The Whispering room: Il colbacco di Sofia di François Morlupi

Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.
(Pablo Neruda)

 

La nostra rubrica The Whispering Room è in pieno fermento, oggi torna a trovarci François Morlupi con il suo nuovo romanzo, Il colbacco di Sofia. Siete pronti per conoscere più da vicino la nuova indagine del commissario Ansaldi? Non perdetevi il botta e risposta con l’autore!

 

Editore: Edizioni Croce
Data di uscita: 12 luglio 2020
Pagine: 438
Prezzo: 18.00 €

In una gelida mattinata d’inverno, un ragazzo entra nel Commissariato Centrale di Sofia per consegnare una chiave USB all’ispettore Dimitrov. La pennetta contiene un video dove un uomo viene brutalmente assassinato. L’ispettore, un uomo dai modi bruschi e violenti, corrotto fino al midollo, non fa in tempo a interrogare il testimone che quest’ultimo si uccide, mordendo una capsula di cianuro. Prima di morire però, il ragazzo lascia un bigliettino con scritto un nome: Ansaldi. È l’inizio di un’indagine spaventosa e senza precedenti, che la squadra di Monteverde affronterà con un indubbio senso del dovere ma anche con tanta paura. La lunga scia di sangue porterà il commissario Ansaldi nella fredda, inospitale e distante Bulgaria e metterà a dura prova la sua pazienza, le sue ansie, la sua professionalità e soprattutto la sua vita.

 

#Bottaerisposta

 

 

  • Come è nata l’idea di Il colbacco di Sofia?

Dopo l’inaspettato successo di Formule Mortali (5 premi nazionali letterari vinti nelle categorie giallo/noir a Napoli, Lecce, Roma, Ladispoli e Grottammare) e a seguito di una visita in Bulgaria, ho partorito l’idea di scrivere un noir ambientato quasi totalmente all’estero.

 

 

  • C’è un episodio che ti si è delineato prima degli altri?

L’incontro/scontro tra i miei protagonisti e la polizia bulgara è nato subito, appena tornato dalla visita di Sofia e i suoi dintorni mi sono accorto di avere in testa ben definiti le personalità e i caratteri dei poliziotti di Sofia. Distanti e totalmente diversi da quelli italiani, la loro collaborazione non poteva dunque che risultare complicata e difficile.

 

 

  • Descrivici il commissario Ansaldi con tre aggettivi

Ansioso, sensibile, professionale

 

 

  • Hai qualcosa in comune con il commissario?

Sicuramente l’amore per l’arte , la passione per la città di Roma e un pizzico di ipocondria.

 

 

  • Come mai hai scelto di ambientare il tuo nuovo romanzo in Bulgaria?

A seguito di un viaggio a Sofia, dove ho avuto vari episodi “particolari” con la polizia bulgara, ho voluto mandare il mio commissario in un mondo totalmente diverso, sia per clima, cibo, mentalità e paesaggi. Ho apprezzato in tantissime cose la Bulgaria ed è stato un modo anche di descrivere un paese a me sconosciuto.

 

 

  • Quali difficoltà hai incontrato nella stesura del romanzo?

Una seconda indagine è sempre difficile per definizione, anche se i personaggi sono già stati presentati. Ma questo richiede uno sforzo maggiore per non essere ripetitivo e banale. In più in questa seconda inchiesta, ho voluto architettare una trama complessa, piena di colpi di scena e adrenalinica, pertanto non è stato semplice crearla e soprattutto descrivere alcuni passaggi ricchi di azione. E’ stata una bella sfida con me stesso, ma il risultato mi ha soddisfatto e per ora sta piacendo ai lettori.

 

 

  • Se dovessi associare una canzone al tuo romanzo quale sceglieresti?

Direi qualsiasi canzone dei Deep Purple o Pink Floyd!

 

 

  • C’è qualche curiosità che vuoi condividere con i lettori?

Di solito i lettori mi scrivono su facebook o su instagram per chiedermi curiosità, anneddoti o darmi anche suggerimenti. La pagina il commissario ansaldi sui due social network è a loro disposizione, mi fa immensamente piacere parlare con loro, sono prima di essere una persona che scrive, un lettore!

Posso dire loro che ho avuto dei dubbi atroci fino all’ultimo istante sulla scelta di uccidere o meno un protagonista…lo scopriranno leggendolo! e poi magari ne parleremo insieme, in privato.

 

 

  • Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Il terzo è già stato scritto, sarà un’indagine diversa, più nordica e classica. Spero di poter fare il famoso salto di qualità. Il quarto è in fase di scrittura, fino a quando mi divertirò, proseguirò con piacere.

 

#Conosciamol’autore

François Morlupi, italo-francese, è nato nel 1983 a Roma dove vive e lavora. Grande appassionato di gialli, in particolare di quelli scandinavi, di storia contemporanea e di film coreani, ha iniziato a scrivere per scommessa nel 2017. Durante la quarantena per il coronavirus, in mancanza della sua pizza del venerdì, ha conquistato la cintura nera ai campionati di pizza surgelata.

 

 

 

 

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