#indiebooks: La dama della Chiatta e altri racconti di William Wymark Jacobs

Il protagonista di oggi è “La dama della Chiatta e altri racconti” di William Wymark Jacobs, edito da ABEditore e tradotto da Erminia Raiteri.

Data di uscita: Settembre 2019

Acquistalo subito: La dama della Chiatta e altri racconti

Editore: ABEditore
Traduzione: Erminia Raiteri
Racconti presenti: La Dama della Chiatta, La Zampa di Scimmia, La Caccia di Bill, Il Pozzo, Un Amore Segreto, In Biblioteca, Capitan Rogers, La Pelle di Tigre, Una Proposta per Due, Un’adulterazione, Un’impresa Perfetta e Tre al Tavolo
Prezzo: € 12,90
Pagine: 212

Il racconto più celebre all’interno del volume è La zampa di scimmia (The Monkey’s Paw), che è stato fonte d’ispirazione per numerosi altri racconti nonché per il romanzo Pet Sematary di Stephen King. Il racconto si può annoverare tra quelli di genere horror-fantastico, ma questa raccolta include anche storie umoristiche che vedono come protagonisti vecchi lupi di mare che cadono nel tranello di un piccolo e scaltro mozzo (Bill’s Paper Chase), o avidi commercianti che fanno a gara per sposare un’attempata ereditiera ma sono gabbati dalla propria ingordigia, o ancora, come nella divertente La pelle della tigre (A Tiger’s Skin), ingenui contadini ingannati da un furbo mercante del paese. Altri racconti hanno come protagonisti personaggi appartenenti all’alta borghesia, vittime delle proprie passioni e da esse condannati, nei quali l’autore abbandona lo stile umoristico per virare abilmente sulle tinte cupe e fosche adatte a dipingere la parte insondabile dell’animo umano.

Per il mese di ottobre della #indiebooks di @misstortellino ho scelto l’antologia di William Wymark Jacobs, “La dama della Chiatta e altri racconti”, un regalo che mi ero fatta in occasione del mio compleanno e che non ero ancora riuscita a leggere fino a questo momento quindi, nonostante novembre sia arrivato colgo l’occasione per dare spazio a un’altra delle raccolte perfettamente riuscite di ABEditore, tradotta questa volta da Erminia Raiteri.

È delicato e tetro l’involucro che racchiude i dodici racconti di William Wymark Jacobs, basta soffermarsi sulla copertina per carpirne l’essenza, sembra quasi che ogni suo dettaglio voglia richiamare le storie contenute in questo volume, frammenti di leggende marinaresche mischiate con il tetro sfondo di un inizio di secolo oscuro tanto quanto la fine del precedente. Di Jacobs so poco e niente, da bambino si dice passasse molto tempo a giocare fra i moli, saltando da un pontile all’altro, ascoltando le storie dei marinai reduci dalle lunghe traversate che parevano quasi appartenere a un’epoca passata, a cavallo fra la modernità e la superstizione è nata la sua fantasia, fatta di orrori e desideri oscuri.

Instagram: @brivididicarta | Illustrazione di @carlo.salvato

Tra tutti i racconti il più famoso è “La zampa della scimmia”, lo stesso dal quale anche Stephen King ha preso ispirazione per il suo “Pet Sematary”; leggendolo ci si rende conto di quanto siano profonde le radici di queste storie, a metà fra fantasia e leggende che spingono anche il più innocuo degli esseri umani a vivere il peggiore degli incubi. Un manufatto come la zampa della scimmia è qualcosa che andrebbe usato con cautela, perché è capace di esaudire qualsiasi desiderio, ma il prezzo da pagare è troppo alto o difficilmente comprensibile per i poveri sventurati che tentano di risolvere i propri problemi prendendolo quasi come se fosse un gioco, uno di quelli che a un certo punto smette di essere divertente e si trasforma in puro orrore.

A spezzare l’atmosfera tetra c’è sempre un racconto che ha tutta l’aria di essere divertente, in qualche modo opposto al precedente, ma in realtà anche dietro l’umorismo si nasconde il macabro perché William Wymark Jacobs ha questo di particolare, qualunque cosa racconti viene in qualche modo posseduta dalle tenebre, come una presenza oscura che accompagna le parole e la sua penna, affonda il pennino fin dentro l’anima dei suoi personaggi e con essa tesse la trama delle loro vite e delle loro disgrazie.

Con questa raccolta si scopre un lato sempre diverso dell’uomo, un animale strano che cammina su due zampe ma che al tempo stesso è sia l’artefice della sua fortuna sia il boia pronto a giustiziarlo. Questo dualismo fa scaturire un conflitto nell’animo umano che l’autore ripropone attraverso i protagonisti delle sue storie, analizzando a fondo diversi peccati e molteplici vizi, sia quelli delle classi sociali più disagiate sia quelle dei benestanti, tutti accomunati infine da quella oscura brama che accompagna sempre gli uomini durante le loro vite, il tutto raccontato con uno stile che riesce ad affascinare chi legge, fatto di contrasti, immagini suggestive e situazioni talvolta grottesche.

In balìa delle onde d’inchiostro di una delle voci “disperse” nel ‘900 ci si addentra nell’oscura dimora della brama umana, dove desideri e cupidigia sono le fondamenta di ogni cosa, destinata inesorabilmente a diventare una gabbia fatta di incubi, dicerie ed illusioni.

«Voleva dimostrare che il destino delle persone è già segnato e chi prova a cambiarlo ne paga le conseguenze».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

May the Force be with you!
Precedente Top of the month #10: I preferiti del mese di ottobre di Deborah Successivo INK’S CORNER: Pelle di mille bestie di Stéphane Fert

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.