Sully di Clint Eastwood | Recensione di Sandy

Sully di Clint Eastwood

“C’è qualcosa che, se potesse tornare indietro, farebbe in modo diverso?”
“Sì, lo rifarei a luglio”

Dettagli:

Interpreti e personaggi:

Trama:

Il 15 gennaio 2009 un aereo della US Airways decolla dall’aeroporto di LaGuardia con 155 persone a bordo. L’airbus è pilotato da Chesley Sullenberger, ex pilota dell’Air Force che ha accumulato esperienza e macinato ore di volo. Due minuti dopo il decollo uno stormo di oche colpisce l’aereo e compromette irrimediabilmente i due motori. Sully, diminutivo affettivo, ha poco tempo per decidere e trovare una soluzione. Impossibile raggiungere il primo aeroporto utile, impossibile tornare indietro. Il capitano segue l’istinto e tenta un ammarraggio nell’Hudson. L’impresa riesce, equipaggio e passeggeri sono salvi. Eroe per l’opinione pubblica, tuttavia Sully deve rispondere dell’ammaraggio davanti al National Transportation Safety Board. Oggetto di un’attenzione mediatica morbosa, rischia posto e pensione. Tra udienze federali e confronti sindacali, stress post-traumatico e conversazioni coniugali, accuse e miracoli, Sully cerca un nuovo equilibrio privato e professionale.

Let’s talk about “Sully”:

Il nostro appuntamento con il grande schermo ha come protagonista “Sully” di Clint Eastwood, film del 2016 basato su eventi realmente accaduti. Il film racconta infatti l’aterraggio nel Hudson, a New York, del Airbus A320-214 della US Airways.

Sully è il soprannome del protagonista, il pilota Chesley “Sully” Sullenberger, che il 15 gennaio del 2009 fece un ammaraggio d’emergenza nel fiume Hudson, salvando 155 persone a bordo.

Il lungometraggio si focalizza sul dopo, quando il pilota, diventato eroe nazionale, viene posto sotto indagine per capire le dinamiche dell’incidente e se fosse l’unica alternativa da adottare in quel caso. L’NTSB, l’agenzia che si occupa di indagare su incidenti aerei, distrastri ferroviari e navali, mette sotto torchio Sullenberger e il suo vice, Jeffrey Skiles, per approfondire meglio le dinamiche dietro l’ammaraggio. Dalle dichiarazioni del pilota emerge che non c’era abbastanza tempo per condurre il veivolo verso le piste vicine, ma l’agenzia è fermamente convinta dell’opposto. Verificano ogni singolo elemento fornito dal pilota e dal suo vice, effettuando anche simulazioni di volo. I risultati sono tutti insoddisfacenti.

Sully è un film che ripercorre il caso sotto l’occhio attento di Clint Eastwood, servitosi di Tom Hanks e della sua bravura, che come al solito è riuscito a calarsi nella parte. I turbamenti di Sully diventano i nostri, la fermezza e determinazione, prima presentate, piano piano si spezzano, mostrando il lato fragile e umano di un uomo spaventato, che quel 15 gennaio si fece carico di una grossa responsabilità.

Il protagonista continua ad rievocare gli eventi accaduti, tormentato e perseguitato dalla vista di aerei che precipitano e si schiantano sugli edifici newyorchesi. Soltanto quando l’agenzia conferma che era l’unica soluzione da adottare in quel caso, si sente sollevato, libero dalla paura di aver messo a rischio la vita dei passeggeri.

Documentandomi, ho scoperto che il regista ha cercato di essere il più fedele possibile nel ricostruire l’incidente, ciò che accadde nella cabina di pilotaggio e il caso, l’unica nota amara sono state le critiche dell’NSTB, che si sono sentiti offesi dal tono critico con il quale è stata tradotta l’agenzia. Avrebbero preferito che si sottolineasse il lavoro d’indagine, il quale non comportava mettere a rogo il pilota. L’indagine si concluse nel maggio del 2010 con un verbale dell’NSTB, il quale notificava che il pilota non aveva avuto scelta e di conseguenza aveva fatto la cosa giusta.

L’aver messo in dubbio il suo giudizio del pilota ha provocato in lui un forte risentimento e questo è ben visibile nel film, nelle scene in cui Hanks si trova di fronte alla giuria. Questo perchè Eastwood per essere il più realistico possibile ha consultato il vero pilota, probabilmente da quello che gli è stato detto, il regista avrà colto la nota critica.

Per chi ha visto il film, vi lascio a riflettere su un quesito. Il comportamento dell’NSTB è stato corretto, dopo un’anno di indagine e risultati inconcludenti?

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May the Force be with you!