Buonanotte, signor Tom di Michelle Magorian | Recensione di Deborah

Michelle Magorian nasce a Portsmouth nel 1947. Studia recitazione e mimo, poi si specializza in Film Studies alla London University e comincia a recitare. Nel frattempo scrive racconti, uno dei quali costituirà l’ossatura del suo romanzo più celebre, Buonanotte, signor Tom. La storia è stata adattata in forma di musical, di pièce teatrale e di film. Tra gli altri libri dell’autrice ricordiamo A Little Love Song, Just Henry e Back Home.

 

Will bevve qualche sorso di tè e aggiunse del carbone nella stufa. Mentre osservava i pezzi rotolare, si rese conto che la forza era una cosa diversa
dalla robustezza, e che essere vulnerabili non significava essere deboli.
Alzò lo sguardo su Tom e si protese verso di lui.
«Papà», lo chiamò.
«Sì», fece Tom, abbassando il libro della biblioteca. «Che c’è?».
«Papà», ripeté Will in tono stupito, «sto crescendo!».

 

Editore: Fazi Editore
Data di uscita: 4 novembre 2021
Pagine: 326
Prezzo: 17.00 €

Per la prima volta nelle librerie italiane, Buonanotte, signor Tom è un classico moderno che figura tra i cinquanta libri più amati di sempre dagli inglesi. Adattato più volte per il cinema e il teatro e vincitore, fra gli altri riconoscimenti, della Carnegie Medal, è un commovente romanzo dalle atmosfere dickensiane che conquisterà grandi e piccoli.
Nel 1939, allo scoppio del secondo conflitto mondiale, nel timore dei bombardamenti tedeschi il governo inglese decide di evacuare migliaia di bambini dalle città e di sistemarli in campagna presso le famiglie disposte ad accoglierli. Uno di questi bambini, Willie Beech, trova alloggio presso Tom Oakley, un uomo di mezza età che vive solo, dopo la morte della moglie, nel villaggio di Little Weirwold. Il piccolo è traumatizzato: si spaventa per un nonnulla, bagna il letto tutte le notti e ha il corpo ricoperto di lividi e cicatrici. Con il tempo, le attenzioni costanti e l’affetto del signor Oakley consentono a Willie di riacquistare stabilità e serenità, ma anche di inserirsi felicemente a scuola e stringere legami di amicizia con i bambini del villaggio. L’incanto della nuova vita si infrange però quando la madre costringe Willie a tornare a Londra. Tom, inquieto per la mancanza di notizie, decide di andare in città per sincerarsi delle condizioni del bambino. Riesce a trovarlo dopo una serie di peripezie, ma fa una terribile scoperta…

 

Al mondo ci vorrebbero molti più libri come Buonanotte, signor Tom di Michelle Magorian, si tratta di un romanzo dolce, emozionante, un classico moderno dalle atmosfere puramente dickensiane che non potrà non scaldarvi il cuore. Il romanzo di Michelle Magorian è una lettura perfetta per tutte le età, molto carino da condividere con i più piccoli, specialmente durante questo periodo in cui piano piano ci stiamo avvicinando al Natale questa storia regala speranza e gioia.

Leggendo Buonanotte, signor Tom sono riuscita ad alimentare un po’ di più la mia flebile fiamma di speranza nei confronti dell’umanità, la convinzione che c’è del buono a questo mondo e tanto. Non è tutto oscuro e tenebroso ciò che ci circonda, sì ci sono tante storie brutte, tante persone egoiste, prepotenti, arroganti, menefreghiste e cattive camminano su questa terra, ma siamo circondati anche da persone altruiste, buone e gentili. Nel mio piccolo, a proposito di gentilezza è un po’ che sto lavorando per cercare di utilizzarla con tutte le persone con le quali vengo a contatto, non è sempre facile, si vede tanta ingiustizia e tanto menefreghismo, talmente tanto che molte volte sono scoraggiata e sento di non aver voglia di proseguire su questo cammino. Il libro di Michelle Magorian però mi ha aiutato a capire che quella della gentilezza è la strada giusta che vorrei continuare a solcare, so che potrò commettere degli errori, so che non tutti si fermeranno un secondo ad apprezzare un gesto gentile ma sicuramente mi farà bene pensare nel mio piccolo di essere un po’ più simile al signor Tom.

