Un libro per due: I gemelli di Piolenc di Sandrine Destombes (Rizzoli)

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

In questo sabato meraviglioso io e Sara di Bookspedia torniamo per il nostro “Un libro per due” questa volta per parlare del romanzo di Sandrine Destombes,  “I gemelli di Piolenc”, pubblicato da Rizzoli e tradotto da Maurizio Ferrara.

Data di uscita: 2 Aprile

Acquistalo subito: I gemelli di Piolenc

Editore: Rizzoli
Traduzione: Maurizio Ferrara
Genere: Thriller

Prezzo: € 19,00
Pagine: 319

Giugno 2018. Piolenc, Francia del Sud. Nadia Vernois, undici anni, saluta le amiche all’uscita di scuola e un attimo dopo svanisce nel nulla. I sospetti delle autorità si concentrano subito su Victor Lessage, “il maledetto di Piolenc”, come è stato soprannominato da qualcuno. Vedovo, Victor è un uomo che si nutre di collera da troppo tempo, un uomo che non trova pace da trent’anni. È da giorni sotto torchio nella sala interrogatori della Gendarmeria di Orange, quando Nadia torna a casa. Ma la ricomparsa della bimba non basta a scagionarlo: particolari inquietanti non lo consentono, come il messaggio che Nadia dice di dover riferire a Victor, “Ditegli che Solène lo perdona”. Ecco, Solène lo perdona. Sua figlia. Trovata morta un giorno d’estate del 1989, dopo essere scomparsa insieme al fratello gemello, Raphaël, di cui invece non si sono più avute notizie. Un messaggio impossibile da recapitare, ma che per il commissario Julien Fabregas rappresenta l’unica traccia da seguire per risolvere le altre due sparizioni che si verificano nei giorni successivi. E che porta indietro a trent’anni prima, a quell’estate maledetta del 1989. Da quel momento, Fabregas sprofonda in un rovo di piste già battute dal suo alter ego dell’epoca, Jean Wimez, e di altre nuove, inesplorate, che allungano la lista dei sospettati. Neanche il più piccolo frammento disseminato sul sentiero degli anni potrà essere trascurato.

Leggere significa anche questo, poter viaggiare senza bisogno di spostarsi. Questa volta mi sono spinta in territorio francese grazie al romanzo di Sandrine Destombes, “I gemelli di Piolenc”, pubblicato a inizio mese da Rizzoli con la traduzione di Maurizio Ferrara. Questa è una storia che affonda le sue radici nel passato, in un doloroso evento che ha sconvolto la vita degli abitanti di Piolenc, cittadina francese di quasi cinquemila abitanti: la scomparsa dei due gemelli Solène e Raphaël Lessage.

Il rapimento di due bambini è sempre un tema molto delicato, vissuto in maniera intensa dalla famiglia e da chi deve investigare, portando angoscia e caos nelle vite di tutti coloro che si ritrovano ad essere coinvolti nel caso. La svolta arriva quando il cadavere della piccola Solène viene ritrovato nell’estate del 1989, creando scompiglio nel piccolo paesino francese. Del suo gemello invece non ci sono indizi che suggeriscano che sia sia vivo oppure morto. Questo porta una famiglia come i Lessage a disfarsi, partendo proprio dalla madre che sceglie la morte come mezzo per mettere fine alle sue sofferenze e suo padre che diventa l’ombra di sè stesso, “il maledetto” di una cittadina dove tutti conoscono tutti e di conseguenza non c’è privacy, solo pettegolezzi a riempire i vuoti lasciati dalle persone assenti.

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Questo ci porta ai giorni nostri, per essere precisi al 2018, quando una bambina di undici anni, Nadia Vernois, scompare nel nulla riportando Piolenc alla fine degli anni 80, a quando i due gemelli Lessage erano scomparsi in circostanze misteriose. Un’intera cittadina viene così gettata nel passato, solo che questa il primo ad essere sospettato è Victor Lessage, il maledetto di Piolenc, un uomo caduto in disgrazia e che aveva avuto contatti con la bambina scomparsa. Le indagini quindi si concentrano su Victor, il padre dei gemelli, che ormai da trent’anni cerca di trovare un po’ di pace, spera che suo figlio possa ancora tornare a casa per mettere un punto finale a quella terribile storia.

Questo però non accade. Nadia un giorno ricompare senza dire una parola, ma limitandosi ad agire come un automa, a riempire i vuoti con i silenzi, mettendo in difficoltà la gendarmeria di Orange e in particolare il commissario Julien Fabregas, che si ritrova di punto in bianco in un vicolo cieco, proprio come trent’anni prima Jean Wimez si è trovato nella stessa situazione, incastrato in una strada senza uscita che sembrava non avere alcuno spunto per portare a termine le indagini. C’è qualcosa di curioso nella scomparsa di Nadia, lo dimostra il fatto che l’unico vero messaggio che porta ad un qualche indizio è un ricordo del passato, una frase che riporta alla mente ricordi spiacevoli e che sembra essere indirizzato proprio a Victor, fatto che lo collega inequivocabilmente ad entrambe le vicende.

Quando Zélie e Gabriel Mourier, due undicenni, scompaiono per Fabregas si innesca un meccanismo che giro dopo giro, un ingranaggio dopo l’altro, porta a scoprire un intricato sistema di rapimenti e illusioni, morti che ritornano in vita, ma solo nella mente di chi è malato, qualcuno che non è riuscito ad affrontare la realtà nel momento in cui quest’ultima ha deciso di prenderlo a schiaffi. 

Questo è un romanzo che sembra di dubbio fa del mistero e del macabro i suoi ingredienti principali, creando un’atmosfera pesante, in cui è difficile muoversi e ragionare, dove non soltanto i pensieri vengono distorti ma la realtà stessa viene stravolta da una visione errata del mondo. Sebbene fosse un po’ prevedibile, è nel modo in cui Sandrine Destombes ha caratterizzato i suoi personaggi che è riuscita a creare il giusto mix di ossessione e follia, riuscendo a concretizzare una storia ben scritta che nonostante alcune pecche riesce a catturare.

“I gemelli di Piolenc” non si dimenticano, scompaiono, tornano, ma ogni volta sanno già che porteranno scompiglio nella vita di chi cercherà di venire a capo del mistero di questa città.

“Ma dove vengono sepolti quelli che erano spietati,
Picchiavano i figli,  spingevano le madri al pianto,
Gli antipatici e gli imbronciati
Che nessuno ha mai mai rimpianto?”

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Rizzoli per la copia omaggio.

 

 

 

 

May the Force be with you!
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