Redemptor di Jordan Ifueko | Recensione di Deborah

Jordan Ifueko nata nel 1993 in California da genitori nigeriani, vive a Los Angeles. Ha esordito con Raybearer, pubblicato da Fazi Editore nel 2023, primo volume di una dilogia che in patria ha ottenuto un enorme successo e da cui Netflix produrrà una serie tv. Redemptor, il seguito di Raybearer, è il suo secondo romanzo.

Editore: Fazi Editore
Data di uscita: 24 ottobre 2023
Pagine: 444
Prezzo: 19.00 €

Tarisai ora siede sul trono dell’impero arit e, per la prima volta nella storia, si trova a dover coniugare il potere del Raggio con il ruolo del Redentore. Come da tradizione, l’imperatrice deve formare un concilio di undici persone legate a lei dal Raggio, ma non è facile trovare consiglieri fidati quando ogni giorno porta con sé una nuova minaccia. Inoltre il tempo stringe, perché soltanto quando la sua posizione sarà più salda Tarisai potrà prepararsi a discendere nel mondo degli Inferi e fermare una volta per tutte i terribili sacrifici richiesti dagli abiku. Determinata a portare a termine la sua missione, in un regno sempre più instabile, Tarisai si sente sola: i fratelli e le sorelle di concilio sono distanti, gli spiriti dei Redentori sacrificati in passato la tormentano chiedendo vendetta per i crimini commessi dall’impero, aumentano gli attentati alla sua vita e un attivista che si fa chiamare “il Coccodrillo” sobilla le classi sociali più basse. La giovane imperatrice è sottoposta a una pressione insopportabile e non sa più di chi fidarsi. Quale strada prenderà? Dovrà morire perché venga fatta giustizia? Ma, soprattutto, avrà qualcuno a cui chiedere aiuto nel momento del più estremo bisogno?

 

Raybearer di Jordan Ifueko è stato uno dei miei romanzi preferiti del 2023, il primo libro dell’anno a cui ho dato 5 stelline, un fantasy davvero complesso e potente che mi ha stregata. Non vedevo l’ora di riuscire a leggere il seguito, Redemptor, purtroppo però per me con il secondo volume della dilogia non si è replicata la magia.

Da subito mi sono sentita molto spaesata all’interno del romanzo, non mi ritrovato con gli avvenimenti, con i personaggi specialmente quelli secondari e con il significato dei termini tradizionali. Prima di approfondire, Redemptor non è un brutto romanzo, nel complesso è una saga fantasy che mi sento di consigliare, soprattutto consiglierei di leggere entrambi i volumi a breve distanza, meglio se in cartaceo in modo da poter consultare facilmente il glossario alla fine.

Le vicende di Redemptor mi sono sembrate molto piatte rispetto a Reybearer, non ho trovato la storia né intrigante né avvolgente come nel primo volume. Redemptor è quasi unicamente un fantasy politico,  affianchiamo Tarisai nella creazione di un nuovo impero, partendo con il portare alla luce tutto il marcio di quello esistente. Quello che mi è piaciuto di più del romanzo è come Jordan Ifueko ha reso la tematica dell’oppressione e della differenza di classe; il continuo scoprire della nuova imperatrice i soprusi subiti dal popolo. Tarisai si è resa conto di quanto sia stata privilegiata nella vita nonostante il suo passato, mi è piaciuto come la protagonista si è continuamente interrogata sull’argomento e ha fatto della causa la sua ragione di vita.

 

 

La nuova imperatrice per gran parte del romanzo cerca di creare un suo concilio ungendo i sovrani dei diversi stati, condizione imprescindibile richiesta dagli abiku per rispettare il patto.
Nel primo romanzo le dinamiche relative alla creazione del concilio e del Raggio sono state molto calde e avvolgenti, una delle parti più belle di Reybearer, in Redemptor invece tutto avviene in modo piuttosto freddo, soprattutto i nuovi fratelli di Tarisai non sono ben caratterizzati.

Un altro fattore che per me è stato messo in secondo piano dall’autrice è la caratterizzazione dei personaggi e l’evoluzione dei rapporti tra i protagonisti del primo volume, è quasi come se tutti quelli che abbiamo conosciuto in Reybearer, e che hanno avuto un ruolo importante, fossero messi in pausa. I fratelli di concilio non sono più così importanti e incisivi, si perde il grande e avvolgente senso di found family, infatti presto tutti ritornano nelle loro terre d’origine per svolgere indagini; l’unico che continua ad avere più spessore oltre Tarisai è Dayo. Bellissima e delicata la conversazione tra i due imperatori riguardo le pulsioni sessuali e la genitorialità; molto bello anche come l’autrice ha incluso la disabilità nel romanzo, emerge tanto la grande sensibilità di Jordan Ifueko.

Le vicende si ravvivano nel momento della discesa agli Inferi che avrebbe portato a compimento il giuramento di Tarisai, anche se per me questa parte, la più importante e avvincente, è stata affrontata troppo velocemente, in più non ho provato nessun senso di agitazione e aspettativa, sapevo già che sarebbe andata e tornata.

Nonostante Redemptor per me non ha funzionato come il primo volume, quella di Raybearer è una bella dilogia, stupenda l’ambientazione e la possibilità d’immergerci in frammenti della cultura dell’Africa Occidentale.

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Fazi Editore per la copia omaggio

 

 

May the Force be with you!
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Informazioni su Deborah

Io sono Deborah, una ragazza sognatrice e fantasiosa; con una grande passione per i libri, i film e la scrittura. Sono una ragazza dinamica e attiva, ma quando sento nominare la parola “maratona” mi vedo sul divano con coperta e popcorn a guardare puntate su puntate di serie tv, o la saga completa dei film di Harry Potter!

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