere i genitori e ha un
rapporto speciale con nonna Bice, un tempo sarta in un atelier di abiti da sposa, che facevano sognare Alice fin da piccina con i loro tulle e ricami. Così, dopo la laurea, ha trovato Il Posto Fisso che la famiglia si aspettava da lei. Ma quando alla vigilia di Natale anche quella certezza sembra sfumare, Alice capisce che è venuto il momento di seguire la voce del cuore. Sostenuta dal fidanzato Andrea e dalle sue strambe, adorabili amiche, apre così un profilo social attraverso il quale presentare le creazioni sartoriali uniche che realizza in casa, mentre il gatto Marlon le fa le fusa. Le cose non decollano, sono in pochi a seguirla, fino a che, improvvisamente, il destino spariglia le carte. Alice si trova catapultata nel mondo degli influencer, che dominano l’universo del web, suscitatori di like che tintinnano come monete sonanti, maghi capaci di utilizzare i potenti filtri della rete per far sognare i loro follower. Per Alice è davvero l’ingresso in un mondo di “meraviglie”, tanto
affascinanti quanto pericolose. Perché il filtro dei social media può essere una droga sottile, che
scaccia ogni solitudine ma chiede in cambio di consegnare ogni momento privato alla sua luce
accecante… Valentina Schifilliti, per tutti noi @larotten, esordisce nella narrativa con un romanzo romantico e brillante. E ci pone, insieme ai suoi personaggi, domande grandi: qual è il rapporto tra la realtà e la sua narrazione in rete? Siamo consapevoli del potere simbolico ed economico che tutto questo esercita su di noi? E soprattutto: saremo capaci di passare attraverso il grande “specchio” social senza perdere l’autenticità che rende la vita degna di essere vissuta?

 

 

Innanzitutto, piacere di conoscerti! Nell’aprile del 2017 mi ha contattata la mia editor  (Giulia Ichino ndr) che ai tempi già mi seguiva su Instagram. Era rimasta colpita dal mio stile di scrittura e dalle tematiche che trattavo sul mio profilo. Aveva da poco avuto un incontro con una casa di produzione cinetelevisiva, incontri che spesso avvengono tra case editrici e di produzione, la quale cercava un romanzo cui attingere per una trasposizione cinematografica e la cui tema fossero i social e la figura delle influencer che ormai imperversano sulle varie piattaforme social. Ed eccomi qui.

 

 

L’incontro tra Alice e Margherita, senza dubbio.

 

 

Margherita, l’ancora di salvezza di Alice che le permette di non perdersi definitivamente in questo mondo di fantomatiche Meraviglie. Io e Margherita abbiamo in comune la sincerità, essenziale in una amicizia con la “A” maiuscola.

 

 

Curiosa, sognatrice, ingenua.

 

 

Dura, durissima. Mi è successa una cosa molto simile quando io stessa sono stata licenziata.

 

 

Non sono fondamentali, per lo meno, per quanto mi riguarda.

 

 

Se li sai usare bene e con coscienza, possono rivelarsi dei validi alleati.

 

 

Il mio è un rapporto costruttivo: pubblico solo quando mi va o quando ho qualcosa da dire. Come dicevo, se usati consapevolmente, possono anche avere funzione didattica o di divulgazione scientifica.

 

 

Se lo desiderano esclusivamente per raggiungere una mera notorietà e senza possedere né arte né parte, stanno solo perdendo tempo. Il mercato social è saturo di “Signor Nessuno” e noto che gli utenti si stanno ormai stancando di questo “vuoto cosmico”.

 

 

I famosi “haters” o chi si prende troppa confidenza, facendoti osservazioni che nemmeno mia madre farebbe.

 

 

E’ una responsabilità sociale.

 

 

Sì, ma solo se ti senti una persona completa “offline”.

 

 

No, ma immagino che da lettrice affamata, inconsciamente, tu subisca comunque delle influenze.

 

 

– D’amore si muore ma io no di Guido Catalano
– Il buio dietro di me di Damien Echols
– I ragazzi della 56° strada di Susan Hinton

 

 

Margherita è l’unico personaggio realmente esistente.

 

 

Lasciarsi guidare dai protagonisti e saperli ascoltare. Hanno un sacco di cose da raccontare.

 

 

Ho già in cantiere un altro libro. Lo stavo scrivendo quando mi è stato “commissionato” questo. Parla della mia esperienza come educatrice in comunità per tossicodipendenti e detenuti in misura alternativa al carcere. Un libro decisamente diverso e più impegnativo.

 

Ti ringrazio del tempo che ci hai dedicato, è stato un vero piacere conoscerti!

 

 

 

May the Force be with you!