Music Monday #10: Resta con me di Elizabeth Strout

Il week-end non è stato proprio idilliaco, ho ancora i piedi che mi fanno male per colpa degli stivali, ma per fortuna durante la domenica sono riuscita un po’ a riposarmi e ora torno un po’ più carica ma non meno acciaccata di prima.

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

Il lunedì quindi parte un po’ incerto, tra un caffè che esplode e tanta voglia di ritornare sotto le coperte. L’unico modo per superarlo è quello di accendere spotify e lasciare che le mie canzoni preferite addolciscano il giorno più odioso della settimana. E come se non bastasse, a breve arriverà anche una lettura suggestiva, qualcosa che vi consiglio di aggiungere alle vostre wishlist.

Il 21 febbraio arriverà in libreria per Fazi Editore il romanzo di Elizabeth Strout, Resta con me, lettura che devo dire mi ha lasciato con l’animo irrequieto, in balia della prosa straordinaria di un’altra bellissima scoperta di quest’anno.

Data di uscita: 21 Febbraio

Acquistalo subito: Resta con me

Editore: Fazi Editore
Collana: Le strade
Traduzione: Silvia Castoldi

Pagine: 381
Prezzo: € 18,50

Tyler Caskey è una presenza insolita per la comunità di West Annett: è giovane e i suoi sermoni sono brillanti, frutto di una preparazione e di una sensibilità fuori dal comune. Ed è diverso dalle precedenti guide spirituali che i fedeli hanno conosciuto perché ha carisma e una moglie di grande bellezza e sensualità accanto. Quasi uno schiaffo di vitalità per tutta la cittadina. Eppure un giorno tutto può cambiare, l’attrazione trasformarsi in sospetto e maldicenza. La giovane signora Caskey muore. Una morte che travolge il marito e le loro bambine in modo irreversibile. La figlia maggiore, Katherine, di appena cinque anni, smette di parlare chiudendosi in un silenzio impenetrabile; Tyler non trova più le parole adatte in chiesa, né alcuna misericordia per chi si rivela ottuso, arido, distante. Cosa resta, quindi, del conforto religioso? Poco o niente, se di fronte alla fragilità di un lutto che si apre come una voragine nessuno riesce a compenetrarsi nel dolore altrui, se le meschinità di un quotidiano prosciugato di ogni calore si moltiplicano tra le mille illazioni che corrono lungo i fili del telefono propagando sciocche storie di adulterio o di malattia mentale. È vero, sono i conformisti anni Cinquanta, e West Annett è nel Maine, una terra di antichi pionieri rigidamente protestanti. Ma Resta con me si dilata oltre ogni confine e ci conduce nelle pieghe più oscure dei rapporti affettivi, lì dove ogni perdita può rivoluzionare una vita. Scendere, per risalire più in alto: questa è Elizabeth Strout, nella sua scrittura puntuale, nei chiaroscuri emozionali, e in quello sguardo sul mondo nel quale dilaga ancora, inaspettata e dunque più preziosa, l’eco di un’imperscrutabile salvezza.

È tra le più importanti autrici statunitensi contemporanee. È nata a Portland, nel Maine, nel 1956 e da quasi trent’anni si è stabilita a New York. Ha insegnato letteratura e scrittura al Manhattan Community College per dieci anni e scrittura alla New School. I suoi racconti sono apparsi in numerose riviste, tra le quali il «New Yorker». Dell’autrice Fazi Editore ha pubblicato Amy e Isabelle, acclamato da pubblico e critica, e vero e proprio caso editoriale, Resta con me e I ragazzi Burgess. Con Olive Kitteridge ha vinto il Premio Pulitzer (2009), il Premio Bancarella (2010) e il Premio Mondello (2012). Dalla stessa raccolta di racconti è stata tratta una serie tv, prodotta dalla HBO, i cui protagonisti sono gli attori Frances Mc Dormand come protagonista e Richard Jenkins.

Oh, saranno passati anni ormai, ma una volta un ministro del culto viveva con la figlioletta in una cittadina del Nord, vicino al Sabbanock River, lassù, dove il fiume è stretto e gli inverni erano particolarmente lunghi. Il ministro del culto si chiamava Tyler Caskey, e per un certo periodo questa storia fu raccontata nelle città lungo il corso del fiume, e addirittura sulla costa, fino ad assumere un numero di variazioni tali da perdere la propria originaria incisività, perché naturalmente solo il trascorrere del tempo influisce sulla potenza di certi eventi. Ma si dice che ci sia ancora qualche abitante della città di West Annett che ricorda con chiarezza i fatti verificatisi negli ultimi mesi invernali del 1959. E se li interrogate con sufficiente pazienza, trattenendo la vostra curiosità, probabilmente li convincerete a rivelarvi ciò che sostengono di sapere, anche se forse sarete voi a dover valutare l’accuratezza dei loro racconti.



Per questo appuntamento è tutto. Alla prossima!

 

 

 

May the Force be with you!
Precedente TGIF – Book Whispers #56: I libri consigliati di questa settimana Successivo Review Party: Tutta la verità su Ruth Malone di Emma Flint (Piemme)

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.