Wakanda Forever – Black Panther di Ryan Coogler

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È giovedì e questo significa soltanto una cosa: che si torna a parlare di film. Ultimamente mi ero focalizzata più sulle serie perché è stato un periodo in cui queste hanno prevalso tirando fuori il mio lato ossessivo-compulsivo, ma ora mi sto lentamente rimettendo in carreggiata. Dunque eccomi qui a ripartire con un film eccezionale, almeno per me.

Il protagonista di oggi è un signor protagonista. Ho faticato a trovargli un difetto e ammetto di averlo visto e rivisto perché se c’è una cosa che ho amato di più nella trasposizione cinematografica della Pantera Nera è il fatto che abbiano focalizzato l’attenzione anche su aspetti sociali e non solo sulle lotte che amiamo tanto vedere sul grande schermo.

Black Panther di Ryan Coogler quindi si piazza al primo posto fra i film marveliani che più ho amato. Il personaggio era già stato introdotto in Civil War come piccolo assaggio nello schieramento del capitano, ma è soltanto in questo capitolo a lui dedicato che emerge il lato affascinante del principe del Wakanda, paese che agli occhi di tutti è uno dei più poveri, ma non appena ci si inoltra oltre il confine si scopre una civiltà tecnologicamente avanzata e che non ha bisogno di alcun supporto dall’esterno.

La storia di T’Challa o Black Panther affonda le sue radici nella tradizione e nei culti degli antichi popoli africani, gli stessi che adoravano dee come Bast, facendo ruotare attorno alla sua figura la fonte del potere della pantera.

La ricchezza del Wakanda si basa sul vibranio, il metallo più prezioso e raro al mondo di cui detengono il monopolio, arrivato sulla Terra migliaia di anni prima con lo schianto di un meteorite, e anche dall’erba a forma di cuore, un fiore in grado di donare agli uomini che lo assumono la forza della Pantera Nera. Per avere questo potere bisogna guadagnarselo e dimostrare di esserne degni in un duello per il trono.

T’Challa si dimostra ampiamente degno del suo nome, diventando a tutti gli effetti re del Wakanda, dopo i tragici avvenimenti che hanno visto la morte di suo padre durante Civil War.

Con un patrimonio così grande essere re non è facile, non vuol dire soltanto essere ricco e potente, bensì significa proteggere la propria gente e la propria cultura da tutto ciò che potrebbe contaminarla. Ed è per questo motivo che hanno deciso di chiudere le frontiere e nascondersi in piena vista, un atteggiamento che forse agli occhi di chi non conosce la storia del Wakanda apparirebbe quasi egoista, ma necessario in quanto come ben sappiamo il vibranio rappresenta un fonte di potere in grado di armare tutte le nazioni e spingerle alla guerra per la dominazione.

Il film esplora a 360 gradi questa scelta di isolarsi da tutti e allo stesso tempo mette in chiaro che aprirsi al mondo vorrebbe dire far sprofondare la tanto sudata pace che regna nel Wakanda in un oblio di guerra e devastazione, aprendo le porte a potenziali nemici e malintenzionati.

Allo stesso tempo però mostra un lato stupendo, la cultura di un popolo unito che non ha perso gli usi e i costumi degli antenati, colorando il film di tutte quelle usanze tipiche dell’Africa Nera, adornandolo di danze e festeggiamenti. Un punto forte infatti è la colonna sonora, ben studiata e che non prevale sulla storia, ma l’accompagna, guidando noi attraverso culti e danze popolari che danno quella marcia in più al film.

Inizialmente sembrava filare tutto liscio ma uno dei pochi sopravvissuti ad un’incursione illegale nel Wakanda torna a farsi vivo, aiutato da qualcuno che sembra saperne molto, anche se non ci è mai stato. Stiamo parlando del noto contrabbandiere Klaw, un personaggio alquanto folle e fuori misura che farebbe di tutto per impadronirsi del vibranio che si cela sotto la montagna wakandiana.

Durante la sua prima e unica incursione ha mietuto molte vittime nel popolo ed è per questo che è uno dei ricercati numero uno sulla lista della Pantera Nera, ma alla fine dei conti anche uno come lui non è altro che una pedina di un gioco molto più grande e pericoloso che serve a stanare e destabilizzare la grande forza di T’Challa, che rischia di colpo di perdere ogni cosa.

È inutile approfondire nel dettaglio il film, ve lo rovinerebbe, vi basti sapere soltanto che un lavoro di questo genere trasuda scena dopo scena l’amore per il personaggio e per la sua storia. E se io l’ho percepita non ho alcun dubbio che sarà così anche per voi.

Mettendo da parte la bravura negli effetti speciali, nella regia, nella recitazione e quant’altro, cos’è che rende Black Panther così speciale? La risposta è semplice, si tratta senza ombra di dubbio del sacrificio che un re compie in ogni momento e in ogni sua azione nel rispettare una promessa fatta al suo popolo, la stessa promessa che fanno sempre tutti ma che nel mondo reale nessuno rispetta: proteggerlo.

La cosa più importante che filtra fra le scene del film è che proteggere chi ha fede in noi, chi ci ha dato il suo appoggio e la sua fiducia, è la cosa più importante fra tutte perché solo in un rapporto di incrollabile fiducia ci sono i presupposti per una vita pacifica.

Questo lo dimostrano i Jabari che nonostante vivano un conflitto aperto nei confronti degli altri popoli del regno, rispettano la pace che il re si sforza di mantenere ad ogni costo e seppur malvolentieri si attengono alle regole stabilite dagli altri perché sanno che un singolo spargimento di sangue o un solo atto di prepotenza possono avere conseguenze disastrose.

Nella nostra società non esiste questo rispetto, basta vedere quello che succede durante le elezioni, tutti quanti fanno promesse che puntualmente non vengono mantenute perché tutti non vedono l’ora di mettere le mani sul potere e soltanto su quello.

In Wakanda ognuno è ben consapevole che il potere su cui mette le mani è sinonimo di responsabilità e quella del re è la responsabilità più alta, quella che nessuno vorrebbe perché vuol dire rischiare la vita.

“Sono più le cose che ci uniscono, che quelle che ci dividono. In tempo di crisi, i saggi fanno ponti e gli stupidi innalzano barriere”. – T’Challa

May the Force be with you!
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