Tea time: Harry Potter e il calice di fuoco (ed. illustrata)

 

Se vuoi sapere com’è un uomo, guarda bene come tratta i suoi inferiori, non i suoi pari.

 

Editore: Salani Editore
Data di uscita: 24 ottobre 2019
Pagine: 450
Prezzo: 39.00

In questa edizione illustrata Jim Kay rievoca, con la sua arte, la battaglia tra Beauxbatons, Durmstrang e Hogwarts per aggiudicarsi il Torneo Tremaghi, le scene mozzafiato e i personaggi preferiti – Malocchio Moody, Viktor Krum, Rita Skeeter e tanti altri – del quarto romanzo della saga di J.K. Rowling.

Da quando il Marchio Nero è comparso nel cielo durante la Coppa del Mondo di Quidditch, il pericolo perseguita Harry Potter. Scelto dal Calice di Fuoco per rappresentare Hogwarts al leggendario Torneo Tremaghi, Harry deve affrontare prove di magia e coraggio che metterebbero in difficoltà persino i maghi più eccezionali, a cominciare da quella che lo pone davanti a un feroce Ungaro Spinato. Ma per Harry la gara è solo il preludio a un ben più inquietante confronto. Nella nebbia di Little Hangleton, dove sono sepolti gli antenati di Tom Riddle, un Oscuro potere si sta rigenerando… In questa edizione illustrata Jim Kay rievoca, con la sua arte, la battaglia tra Beauxbatons, Durmstrang e Hogwarts per aggiudicarsi il Torneo Tremaghi, le scene mozzafiato e i personaggi preferiti – Malocchio Moody, Viktor Krum, Rita Skeeter e tanti altri – del quarto romanzo della saga di J.K. Rowling.

 

Una tazzina in compagnia di Harry Potter, J.K. Rowling e Jim Kay

 

I romanzi che compongono la saga di Harry Potter sono quei libri che rileggerò sistematicamente per tutta la vita. Può sembrare strano, alquanto bizzarro avere ancora dopo tutto questo tempo il desiderio di rileggere le stesse avventure, le stesse pagine; quando una storia ti tocca veramente nel profondo è normale ogni tanto fare un salto a trovare gli amici di carta e inchiostro con i quali si hanno vissuto avventure incredibili. Ogni volta che mi ritrovo tra le pagine di un romanzo di Harry Potter riesco sempre a emozionarmi quasi fosse la prima volta, quando invece concludo un capitolo non vedo l’ora di tuffarmi in quello successivo.

Una gioia di questo assurdo 2020 è stato rileggere Harry Potter e il calice di fuoco nella versione illustrata da Jim Kay che ho ricevuto in dono lo scorso Natale. Questa rilettura per me ha un sapore di vittoria, vittoria nell’essere riuscita a tener fede al mio proposito di leggere entro l’anno tutti e quattro i volumi illustrati della saga che ancora aspettavano pazientemente nella mia libreria. Sono felicissima di essere riuscita in questo intendo, anche perché era veramente assurdo che queste meraviglie ancora attendessero di essere lette; allo stesso tempo sono un po’ arrabbiata con me stessa per non averli sfogliati prima, sicuramente non cadrò nuovamente nello stesso errore in futuro!

 

 

Non c’è proprio nulla da fare, Harry Potter sa come affascinare, catturare e imprigionare tra le sue pagine in ogni momento e a ogni età; non c’è un periodo perfetto per leggere o rileggere un libro della saga perché è sempre il momento giusto. Riflettendo, credo che leggerei Harry Potter con ogni stato d’animo: saprebbe come tirarmi su di morale in un momento difficile; riuscirebbe a rendere ancora più caldo e avvolgente un momento di felicità; spazzerebbe via in un lampo un momento di noia; potrebbe essere la cura ideale contro il blocco del lettore.

Rileggere il quarto capitolo della saga in versione illustrata è stato ancor più emozionante perché, anche se è molto difficile scegliere, potrebbe essere il mio libro preferito; in realtà sono molto molto indecisa tra i primi quattro volumi, ogni volta che mi arrovello su quale scegliere qualcosa mi spinge verso il Calice di fuoco, ma ovviamente è come se non ci fosse un vero e proprio preferito. Questa rilettura è stata molto particolare, era da diverso tempo che non ritornavo a Hogwatrs per il quarto anno, per questo sono riuscita a rispolverare molti particolari che erano abbastanza impolverati nella mia mente, come per esempio la vicenda di Hermione e del C.R.E.P.A., la vera storia di Crouch Junior e Winky. Il quarto volume rappresenta un anno molto difficile e cruciale per il mondo magico, una sorta di spartiacque che sancisce il vero e proprio ritorno di Lord Voldemort, l’oscurità in carne e ossa; per me invece è stato un po’ il contrario, la lettura di Harry Potter e il calice di fuoco ha caratterizzato il passaggio da un periodo nero a uno decisamente più luminoso, purtroppo ancora carico di ombre.

 

 

In questa lettura mi sono concentrata molto meno sul confrontare il libro con il film, purtroppo sappiamo bene che è un paragone che proprio non si ha da fare; ho lasciato inoltre nel cassetto la mia lente di ingrandimento con la quale ho letto gli altri tre volumi, per scovare ovviamente tutte le imperfezioni della nuova traduzione. Sì, lo so la nuova traduzione per certi versi è sicuramente più accurata, infatti con il tempo inizio ad apprezzare alcuni cambiamenti, come l’utilizzo di Sanguemarcio invece che Mezzosangue per insultare i maghi non purosangue. Quello di cui mi lamenterò sempre e che non riesco proprio a concepire è il caos fatto con i nomi, non capisco proprio perché alcuni nomi sono resi nella versione italiana e altri lasciati in inglese, poi con quale ratio sono stati scelti chi rientra in un gruppo e chi nell’altro? Per me i nomi non si toccano, non si toccano anche perché era stato fatto a mio parere un ottimo lavoro per renderli nella nostra lingua riprendendo il suono e il significato dall’inglese. E poi vogliamo parlare di Tassofrasso? Mi sanguinano ancora gli occhi e le orecchie!

Harry Potter e il calice di fuoco illustrato da Jim Kay rende l’esperienza di lettura ancora più magica, amo davvero tantissimo queste illustrazioni che impreziosiscono una storia già straordinaria. Ovviamente non vedo l’ora di avere tra le mani l’Ordine della fenice, chissà quando uscirà!

 

 

 

 

 

May the Force be with you!
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