La Volpe Meccanica di Mariolina Venezia | Recensione di Sandy

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«Eravamo i burattini del nostro amore, mossi da fili che non avremmo potuto recidere senza crollare… ero infine l’attrice che avrei voluto essere, specializzata in un unico ruolo, quello di me stessa.»

Dettagli:

  • Titolo: La Volpe Meccanica
  • Genere: Thriller, Noir, Erotico
  • Editore: Bompiani
  • Collana: AsSaggi
  • Pagine: 96
  • Prezzo: €10,00

Il Libro – Trama:

Una donna racconta di sé. E della passione bruciante per un uomo più giovane di lei, che finalmente lascia il segno in un’esistenza grigia, imprigionata in un matrimonio deciso a sangue freddo. Testimoni o complici, la seguiamo nei labirinti della sua mente, attraverso le ambigue proiezioni dell’arte e dell’amore. Assistiamo come dal buco della serratura a giochi erotici sempre più mozzafiato, in uno sconcertante thriller dei sentimenti. Mariolina Venezia costruisce una discesa nell’inferno di un delitto senza castigo fissata da una scrittura precisa come una lama che seziona eventi e caratteri riducendoli all’osso, in un tango freddo e appassionato di amore e morte.

Recensione:

Questo romanzo breve o racconto lungo è narrato in prima persona. A raccontarci la vicenda infatti è la protagonista, la moglie di uno sceneggiatore teatrale, piuttosto annoiata e che un giorno, quando suo marito ospita il fratellastro a casa, si riscopre per quello che non era più stata: una donna dai feroci istinti. Non si sente in colpa a tradire suo marito con il fratello, pensa solo a colmare il vuoto che ha portato la scelta di sposare un uomo che non amava e che nonostante tutto le è sempre rimasto accanto. La donna di Mariolina Venezia è una senza pudore che per soddisfare la sua eccitazione, a momenti, la ostenta davanti agli occhi del marito. Questo gioco le piace, soprattutto perché il suo amante sa come appagarla, in tutti i sensi e il fatto che lui sia un perfetto estraneo e che non sappia niente della sua vita, lo rende tremendamente eccitante. A tal punto da diventare un’ossessione. Quello che le fa provare è reale. E come accade di solito, a rovinare ogni cosa, sono i sentimenti. Lei si innamora e smette di recitare la parte della donna sessualmente insoddisfatta, vuole costruire qualcosa con quel Andrea, si immagina già un futuro. Povera sciocca, se solo avesse saputo in che guaio stava per cacciarsi, non credo che avrebbe cambiato ugualmente le sue scelte.
Rivela tutto al marito, che al posto di cacciarla via, indaga sulla vita sessuale dei due. Vuole i minimi dettagli: dai luoghi, alle ore, ai giochini. È assurdo, ne sono consapevole.
E non è finita qui. Nonostante la rivelazione, i due continuano la loro relazione, che lentamente si trasforma in un rapporto di amore e odio con tanto di insulti fino al drammatico evento che porta allo stravolgimento della vita della donna: l’assassinio dell’amante.

Il fattore thriller di questo libro è l’omicidio finto suicidio dell’amante della protagonista. L’ho trovato in biblioteca, per puro caso e ho pensato che potesse trattarsi di una lettura interessante, mai fidarsi dei titoli. Credevo che Volpe meccanica stesse per una persona furba e allo stesso tempo ripetitiva nei gesti. Ho pensato che la donna descritta dalla Venezia potesse essere una serial killer dai modus operandi bizzarri e invece mi sono ritrovata catapultata nel mondo di 50 sfumature di grigio. Il dramma dell’opera, quello che dovrebbe essere al centro della scena, viene descritto in poche righe che lasciano l’amaro in bocca. Giocare a Cluedo è più divertente e stuzzicante, è un vero peccato che mi sia ritrovata tra le mani questo, non saprei come definirlo. Lo stile dell’autrice non è male però manca il fattore suspence, la voglia di entrare nella mente dell’assassino e immaginarsi il come, dove e quando. Lo consiglio agli amanti del genere erotico, ma non agli appassionati di thriller, gialli o noir perché di questo genere c’è solo una lieve sfumatura, niente di più. Per questo sono costretta ad assegnare a questa lettura un libro aperto.

Stamberga - Voto 1

 

 

 

Note sull’autore – Mariolina Venezia:

È nata a Matera e vive a Roma. Ha pubblicato alcuni libri di poesie in Francia e, per Einaudi, i romanzi Mille anni che sto qui, vincitore del Premio Campiello 2007, Come piante tra i sassi (2009), la raccolta di racconti Altri miracoli (Theoria 1998, Einaudi 2009), Da dove viene il vento (2011) e Maltempo (2013).

 

 

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