Review Party: La madre perfetta di Aimee Molloy (Giunti Editore)

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Dopo il percorso a tappe, tiriamo l e somme a parliamo del romanzo di Aimee Molloy, La madre perfetta, pubblicato da Giunti Editore e tradotto da Roberta Zuppet.

Data di uscita: 12 Settembre

Acquistalo subito: La madre perfetta

Editore: Giunti Editore
Collana: M
Genere: Thriller, Mystery
Traduzione: Roberta Zuppet

Prezzo: € 19,00
Pagine: 352

Si chiamano “May Mothers”, perché tutte hanno avuto un figlio nel mese di maggio. Ogni settimana si incontrano in un parco a Brooklyn con carrozzine e biberon al seguito, per scambiarsi consigli e confidenze: Francie, ansiosa e zelante; Colette, dalla vita insopportabilmente perfetta; Nell, manager in carriera incline a qualche drink di troppo; e infine Winnie, sensuale e misteriosa, l’unica madre single del gruppo. Nel tentativo di staccare dalla sfiancante routine, Nell convince Winnie ad affidare per una sera il piccolo Midas a una babysitter di fiducia e a raggiungere le amiche in un locale alla moda. È il 4 luglio, fa un caldo infernale, il pub è affollato e scorrono fiumi di alcol. Ma qualcosa va terribilmente storto. Quando la babysitter chiama piangendo, per le giovani madri è l’inizio di un incubo: il bambino di Winnie è scomparso dalla culla, qualcuno si è introdotto in casa e l’ha rapito. E nel frattempo di Winnie si è persa ogni traccia: si è forse allontanata con quel bel ragazzo che le stava offrendo da bere? O c’è dell’altro dietro il suo strano comportamento? Inizia una corsa contro il tempo per ritrovare il piccolo Midas: 13 giorni in cui tutto viene messo in dubbio e nessuno è immune al sospetto. Perché ogni madre ha i suoi segreti. E ogni donna il suo lato oscuro.>

Ci sono volte in cui i romanzi traggono in inganno; copertine meravigliose e trame interessanti, lo sappiamo bene noi lettori cosa significa entrare in libreria e sentire il profumo della carta stampata, quella ventata di inchiostro che inebria i sensi. Lo dico da annusatrice di libri professionista, il profumo della carta di un libro nuovo è qualcosa veramente bello e ha lo stesso profumo di una nuova avventura. Allo stesso modo anche aprire un reader dono le stesse emozioni, perché ci si può immergere immediatamente in una storia portandolo con sé ovunque.

Tra la miriade di pubblicazioni di questo mese spicca il nome di Aimee Molloy e il suo esordio “La madre perfetta”, un mystery thriller che racchiude gli ingredienti giusti per preparare una buona suspense con contorno di brividi.

Personalmente ho in mente più pregi che difetti riguardo alla sua opera, lo stile accattivante, semplice e diretto, la storia che trascina, i personaggi che pur essendo tanti sono ben studiati e si incastrano bene nei loro intrecci; unica pecca forse sono le eccessive nozioni sulla maternità, ma probabilmente questo dipende da me, perché non è una tematica che ho approfondito e che per il momento non mi interessa, essendo ancora giovane. Tuttavia per chi invece è interessato a questo tipo di argomento troverà in questo romanzo tanti spunti interessanti, per cui ben venga.

Tutto nasce dal desiderio materno di essere in grado di crescere e prendersi cura di un figlio, che a volte sfocia in una vera e propria ossessione, la stessa che affligge le May Mothers, un gruppo di donne che si scambiano informazioni su ciò che vuol dire essere madri, parliamo di un forum con argomenti accurati e precisi che aiutano le donne a districarsi nella folta massa di preoccupazioni che affliggono altre donne. 

Si tratta di un gruppo di sostegno in cui i suoi utenti condividono informazioni utili a risolvere i loro problemi un po’ come si fa in un forum, facendo attenzione ad essere più accurate possibili nella spiegazione di ciò che è giusto o che è sbagliato fare durante una gravidanza.

