Harry Potter e il principe mezzosangue | a cura di Deborah

 

 

Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.

 

Buon sabato Stamberghiani!

Finalmente ho ultimano la rilettura di “Harry Potter e il principe mezzosangue”, devo dire che lo ho adorato e divorato in breve tempo; forse vi chiedere il perché di questa mia affermazione visto che sono una super fan incallita. Ebbene diversi anni fa, quando fu pubblicato il libro e lo lessi per la prima volta non mi fece impazzire, anzi, credo che sia stato l’episodio che mi ha meno colpita. Naturalmente oggi retifico codeste bestialità, e se mi dovessi domandare quale libro mi piace meno sinceramente non ci sarebbe una risposta. Non mi spiego proprio come abbia fatto a non catturarmi subito ed irrimediabilmente tra le sue spire, è una delle avventure più intriganti quella narrata nel sesto episodio, inoltre ci avviciniamo sempre di più alla resa dei conti e io lo ho percepito. Giusto perché al peggio non c’è limite non so dirvi se questa che ho appena terminato sia la prima rilettura, è davvero probabile =.=” Credo che non sono riuscita subito ad apprezzarlo come gli altri a causa della morte di Albus Silente, essendo lui il mio personaggio preferito tra di adulti. La sua scomparsa mi aveva sconvolta, rattristata tanto che avevo sviluppato una specie di rifiuto ma, per fortuna sono riuscita a superarlo, anche se leggere gli ultimi capitoli mi commuove sempre.

Come per l’articolo dedicato ad Harry Potter e l’ordine della fenice anche qui mi soffermerò sui fatti che mi hanno particolarmente colpita, sulle discrepanze tra romanzo e film e cosa penso di esse.

 

 

 

Con l’amore rinnovato verso il sesto libro della saga vi saluto,

 

Fatto il misfatto!

D.
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May the Force be with you!