Tea Time: Il leone di Babilonia di Alessandro Sponzilli

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Un té speziato è quello che ci vuole per parlare de “Il leone di Babilonia” di Alessandro Sponzilli, un romanzo dalle sfumature storiche che apre una finestra sull’antico regno di Medi. 

Data di uscita: 22 Febbraio

Acquistalo subito: Il leone di Babilonia

Editore: Leone Editore
Collana: Orme
Genere: Narrativa
Pagine: 419
Prezzo: € 18,00 

Ecbatana, Regno di Media, 600 a.C. Heydar è un ragazzo di basso ceto dai rarissimi occhi azzurri. La sua unica ambizione è conquistare il cuore di una giovane nobile. Una sera Heydar ruba un gioiello da donare all’amata. Lei, dopo il gesto del ragazzo, promette di fuggire con lui per cominciare una nuova vita. Ma la stessa sera, al ritorno dall’incontro, Heydar viene catturato dal mercante a cui aveva sottratto il gioiello. Impossibilitato dal ripagare il debito, il ragazzo dagli occhi azzurri viene venduto come schiavo in un lontano villaggio ai confini di Babilonia. Passano lunghi anni, Heydar si è arreso alla schiavitù e ha ormai perso le speranze, fino all’arrivo di un pericoloso leone. Gli abitanti del villaggio spaventati dalla bestia chiedono aiuto ai principi babilonesi Sumulisir e Nabucodonosor. Lo schiavo è intento a compiere una commissione per la sua padrona, non lontano dal villaggio. Qualcosa cattura la sua attenzione. Nota due cavalieri babilonesi scontrarsi contro un possente leone. Heydar, vedendo uno degli uomini in pericolo di vita, interviene e colpisce a morte la bestia. Il futuro re di Babilonia, Nabucodonosor II, è stato salvato da uno schiavo. Heydar viene portato in trionfo nella lussuosa capitale, dove la sua ambizione si scontrerà con il suo destino.

Sta diventando difficile seguire la mia routine, specialmente se ci sono tante cose da fare e il tempo a disposizione è sempre scarso. Ma veniamo a noi, approfittiamo di questo piccolo e insolito momento di relax per parlarvi di una delle mie vecchie letture: Il leone di Babilonia di Alessandro Sponzilli. Da quello che ci raccontano le note dell’autore questo è l’ultimo di tre storie ambientate nel mondo antico che intrecciano personaggi realmente esistiti a una narrazione di fantasia, ma tenete presente che Il leone di Babilonia è il primo romanzo pubblicato con Leone Editore nella collana Orme. 

Il leone di Babilonia è un romanzo dove la fantasia incontra la crudezza di un periodo storico difficile, ambientato per l’appunto nel 600 a.C., l’epoca d’oro babilonese, agli albori del regno di re Nabucodonosor II, conosciuto per essere stato un grande conquistatore e allo steso tempo un grande edificatore. Durante questo periodo il regime di vita babilonese raggiunge il massimo splendore, basti pensare alla grandezza e alla monumentalità di una delle meraviglie architettoniche del mondo antico, la cossidetta Porta di Ishtar, ottava porta di Babilonia.

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Lo stesso Leone che compare sulla copertina di questo romanzo è uno di quelli che sono raffigurati lungo la via della processioni ed è in questo contesto brutale e al tempo stesso affascinante comincia la nostra storia. Il ragazzo protagonista si chiama Heydar, uno dei pochi “sognatori” capace di seguire il suo cuore, per l’amore è disposto a rischiare tutto. Ed è proprio per una follia d’amore che la sua sorte sembra essere già scritta nelle stelle, per fare un regalo alla sua amata, secondo lui degna solo delle più belle gemme del mondo, decide di rubare una preziosa collana, sperando così di potersi presentare a lei e finalmente di conoscerla.

Il suo sogno è lasciarsi la sua miserabile vita alle spalle e cominciarne una nuova assieme alla sua amata, ma per quanto il suo desiderio sia forte e apparentemente semplice da realizzare la vita reale si intromette nel placido scorrere del fiume dei sogni, riportando il ragazzo alla consapevolezza che una volta beccato per aver rubato la collana qualunque suo desiderio sarebbe stato per sempre cancellato.

È così che il giovane Heydar si ritrova in catene, schiavo di un insensato padrone, che lo tratta come un pezzo di carne da macello e lo vende come schiavo al miglior offerente, la sua vita ormai non vale che pochi danari, non ha più una dignità e anche ogni suo desiderio svanisce nell’oblio della sua condizione, la vita per lui ormai non ha più valore. Un giorno, però, mentre era intento a portare avanti il suo lavoro, il protagonista si imbatte in una scena peculiare: un feroce leone si è intrufolato in città creando scompiglio. Neanche i due cavalieri babilonesi sono in grado di placare la sua ferocia.

Senza esitazione e senza nulla da perdere Heydar si getta incontro alla belva, riuscendo ad ucciderla prontamente. Non poteva certo sapere di aver appena salvato la vita al futuro re di Babilonia, Nabucodonosor II. Si può dire che il nostro protagonista passa dalle stalle alle stelle, capendo solo dopo quello che è successo, la sua vita improvvisamente cambia. Da un nessuno ai confini di Babilonia viene portato in città da vero eroe senza però sapere che il suo doloroso passato si incrocerà con il suo nuovo presente.

Questo è un romanzo per gli amanti del genere storico, Alessandro Sponzilli è stato capace di raccontare una storia di guerra avvicinando la lente a un volto apparentemente insignificante, capace però di catturare per lo sguardo, gli occhi chiari di Heydar sono il suo tratto distintivo ma anche la peculiarità di cui nessuno sembra mai accorgersi, dando per scontato che non sia altro che uno schiavo quando in realtà si è rivelato una risorsa fondamentale per Babilonia.

Questa è una storia di riscatto personale, dove il protagonista arriva a toccare il fondo prima di dimostrare qual è la sua vera natura grazie a un atto eroico, uno che lo avvicina sì alla gloria ma che rischia di diventare letale. Heydar per quanto forte possa sembrare si trascina ancora un bagaglio pesante di eventi lasciati in sospeso, di volti che non sa se riuscirà mai a rivedere e di occasioni mancate.

Il leone di Babilonia non è solo una bestia feroce che minaccia le vite di innocenti, è anche un’occasione di riscatto per chi è davvero riuscito a toccare il fondo.

«Non l’aveva mai dimenticato. L’amore che tratteneva dentro di sé, come un prigioniero i una cella buia, tornò a urlare, a percuotere il suo ansante.»

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Leone Editore per la copia omaggio.

 

 

 

May the Force be with you!
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