“Questo disegno l’ha fatto una ragazza che non sono riuscito a salvare. Sono contento che le cose siano andate diversamente con te. Rimani viva e libera, Lucia.
Ringo.”
Illustratore: Emiliano Mammucari
Genere: Romanzo Illustrato
Editore: Multiplayer Edizioni
Collana: MultiPop
Serie: Orfani
Pagine: 98
Prezzo: € 25,00
Il Libro – Trama:
Acquistalo subito: Chiamata alle armi. Ringo. Orfani
Recensione:
Bentornati sulla Stamberga, oggi recensisco “Orfani: Ringo – Chiamata alle armi”, scritto da Roberto Recchioni, illustrato da Emiliano Mammuccari e pubblicato in Italia da Edizioni Multiplayer.
Ma partiamo dal principio! Chi è Ringo? Da dove viene?
Il mondo di Ringo è stato colpito da una catastrofe che ha spazzato via mezza Europa e ha distrutto l’ecosistema del nostro pianeta, riducendolo ad una landa desertica dove cresce poco oltre all’erba.
I governi sono caduti, l’anarchia si è diffusa a macchia d’olio con un’ondata di follia generale che ha dato potere ai pazzi e ai criminali fino a quando non viene istituito il GSC, il Governo Speciale di Crisi che rimette il mondo in regola con il suo pugno di ferro.
Per il GSC il prezzo da pagare non è mai abbastanza alto e sacrifica la vita dei cittadini come se fosse la cosa più scontata da fare. Inoltre i posti a bordo delle astronavi che “salveranno i cittadini” dall’imminente collasso del pianeta sono pochi e il GSC, dall’alto del suo magnanimo altruismo popolare, decide di instaurare una nuova economia basata su dei “biglietti” necessari a vincere un posto sulle navi per l’esodo.
Questo è il prologo della nostra storia, e proprio qui entra in scena Ringo.
Ringo è un essere umano potenziato in laboratorio, armato di due enormi revolver a pallettoni che chiama “Le Bastarde” e del fedele coltello “Extrema Ratio”.
I ragazzi sono stati addestrati e potenziati per essere tramutati in vere e proprie macchine da guerra, capaci di tenere testa da soli ad interi eserciti armati fino ai denti.
Dopo una serie di avvenimenti (che potete scoprire leggendo i fumetti di Orfani) i membri della squadra muoiono uno ad uno e l’unico superstite, Ringo detto il “Pistolero”, viene accusato di alto tradimento e additato come terrorista, diventando così l’uomo più ricercato al mondo.
In questo libro viene narrata la storia di Ringo che tenta di ricostruire la sua vita in seguito a questi avvenimenti, cercando di fuggire al GSC, ai cacciatori di taglie e persino a dei ciclisti cannibali fuori di testa.
Leggendo la sua storia mi è sembrato quasi di leggere un western, uno di quelli vecchio stile, con sguardi di ghiaccio, le situazioni alla “spara o muori” e forse l’anima di Ringo sta proprio in questo: è un cowboy gettato a cavallo di un razzo nello spazio.
Per quanto mi riguarda Roberto Recchioni ha fatto un lavoro eccezionale scrivendo queste pagine, riuscendo a coniugare due mondi tanto diversi (fantascienza e western) come pochi hanno saputo fare fino ad ora.
Come se non bastasse le splendide illustrazioni di Emiliano Mammuccari accompagnano i capitoli di questo libro, dando forma alle vicende narrate così come avviene nei fumetti, rendendo la storia ancora più intrigante e coinvolgente.
Come se non bastasse il libro fa parte di una elegante confezione in cartone, contenente la bandana rossa di Ringo, ben nota fra coloro che hanno letto il fumetto!
Che dire, non posso non dare il massimo dei voti a questa magnifica opera che mi ha letteralmente tenuto incollato alle pagine.
Buona lettura a tutti!
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Note sugli autori:
Roberto Recchioni, nato a Roma il 13 gennaio 1974, sceneggiatore e disegnatore, è attivo nell’ambito fumettistico professionale dal 1993, esordendo sulla serie Dark Side (da lui creata), edita da BDPress. È tra i soci fondatori della casa editrice indipendente Factory. Ha in seguito collaborato con StarShop, Comic Art, Rizzoli, Magic Press, Mondadori. Creatore (insieme a Lorenzo Bartoli) di “John Doe” e “Detective Dante” per l’Eura e (insieme a Matteo Cremona) di “David Murphy: 911” per Panini Comics. Sempre per l’editore modenese ha realizzato l’adattamento a fumetti delle “Cronache del Mondo Emerso” di Licia Troisi. Per l’Astorina ha sceneggiato numerose storie di “Diabolik”. Ha realizzato i libri a fumetti “Battaglia – le Guerre di Pietro”, “Ucciderò ANCORA Billy the Kid”, “Ammazzatine”, “Asso” (di cui è autore completo). Dal 2007 è entrato a far parte dello staff degli sceneggiatori di Dylan Dog di cui oggi, insieme a Franco Busatta, è il curatore. Collabora alle collane le Storie e Tex. Insieme a Emiliano Mammucari, è il creatore di Orfani, la prima collana mensile a colori pubblicata da Sergio Bonelli Editore, in edicola da ottobre 2013.
Emiliano Mammucari, nato a Velletri (in provincia di Roma) il 21 aprile 1975, inizia a fare fumetti nel 1998, esordendo con un graphic novel dal titolo “Povero Pinocchio”, edito da Montego. In seguito, tra le altre cose, ha realizzato il primo numero di “John Doe” (Eura editoriale), per poi passare alla scuderia di Napoleone e, successivamente, a quella di Jan Dix. Realizza tutte le copertine della mini-serie Caravan (2009), di cui disegna anche un intero albo, pubblicato nel 2010. Nell’ottobre del 2013, porta in edicola, per Sergio Bonelli Editore, la prima serie mensile a colori della nostra Casa editrice, Orfani (creata con lo sceneggiatore Roberto Recchioni), della quale illustra il numero 1.
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