A tu per tu con Vasandhi

 

 

Editore: Infinito Edizioni
Data di uscita: 19 giugno 2018
Pagine: 192
Prezzo: € 15.00

Il viaggio di Vasandhi comincia da Alagapuri, nel sud dell’India, luogo povero d’acqua e di cibo ma ricco di spiritualità, amicizia e amore, unici antidoti contro prevaricazione, violenza e morte, all’ordine del giorno. Data in sposa giovanissima e contro la sua volontà a un italiano molto più anziano di lei, arriva nell’Italia settentrionale e qui conoscerà l’abisso. Ma non si arrenderà mai e farà di tutto per sfuggire al mondo sommerso in cui è stata calata e per ridare dignità al dolore, trasformando le ingiustizie in ragione di lotta e di resistenza. Una storia vera, dei nostri giorni, che entra nel cuore del lettore e ci rimane per sempre. “Spero che Vasandhi possa diventare parte di voi, come è stato per me”. (Alessandro Haber)

 

 

Benvenuta Vasandhi nella nostra piccola Stamberga, è un vero piacere fare la tua conoscenza e chiacchierare insieme del tuo romanzo, Schiava in Idia, schiava in Italia

 

  • Come è nata l’idea di Schiava in Idia, schiava in Italia?

Ormai erano quasi 42 anni che portavo dietro tutta questa sofferenza dall’India fino in Italia. Una sera a mezzanotte mi sono svegliata e ho avuto un lampo, ho deciso che dovevo scrivere un libro.  Mi sono svegliata e ho detto “ devo trovare una persona che lo scriva”. Caso ha voluto che subito dopo questo fatto ho incontrato Rinaldo.

 

 

  • C’è un episodio in particolare dal quale hai iniziato a raccontare la tua vita per metterla su carta?

La prima cosa che ho iniziato a raccontare è stata la mia vita con l’arrivo del mio ex marito.

 

 

  • Cosa hai provato a racchiudere le tue esperienze in un libro?

Ho trovato libertà e ho perso tutto il rancore e la sofferenza che avevo, li ho archiviati nel libro.

 

 

  • Quale sfida consideri la più dura che hai dovuto affrontare nella vita?

La sfida più dura è stata la volta che ho avuto l’attacco di paralisi e non sapevo come sarei riuscita a crescere mia figlia.

 

 

  • Cosa ti manca di più dell’India?

Mi manca la cultura e la spiritualità, qui in Italia è diversa. In India siamo sommersi sin dalla nascita da questa spiritualità, è uno stile di vita, è radicato dentro di noi.

 

 

  • Quale differenza culturale ti ha colpito di più al tuo arrivo in Italia?

La possibilità di scegliere marito in libertà, ognuno sceglieva le proprie relazioni, con chi stare. Mi sono spaventata perché era una cosa che non esisteva in India. Ho provato paura sia perché ero incuriosita, era qualcosa che io non avevo ma mi faceva anche paura per la diversità, mi chiedevo quanto fosse difficile dover fare una scelta del genere.

 

 

  • Se dovessi scegliere una canzone da associare al tuo romanzo quale sceglieresti?

Una canzone Tamil molto bella, cantata da Kannadasan ( famoso cantante indiano) titolo “ ninaikka theirinda  maname”. Dice: “ quello che hai sognato nella tua vita anche se non sei riuscita a realizzarlo dimenticalo con questa canzone, se tu ti innamori e non sei ricambiato dimenticalo con questa canzone”.

 

 

  • Puoi parlarci del progetto “Un libro una pietra”?

Il progetto ha come obbiettivo costruire un tempio e un dopo scuola. E’ un progetto che ho sognato più di vent’anni fa, non il libro quello è venuto dopo. Ho sempre pensato di lasciare qualcosa per la società, di dedicare me stessa per gli altri. Dopo aver letto Erich Fromm “Avere o essere?”  Dove mi pare dica “ ogni essere umano deve lasciare un ricordo per la società”, ho deciso anche io di dover fare qualcosa. Principalmente vorrei creare un doposcuola, aiutare i senzatetto e anziani ormai da soli, creare un centro di yoga e meditazione per loro e  per chi ha problemi di depressione. Dare almeno un pasto la sera per i bambini finita la scuola.

 

 

  • Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Il mio progetto è al momento di dedicarmi appunto alla costruzione del tempio, magari andare a vivere la e soprattutto vedere mia figlia crescere e avere un futuro pieno di gioia e fortuna.

 

 

Ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato, è stato un vero piacere conoscerti!

 

 

 

 

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