Macchioline: Lasciami andare di Claudia Fachinetti

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

Oggi parliamo di “Lasciami andare” di Claudia Fachinetti, la dolorosa storia di Alaska e un evento straordinario quale l’avvistamento delle orche nel dicembre del 2019 al porto di Genova.

Data di uscita: 14 Novembre

Acquistalo subito: Lasciami andare. Quando le orche arrivarono a Genova

Editore: Piemme
Collana: Il Battello a Vapore
Genere: Libri per bambini e ragazzi
Età: dagli 11 anni

Prezzo: € 16,50
Pagine: 208

Il primo dicembre 2019 al porto di Genova viene avvistato un gruppo di orche. Un evento eccezionale, tanto che Alaska, quattordici anni e una grande passione per i cetacei, decide di partire da Milano per vederle di persona. È un viaggio particolare, il suo. Non solo perché la avvicina al sogno di diventare una ricercatrice, ma anche perché sente che le farà ritrovare sua mamma, che le ha trasmesso l’amore per le orche e che ora è in coma e sta lottando per la vita. A Genova la ragazza vive giornate indimenticabili, ricche di emozioni, speranza e paura per quegli animali così maestosi ma al tempo stesso tanto fragili, che nuotano smarriti in un mare sconosciuto. Da dove arrivano? Sono in pericolo? Si può fare qualcosa per aiutarli? Alaska cerca di trovare le risposte insieme a Diego, un giovane ricercatore che le insegnerà molto sulle orche ma soprattutto sull’importanza di lasciare andare. Un romanzo potente ed emozionante, tratto da una storia vera, con approfondimenti scientifici sui cetacei e sulla vita marina.

Se avete sentito parlare di Ninna. Il piccolo riccio con un grande cuore  e Vito il gatto bionico allora avrete capito chi è la protagonista di oggi, un’autrice che con Il Battello a Vapore ha portato all’attenzione di grandi e soprattutto piccini storie da cui trarre non solo grossi insegnamenti ma che devono essere d’ispirazione anche nei momenti più difficili. Claudia Fachinetti, infatti, con il suo ultimo lavoro “Lasciami andare” ci trasporta direttamente a Genova, nel 2019, quando un gruppo di orche sono arrivate nel porto ligure attirando non solo l’attenzione mediatica ma anche quella dei ricercatori, preoccupati per l’evento e interessati a capire la motivazione che le ha spinte così lontane.

Un evento di questa portata ha scosso anche Alaska, una ragazzina di 14 anni che sta vivendo un momento delicato e particolarmente difficile della sua vita, che dovrà dire addio alla persona più importante della sua vita, sua madre, ricoverata in ospedale e che non accenna a svegliarsi. Questa sorta di limbo nel quale è intrappolata l’ha talmente risucchiata da non vedere alternative se non allontanarsi, andare da sua nonna a Genova per vedere da vicino le orche al porto. 

È straziante vedere come una ragazzina così giovane stia elaborando il dolore, stia cercando di assimilare l’idea di dover lasciar andare per sempre sua madre e allo stesso tempo stia provando a capire cosa fare della sua vita quando arriverà il momento. Assistere alle ricerche effettuate sul campo da parte di ricercatori e biologi mette le cose in prospettiva, in qualche modo è come fosse destino trovarsi lì in quel preciso momento.

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Come per tutti, all’inizio affrontare qualcosa di nuovo, iniziando a conoscerlo è sempre traumatico, purtroppo l’essere umano è un animale abitudinario e raramente le novità non sono portatrici di scompiglio. Per quanto possa essere interessante studiare le orche a Genova, allo stesso tempo risulta essere una novità spiazzante, soprattutto per chi le aveva viste solo in foto o attraverso i libri. È proprio l’approccio alle orche che crea una nuova consapevolezza in Alaska perché questa volta è lei stessa a scoprire qualcosa di nuovo, a capire la vita attraverso le abitudini di questi fantastici animali.

Osservare assieme a un giovane ricercatore i legami che intercorrono tra le orche e che a loro volta le contraddistinguono diventa uno spunto di profonda riflessione e scoperta personale anche per Alaska, che in qualche modo inizia a comprendere meglio la situazione che lei stessa sta vivendo. 

Così come una madre orca vede il proprio piccolo come un tesoro prezioso allo stesso modo Alaska vede sua madre, ma nel momento in cui la piccola orca va incontro alla fatalità del suo destino la protagonista apprende cosa vuol dire affrontare un simile lutto proprio dalla madre orca. In qualche modo Alaska cerca di vivere il sogno che condivide con sua madre, quello di diventare una biologa e allo stesso tempo la madre orca deve raccogliere l’effimera eredità di suo figlio sperando che in futuro una simile tragedia non riaccada.

Lasciami andare non è solo la preghiera di una madre che non potrà più accompagnare sua figlia nel suo percorso, è anche la promessa che una ragazzina fa a se stessa, lasciar andare ogni incertezza per ricercare la conoscenza e condividerla anche solo spiritualmente con chi non ha potuto fare altrettanto.

Arricchito da curiosità e approfondimenti scientifici questo libro è un viaggio alla scoperta e conoscenza dei meravigliosi cetacei che ancora oggi hanno vita difficile, in un certo senso è il desiderio di condividere anche solo un frammento sulla vita marina sensibilizzando i lettori sulle problematiche legate ad essa.

«Per ora sono ancora qui. Se mamma orca ha trovato il coraggio di lasciare andare il piccolo ora deve trovare la forza di riprendere la sua vita, di pensare agli altri suoi figli e affrontare il viaggio di ritorno».

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa de Il Battello a Vapore per la copia omaggio.

 

 

 

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