Tea Time: I discendenti degli Eterei. Il Saban dei metalli (BookRoad)

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Oggi parliamo del romanzo di Filippo e Francesco Canesi, “Il discendente degli Eterei. Il Saban dei Metalli”, il primo volume di una serie fantasy pubblicato da BookRoad.

Data di uscita: 1 Aprile

Acquistalo subito: I discendenti degli Eterei. Il Saban dei metalli

Editore: BookRoad
Genere: Fantasy
Pagine: 416
Prezzo: € 14,90

Quando gli Eterei della Prima Cerchia decidono di allontanarsi dall’essere umano per tornare alle nuvole da cui provengono, non tutti sono d’accordo: alcuni di loro restano per amore dell’uomo, formando famiglie mezzosangue e fondando la Seconda Cerchia; altri restano per amore del potere, formando un governo ombra e controllando il sistema politico dell’Alleanza delle Terre Note. Questi ultimi fondano la Terza Cerchia e, chi li conosce, li chiama Grigi. Come i loro fratelli, essi sono capaci di leggere e controllare la mente degli uomini e la manipolano al fine di creare una sterile e perfetta armonia sociale, nella quale nessun individuo ha la possibilità di pensare liberamente.
Kaila, l’ultima Mezzosangue figlia degli Eterei, è ormai consapevole che solo lei può opporsi al controllo che i Grigi hanno sul pensiero degli uomini ma, per riuscire a fermarli, dovrà abbandonare tutto ciò che aveva imparato ad amare. Scoprirà che soltanto ripudiando il proprio destino e conoscendo personalmente la morte potrà raggiungere la libertà.

Ha un sapore decisamente intenso il tè che mi tiene compagnia mentre ripenso al romanzo protagonista di oggi, un fantasy che fa del libero arbitrio la sua miccia per raccontare di un mondo frammentato in cui la libertà rischia di morire per sempre e con essa la consapevolezza che un mondo nel quale è impossibile “pensare” è anche un mondo privo di anima.

Quello descritto da Filippo e Francesco Canesi è un mondo plasmato da qualcun altro, da una razza superiore agli esseri umani, un popolo che inizialmente si è prodigato per guidare l’umanità verso la saggezza e che una volta portato a termine il loro compito si sono divisi in tre cerchie. Stiamo parlando degli Eterei, un popolo dotato di poteri sovrannaturali, entità “celesti” che sono tutt’uno con il cosmo, infatti alcuni di loro ne hanno visto addirittura la nascita. Tra questi però non tutti amano gli esseri umani, infatti, dopo averli aiutati a diventare autosufficienti alcuni di loro hanno deciso di tornare alle nuvole, il regno da cui provenivano, altri hanno deciso di restare per soggiogare gli esseri umani, reputati inferiori, ovvero gli Eterei della seconda Cerchia, che hanno scelto di mischiare le due razze creandone una nuova ibrida e più potente, ma allo stesso tempo debole verso il potere esercitato dalla terza Cerchia.

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Sostanzialmente quello che succede nelle Terre Note non è altro che un’aspra guerra per la libertà, non solo fisica ma anche di pensiero, qualcosa che al giorno d’oggi diamo per scontato, ma che persino noi in passato abbiamo difeso, contro le dittature e contro i folli monarchi persino il genere umano ha dovuto lottare per ottenere la sua libertà intellettuale, ma ancora oggi continuano le lotte per la libertà di ognuno di noi. Oggi infatti c’è chi lotta per i propri diritti, c’è chi lotta per ottenere qualcosa e chi invece lo fa per proteggere il futuro degli altri. Allo stesso modo Kaila combatte per proteggere il futuro dei simili, la sua libertà e quella dei suoi compagni, una guerra volta a distruggere ogni brama di potere da parte di coloro che possono esercitarlo, ovvero gli esponenti della Terza Cerchia.

Gli autori ci descrivono questo mondo con perizia e ingegno, attraverso le parole di un Etereo, Horsh, che lascia una sua testimonianza su un diario con l’intento di riportare importanti informazioni sulla vera natura degli Eterei e del perché è scoppiato questo terribile conflitto. Questo espediente narrativo ci permette di entrare in contatto sin da subito con le Terre Note e la sua storia, ci introduce il personaggio principale, ovvero Kaila e ci racconta del genocidio che ha decimato la Seconda Cerchia, di cui lei è stessa è una superstite.

In un mondo crudo e grigio la speranza si affievolisce, ma la sua luce continua a brillare, fra poteri elementali e aspre battaglie nulla sembra riuscire ad abbattere Kaila e il suo spirito di rivalsa. In queste terre desolate persino l’amore è diventato un concetto lontano, che si fatica a descrivere quasi come se fosse l’ombra di un antico ricordo, una di quelle cose che sembrano uscite dalle leggende per perseguitare l’animo di chi le ha conosciute, facendogli rimpiangere i tempi in cui il racconto e la fantasia erano realtà. Allo stesso tempo si cerca di scavare a fondo dentro l’animo umano per conoscere se stessi, per ritrovare quelle radici perdute che sembrano quasi un miraggio, ma che in realtà sono soltanto nascoste più in profondità, celate dal malcontento e dalla rabbia.

Il Saban dei metalli è il primo capitolo di una serie che incuriosisce per la sua ambientazione, ma che colpisce per la profondità con la quale i fratelli Canesi sono riusciti a raccontare un conflitto per la libertà che va oltre la semplice narrazione delle battaglie e dei luoghi comune del genere fantasy. Con questo romanzo è possibile addentrarsi nella parte più profonda dell’animo umano alla ricerca delle risposte sull’esistenza stessa dell’uomo.

«Tu mostri una verità che da troppo tempo nessuno vede».

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di BookRoad per la copia omaggio.

 

 

 

May the Force be with you!
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