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Winnie è una madre single che come tante altre si affida ai consigli delle May Mothers per sopravvivere alla sua gravidanza e alla nascita di suo figlio Midas, insieme a lei ci sono Francie, Colette, Nell e Token, un neo padre. Insieme questo gruppo si supporta, scambiandosi sempre nuove informazioni su metodi, prodotti e step da seguire dopo la nascita del bambino.

Incredibilmente è un gruppo che funziona, ma come tutti gli altri gruppi che trattano di tematiche specifiche ha anche i suoi lati negativi, come ad esempio l’ossessione per la perfezione. Sembra quasi che ci sia un bisogno di avere sotto controllo ogni cosa, ogni minimo particolare per poter essere certi che vada tutto bene, le scelte di altre madri vengono criticate aspramente se non solo quelle approvate ufficialmente dalle May Mothers.

Da una parte è un bellissimo progetto, ma dall’altra bisogna tener conto che ogni esperienza è diversa. Ogni donna vive questo momento a modo suo e così come ci sono donne che dopo il parto vivono la loro vita da genitore in maniera serena, altre invece presentano i sintomi della depressione post partum.

Questa è una tematica di cui si sente parlare spesso e che per molto tempo è stata accantonata, ma che invece dovrebbe essere al centro di molti dibattiti, stiamo pur sempre parlando di qualcosa di estremamente traumatico, un percorso di sofferenza per la donna in quanto madre che a volte accusa la perdita di qualcosa di importante, che sia il suo tenore di vita precedente o addirittura suo figlio.

«Brooklyn  con i suoi milioni di finestre dietro le quali altri neonati dormono, sani e salvi. Forse chi occupa quegli appartamenti le sta fissando a sua volta: tre madri distrutte, i capelli che svolazzano nel vento caldo, i cuori pieni di terrore.»

Winnie si ritrova improvvisamente a dover affrontare il suo nuovo percorso come madre da sola, in un mondo che non è affatto accogliente in cui il pericolo si nasconde dietro le maschere delle persone, le stesse che fingono di aiutarci da un lato e che bramano il nostro fallimento dall’altro.

Riprendersi la sua vita è difficile ora che è arrivato Midas, per questo motivo frequentare le May Mothers è un modo per ritrovare una parte di sé e sentirsi parte di qualcosa, un gruppo accomunato dagli stessi interessi e che in breve tempo è diventato come una famiglia. Ma sapete cosa succede all’interno delle famiglie, no? A volte i legami si spezzano, vacillano o semplicemente vengono messi in discussione. Uscire, godersi un drink con le nuove amiche ha messo in pericolo la vita di Midas e da quel momento il suo mondo crolla.

Una storia già particolare di suo si trasforma in un incubo agghiacciante e lo si sente dall’atmosfera tesa che l’autrice ha saputo descrivere semplicemente esplorando le profondità dell’animo umano, tirando fuori ciò che si cela dietro gli angoli più bui di noi stessi. Il rapimento di un bambino, la paura di non ricordare le proprie azioni, le scelte sbagliate e ritrovarsi con un pugno di mosche, tutto questo compone un ritratto alquanto grottesco della nostra società, in cui un caso del genere diventa un pretesto mediatico per fare audience ai talk show che al posto di informano spesso disinformano, creando grandi disagi alle forze dell’ordine ma anche alla popolazione stessa, divisa fra mezze verità e scoop fasulli.

In una società in cui si può uccidere un bambino e dimenticarlo, chi ci assicura che dietro le sbarre ci sia il vero colpevole, chi ci dice che le madri che distrutte dallo stress e dal malessere in un raptus di rabbia hanno ucciso i loro figli siano veramente le colpevoli e chi ci dice invece che sono innocenti? Non possiamo saperlo.

Come thriller questo è un romanzo carico di punti di forza, sebbene diversi cambi d’inquadratura mi abbiano disorientata a un certo punto, ma devo dire che effettivamente non sono stati sfruttati appieno.

La madre perfetta è un falso mito, non è una macchina o tanto meno una dea, ma una donna e in quanto tale soffre, sanguina e piange come qualunque altro essere umano, soprattutto se al centro dei suoi pensieri c’è qualcosa di tanto fragile e prezioso quanto un bambino.

 

 

 

disclaimer: si ringrazia Giunti Editore per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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