Music Monday: Non disturbare il sonno dei morti di Ernst Raupach (ABEditore)

Il protagonista del music monday di oggi è  “Non disturbare il sonno dei mortidi Ernst Raupach tradotto da Tiziana Tonon e pubblicato da ABEditore nel loro pacchetto di Halloween.

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Sulle note malinconiche di Messy Hearts di Moon Ate the Dark oggi parliamo di “Non disturbare il sonno dei morti” di Ernst Raupach, tradotto da Tiziana Tonon per ABEditore, un piccolo libro che farà breccia nel vostro cuore. Anche questa volta l’involucro è di tutto rispetto, una distesa di nero impreziosita dal bagliore dorato o forse è quella luce ad essere poco a poco divorata dalle tenebre? 

Alla fabbrica delle idee di ABEditore lo stile regna indiscusso, uscita dopo uscita hanno dimostrato che il loro punto di forza è regalare al lettore un’esperienza a 360 gradi, una sorta di percorso guidato attraverso la macabra bellezza di incisioni e immagini che rievochino alla perfezione atmosfere da incubo, sognanti e, perché no, deliranti. Da qualunque punto di vista lo si guardi, infatti, questo è un vestito vincente: non è solo l’insieme a rendere suggestivo il tutto,  soffermandoci sui piccoli dettagli riusciamo a cogliere ogni singolo riferimento inerente al racconto protagonista di oggi, per l’appunto “Non disturbare il sonno dei morti”.

Wake not the dead fu erroneamente attribuito a Ludwig Tieck quando venne tradotto per la prima volta in inglese e pubblicato sul Minerva magazine nel 1823. Pur non avendo un “padre” per lungo tempo riesce a giungere nuovamente a noi con l’autenticità che lo contraddistingue, affidato alle sapienti mani di chi ama portare a noi lettori sotto i riflettori racconti o romanzi che hanno bisogno di continuare a vivere. Questo, pur essendo breve, riesce a trasmettere malinconia ed inquietudine, il dolore che si mescola all’elemento gotico narra la storia di un uomo abbandonato al suo dolore, alla perdita della sua defunta amata. Il dolore di una perdita di questo spessore però genera follia, una che è andata sviluppandosi col tempo, quando l’assenza di lei si è trasformata in una sorta di fantasma capace di tormentare il protagonista, Walter, al punto da rimanere bloccato in un limbo senza uscita di dolore e solitudine.

Comincia ad insinuarsi in lui un’idea pericolosa: riavere ciò che un tempo aveva perso, la sua defunta amata, ignorando il monito del mago di non disturbare il sonno dei morti ed è qui che la storia prende una piega decisamente grottesca, il suo desiderio all’apparenza innocuo diventa il suo peggiore incubo. L’amore sa essere cieco, ma in alcuni casi si rivela letale, Walter non si rende conto di tutta la vita che prima lo circondava, tutto il verde e l’amore di cui era inondata la sua terra, colori che però sono destinati a marcire poco a poco, spegnendosi del tutto dietro a un desiderio di amore. Un piccolo sogno che ha risucchiato via ogni traccia di vita. 

Quella di Raupach è una narrazione fortemente visiva, potente nelle emozioni e grottesca nel delirio in cui la mente di Walter è intrappolata, una potente magia capace di far immergere anche noi lettori in un racconto unico, ammaliante e dannatamente malinconico.

Alla prossima!

 

 

 

 

 

 

 

May the Force be with you!
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