Araldi del vuoto: La Biblioteca di Lovecraft (Edizioni Arcoiris)

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

Curata da Jacopo Corazza e Gianluca Venditti “La Biblioteca di Lovecraft”  è il primo volume di un progetto interessante che racchiude il meglio della narrativa weird in ogni sua sfumatura, sia essa classica o moderna. Comincia così una nuova rubrica, con l’inizio di un percorso di cui non vedo l’ora di vedere il seguito.

Pagine: 136

Acquistalo subito: La biblioteca di Lovecraft

Editore: Edizioni Arcoiris
Collana: La Biblioteca di Lovecraft
Curata da: Jacopo Corazza e Gianluca Venditti
Traduzione: Diego Bertelli e Luca Baldoni

Prezzo: € 10,00

La Biblioteca di Lovecraft è una collana che nasce, come suggerisce il nome, sotto la stella del capostipite della weird fiction: Howard Phillips Lovecraft. Nei saggi Supernatural Horror in Literature e In Defence of Dagon, il Maestro di Providence illustra efficacemente i motivi d’interesse dei racconti contenuti in questa prima antologia.

Il volume ospita quattro piccoli quanto inquietanti classici del soprannaturale: “Il luogo ideale”, “Il volto”, “Il Conte Magnus” (rispettivamente di A. Bierce, E. F. Benson e M. R. James, nelle nuove traduzioni di Diego Bertelli) e “L’occhio invisibile”(di Erckmann e Chatrian, nella nuova traduzione di Luca Baldoni), tutti illustrati da Nachzerehrmara, chitarrista della storica band black metal Necromass.

La collana proseguirà il cammino attraverso i racconti di altri autori recensiti da Lovecraft e, parallelamente alla Biblioteca vera e propria, il marchio “BdL presenta” darà spazio anche ad autori non direttamente ascrivibili all’universo Lovecraftiano, a raccolte a carattere monografico, a forme narrative diverse dal racconto breve, a saggistica. Sempre con nuove traduzioni, illustrazioni, molte prime edizioni in italiano, e su qualunque declinazione classica o moderna del weird: gotico, horror, fantasy, pulp, occulto.

Sono due le cose da tenere a mente prima di proseguire. Il volume di Edizioni Arcoiris, La biblioteca di Lovecraft e la straordinaria illustrazione realizzata da Carlo Salvato che ne distilla l’essenza. Sotto l’occhio vigile di Howard Phillips Lovecraft nasce la sua biblioteca, una collana curata nei minimi dettagli che permette ai lettori di confrontarsi con uno dei maestri della narrativa weird per scoprire altri autori da lui trattati fino ad espandersi del tutto per arrivare a scrittori che non sono direttamente connessi al suo universo ma che meritano un posto al grande tavolo del genere in tutte le sue sfumature. 

Parliamo quindi di un’idea che vedrà tra i suoi tomi non solo racconti, ma anche saggi, testi ancora inediti in Italia che rappresentano una ghiotta opportunità per noi lettori affamati di storie grottesche e anomale che suscitano quel senso di inadeguatezza, trasformano qualsiasi cosa al loro passaggio in terribili scenari di tormenti ma soprattutto di morte, superando della nostra morale, infrangendo i tabù e varcando soglie che non dovrebbero essere varcate. 

Instagram: @brivididicarta | Illustrazione di @carlo.salvato

A fare da apripista alla collana ci sono quattro racconti, “Il luogo ideale”, “Il volto”, “Il Conte Magnus” e“L’occhio invisibile”, quattro autori direttamente trattati da Lovecraft stesso nei suoi saggi (“Supernatural Horror in Literature” e “In Defence of Dagon”). L’importanza di queste quattro figure viene giustificata dalle parole dello scrittore statunitense come preludio al racconto,  da ognuna di queste storie trasuda quella sensazione di anomalo, un presentimento c’è ci sia qualcosa fuori posto, qualcosa che non trova spiegazione nella logica e nemmeno la scienza, va oltre la concezione umana, un sentimento che si diffonde come un virus prendendo possesso della nostra mente e lasciandoci in bilico sul baratro del dubbio.

Andando avanti con la lettura ci si pongono quesiti: “che sarà mai questa cosa?”, “da dove viene questo essere?”, “sarà umano?”, tutte domande che stimolano la voglia di proseguire il viaggio per carpire i segreti che si celano negli avvenimenti narrati, come i misteriosi suicidi de “L’occhio invisibile” o la leggenda del Conte Magnus. Le illustrazioni di Nachzerehrmara, chitarrista dei Necromass, rendono il viaggio più suggestivo, alle volte tormentato, dalle linee scure, il tratteggio fitto e l’incessante tono macabro, sintesi perfetta di orrore e mistero.

Il filo conduttore che lega l’antologia, oltre a Lovecraft, è senza dubbio la morte che si insinua tra le pagine, cambiandosi di veste e trasformandosi in un certo senso di angoscia, una sorta di premorte, il tormento infinito che la precede e che precipita i malcapitati in una serie di sfortunati eventi che li vedranno alle prese con le loro più terribili paure, alternando la bellezza di alcuni elementi al terrore che sono capaci di suscitare quando vengono osservati da un diverso punto di vista, quando lo “strano” si insinua sotto la porta e striscia dietro di loro, prendendoli alle spalle e lasciandoli senza alcuna via di scampo.

Il primo volume della biblioteca di Lovecraft quindi è una raccolta che riesce a far viaggiare in un mondo fatto di orrore e dubbio chi è appassionato di questo genere di racconti, un piccolo compagno di viaggio che è sicuramente capace di farci passare qualche ora sul filo del rasoio, trascinandoci attraverso stranezze e tabù in un percorso segnato da un grande autore del genere, colui che ancora oggi affascina con il suo immaginario e ha creato in qualche modo un vero e proprio culto per i suoi fanatici.

La biblioteca di Lovecraft è quella in cui ci si avventura di rado, un po’ per paura di incontrare qualcosa di inconoscibile, un po’ per la certezza che quella cosa ti stia già seguendo, ma l’unica cosa certa per davvero è che una volta entrati non si vorrà più uscire.

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Edizioni Arcoiris e Jacopo per la copia omaggio.

 

 

 

 

 

May the Force be with you!
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