 

Nel pomeriggio Tom, Will e Zach fecero un ultimo giro in bici sulle
stradine sconnesse del villaggio alle spalle delle scogliere. Condussero le
dueruote sulla spiaggia e, quando iniziò a calare la sera e una foschia rosa e
arancione drappeggiò il cielo, si misero a sedere e osservarono il sole
scomparire lentamente.

 

Buonanotte, signor Tom è un libro d’altri tempi, dolce, emozionante e con molte cose da insegnare. Michelle Magorian ci regala un’avventura fatta di sogni, speranze, sofferenza, dolore, povertà, guerra, crescita, formazione e tanto, tantissimo amore. Ho adorato la voce melodiosa dell’autrice, il suo stile avvolgente, semplice ma ricercato; il modo con il quale ha riportato alla luce la realtà oscura e straziante della seconda guerra mondiale. I personaggi creati da Michelle Magorian mi hanno toccato il cuore, e li ricorderò sempre con un sorriso, proprio come fossero vecchi amici specialmente William, il signor Tom e Zach.

William Beech è uno dei tanti bambini di città sfollati che il governo inglese ha deciso di mandare nelle famiglie di campagna disposti ad accoglierli allo scoppio della seconda guerra mondiale. William è un bambino che ha vissuto un’infanzia difficile, anzi possiamo dire che non è mai stato realmente bambino, non ha amici, non sa giocare e non sorride mai, questo perché pensa di essere davvero un bambino cattivo, proprio come afferma in continuazione sua madre. William giunge terrorizzato alla porta del signor Tom, a prima vista è sicuro che le mani di quell’omone di mezza età avrebbe fatto molto, molto più male di quelle di sua madre. Ovviamente presto il giovane capirà che si sbagliava di grosso, le mani del signor Tom saranno solo puntualmente pronte per aiutarlo e non per picchiarlo. All’epoca il rapporto genitori – figli era molto differente, nel bene o nel male, da quello al quale siamo tendenzialmente abituati nella nostra società; picchiare i bambini, anche se molto piccoli, con la cintuara, ecc. era piuttosto normale. Questa era sicuramente la normalità per il protagonista, ciò che lo ha reso un bambino timoroso, nervoso e solo.

 

Tom si protese sopra il cancello come se fosse in vena di confidenze.
«La settimana scorsa ha riso, sa? È stata una specie di risata nervosa, ma
ha riso. Non era ancora mai successo. Credevo non avesse il senso
dell’umorismo».
La signora Fletcher lo guardò in faccia. Non aveva più quel suo cipiglio
perenne. Le rughe intorno agli occhi si erano distese. Dietro la scorza
burbera c’era un uomo gentile, e se non fosse stato per l’arrivo di quel
ragazzino apparentemente insulso nessuno lo avrebbe mai scoperto, né lei né
nessun altro.

 

Il burbero signor Tom è un uomo solo, tanti anni fa perse sua moglie e suo figlio a breve distanza l’una dall’altro, non si è mai ripreso dalla tragedia, negli anni si è indurito e isolato dalla piccola comunità del paesino nel quale vive. William è un raggio di sole nella vita dell’uomo, gli ricorda il bambino che non ha mai potuto crescere e benché non lo dia tanto a vedere esteriormente, molto presto si affeziona a quel ragazzino ossuto e pauroso di città. William nei mesi vissuti in compagnia del signor Tom acquista salute e stabilità, piano piano si inizia ad aprile con l’uomo e con gli altri ragazzini della sua età, stringe una fortissima amicizia con l’esuberante Zach. Improvvisamente però il giovane viene richiamato a Londra dalla madre malata per un periodo, il ritorno in città si rivelerà la più brutta esperienza vissuta da William, per fortuna il signor Tom spinto da un grandissimo affetto e dalla mancanza di notizie dal bambino deciderà di partire per la città. Dopo una lunga serie di peripezie, tra polizia, treni, ospedali e un rapimento i due finalmente si ricongiungeranno, non sarà facile per William ritrovare la meritata serenità già sperimentata a Little Weirwold in precedenza, ma l’amore del signor Tom, il padre che non ha mai avuto sarà la chiave per la felicità.

Buonanotte, signor Tom è un romanzo che già dopo poche pagine è riuscito a scaldarmi il cuore, mi ha regalato tante emozioni diverse, è davvero una piccola perla a forma di libro.

 

 

 

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Fazi Editore per la copia omaggio

 

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