La vita è un tiro da tre punti di Marco Dolcinelli | Recensione di Sandy

“Aveva capito presto come non diventare totalmente inutile con un pallone in mano.”

IL ROMANZO

Acquistalo subito: La vita è un tiro da tre punti

Ogni compagnia di amici ha un posto speciale, un punto di riferimento dove incontrarsi, un luogo dove dimenticarsi dei problemi quotidiani.
Per Alberto, Federico e Orlando, questo posto è il campetto da basket del paese, dove si ritrovano con gli amici per praticare il loro sport preferito.

Lo stesso però vale per un’altra compagnia di ragazzi, ben più bravi a pallacanestro, soprannominati “Le Bestie” per la loro antipatia e arroganza.

Complice una diatriba amorosa, la rivalità tra i due gruppi cresce sempre più, fino a rendere necessaria una sfida, ovviamente a basket, per decidere chi potrà rivendicare il controllo del campetto. I tre amici non si immaginano però che la posta in palio si rivelerà molto più grande, portandoli a mettere in discussione se stessi e la loro amicizia.
Con “La vita è un tiro da tre punti”, Marco Dolcinelli non si limita a raccontare la vita di un gruppo di ventenni tra amicizie, amori, delusioni e speranze, ma riesce a portare il lettore in mezzo a loro, al tavolo di un pub, in sala studio e, soprattutto, nel luogo dove si manifesta tutta la passione degli amici per il basket: il campetto.

Let’s talk about “La vita è un tiro da tre punti”

“Piedi per terra e almeno un metro di spazio, non aveva bisogno d’altro. Entro i sei metri dal canestro era una sentenza.”

In questa calda domenica parliamo di una piacevole scoperta, la dimostrazione di come l’amicizia possa essere un rapporto duraturo e rispecchi il detto “chi trova un amico, trova un tesoro”. Il romanzo di cui sto parlando è “La vita è un tiro da tre punti” di Marco Dolcinelli, un inno alla gioventù ma anche alla vita stessa, imprevibile e destinata a travolgerci come un fiume in piena.

Federico, Orlando e Alberto sono i tre protagonisti del romanzo, tre amici appassionati di pallacanestro, che amano sfidarsi al campetto della loro città. Se prestate attenzione potete sentirli gridare e ridere mentre azione dopo azione la loro partita prende vita, tra respiri smorzati e suole di scarpe che stridono. Aggiungete a questo quadro un bellissimo tramonto e avrete “La vita è un tiro da tre punti”.

“Per quanto difendesse duro, quel ragazzetto biondo trovava sempre un modo per batterlo.”

La palla rimbalza sul campetto, ombre indistinte si alternano per placcare l’avversario in attesa di impossessarsi della palla e fare il punto decisivo per aggiudicarsi la vittoria. Il romanzo si incentra su un gruppo di ragazzi dalle diverse esperienze per quanto riguarda questo sport, ma uniti sotto lo stesso fonte quando si tratta di una passione che è li motiva e li spinge a difendere con i denti il loro territorio da “Le bestie”, un gruppo di reietti con le quali la vita è stato tutto fuorché giusta.

I ragazzi in questione sono determinati ad impadronirsi del campo, ma quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Questo è il motivo che spinge Alberto sfida il gruppo in una sorta di torneo, il premio? Chi vince più partite si terrà il campo e l’altro verrà escluso. Il passo più lungo della gamba verrebbe da pensare, ma con la giusta dose di allenamenti e determinazione, tutto è possibile.

“Alberto iniziò a sentire la pressione derivante dal fatto di trovarsi in mezzo a due montagne pronte a franare.”

“La vita è un tiro da tre punti” è la storia di come un’amicizia possa essere solida e duratura nel tempo, nonostante le incomprensioni. Un amico dovrebbe essere di supporto, una figura di cui fidarsi ed è per questo che diventa sempre più raro trovarne in abbondanza.

Dolcinelli centra il bersaglio e la sua storia diventa un inno alla vita stessa, dove i nostri protagonisti ne rappresentano l’essenza. Alle prese con i problemi derivanti dall’amore, le preoccupazioni o le incomprensioni familiari, l’autore ci catapulterà all’interno di una storia dinamica e in continuo sviluppo, dove nulla è tutto scontato. Il suo stile è semplice, ricco di termini sportivi che istruiscono il lettore, è come guardare un film per ragazzi e seguire le vicende dei protagonisti. Diventa quindi normale immedesimarsi in loro, nelle loro scelte e fare propri ciò che essi hanno da offrire. Lo consiglio come lettura estiva, è perfetta per trascorrere un pomeriggio mentre si sorseggia un thè ghiacciato con il rumore delle onde come sottofondo.

Note sull’autore – Marco Dolcinelli:

Nato nel 1987 in Veneto da famiglia siciliana, scrive da sempre anche perché è una delle poche cose che gli riesce discretamente. Dopo aver studiato giornalismo e aver “lavorato” un po’ in questo mondo, ha deciso di effettuare qualche cambiamento nella sua vita e si è ritrovato a girovagare per l’Europa.È stato due mesi in Macedonia, nove in Serbia e ora vive e lavora a Budapest, anche se ancora se ne deve rendere conto. Ha partecipato a vari concorsi letterari e nel 2015 ha pubblicato “Una sola sciagurata mossa” per Cavinato Editore. Se lo chiamate “scrittore” però minaccia querele.

Oltre alla scrittura le sue passioni sono leggere, viaggiare, bere, mangiare, perdere tempo, gli amici, il Palermo, la Scaligera e Gianfranco, il suo gatto.

 

May the Force be with you!
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