A touch of darkness di Scarlett St. Clair | Recensione di Deborah

Scarlett St. Clair ha un master in biblioteconomia e studi sull’informazione e una laurea in scrittura inglese. È ossessionata dalla mitologia greca, dai misteri dell’omicidio e dall’aldilà.

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Ade è il nemico. Lui è il tuo nemico. Ti ha incastrata in un contratto con l’inganno e ti ha sfidata a usare poteri che non hai. E ti imprigionerà se non riuscirai a generare vita nell’Oltretomba.

 

Editore: Queen Edizioni
Data di uscita: 24 febbraio 2022
Pagine: ***
Prezzo: 15.90 €

Persefone è la dea della primavera, ma solo di nome. La verità è che, sin da quando era bambina, i fiori si avvizziscono non appena lei li tocca. Dopo essersi trasferita a Nuova Atene, la ragazza finge di essere una semplice giornalista mortale, in modo da poter vivere una vita senza troppe pretese. Ade, il dio dei morti, ha costruito un impero del gioco d’azzardo nel mondo dei mortali, e si dice che le sue scommesse preferite siano quelle irrealizzabili. Dopo un incontro con Ade, Persefone si ritrova a stringere un patto con lui, ma le sue condizioni sono impossibili: Persefone dovrà creare la vita negli Inferi o perderà per sempre la sua libertà. Questa scommessa, tuttavia, non si limiterà soltanto a smascherare il fallimento di Persefone come dea. Infatti, mentre lei cerca di coltivare i semi che le ridaranno la libertà, sarà l’amore per il dio dei morti a crescere… Ed è proibito.

 

Dopo una piccola pausa estiva da fantasy e romance sono felicissima di essere tornata tra le grinfie di questo genere, sono stata vittima anche io di A touch of darkness di Scarlett St. Clair. Era solo questione di tempo, come potevo resistere a un retelling di Ade e Persefone? Adoro questo mito e adoro il personaggio di Ade; sì, nella mitologia Ade è un dio malvagio che ha rapito la povera Persefone ma qui stiamo parlando di una rivisitazione della storia originale, non sono un’esperta in materia ma a memoria non mi sembra che la mitologia greca in generale si possa definire “rosa e fiori”, non vedo dove sia il problema nell’apprezzare questo mito ed eventualmente i suoi retelling.

Dopo questa piccola riflessione che ho maturato a seguito di commenti letti sul web devo dire che A touch of darkness mi ha davvero sorpresa, non mi aspettavo che questo romanzo mi catturasse e piacesse così tanto! Dopo aver letto recentemente un altro retelling di questo mito avevo parecchia paura ad affrontarne uno nuovo dato che la lettura precedente non mi aveva convinta, Scarlett St. Clair è riuscita dopo pochi capitoli ad abbattere i miei pregiudizi e a regalarmi la lettura che stavo cercando.

 

 Era di una bellezza oscura, di quelle che promettevano un cuore spezzato. I suoi occhi erano color ossidiana, contornati da ciglia folte, e portava i capelli raccolti in uno chignon sulla nuca. 

 

A touch of darkness è un romanzo d’intrattenimento, una lettura pensata per appassionare e incollare il lettore alle sue pagine grazie a una storia leggera e coinvolgente, a una scrittura fluida e accattivante, il tutto condito da una trama semplice e scorrevole, una storia romantica con la giusta dose di spicy. Questo retelling di Ade e Persefone mi è piaciuto molto, non è perfetto, alcune cose hanno un po’ stonato ma nell’insieme si tratta di dettagli, per me è stata una lettura davvero positiva, non avevo alte aspettative per cui sono stata sorpresa.

In A touch of darkness la componente fantasy e mitologica è ben presente, siamo a Nuova Atene una rappresentazione contemporanea dell’antica città, niente di strano o spettacolare, ci troviamo in una moderna metropoli dove gli dei hanno innumerevoli interessi e attività come particolari locali dove accedere per una serata è praticamente impossibile. Mi è piaciuto il fatto che sono presenti sia divinità sia gente comune, non mi ha convinta l’uso del Glamour, una magia che permette agli dei di mascherare i loro tratti distintivi e apparire umani. Parlando dei personaggi, sia Ade e Persefone sia quelli secondari mi sono piaciuti, ho trovato però “stucchevole” che ogni singolo personaggio presente in questo libro sia incredibilmente bello e affascinante; divinità e persone sono figure praticamente perfette: hanno una vita super intrigante e movimentata, un lavoro soddisfacente anche quando si parla di prima esperienza, conoscenze da primo ministro che aprono tutte le porte della città. Ecco qui per me l’autrice ha un po’ esagerato, avrei preferito più credibilità dato che è si un fantasy ma con elementi urban.

Le ambientazioni non sono per niente male, specialmente l’Oltretomba è stato abbastanza caratterizzato, siamo riusciti a visitarne una parte attraverso le esplorazioni di Persfone, niente di strabiliante e superlativo ma ho apprezzato il fatto che l’autrice abbia dato un piccolo spazio anche a questo, nei romanzi di questo genere non è scontato che ci sia la volontà di curare anche l’ambientazione.

A touch of darkness è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, mi aspettavo alla fine un dramma pazzesco che generasse un cliffhanger da cardiopalma ma non è stato così, ho apprezzato molto questa scelta perché avrei avuto la sensazione che l’intera storia fosse rovinata. La storia di Ade e Persefone continuerà, alcune tematiche sono rimaste in sospeso e per fortuna la rotta della loro relazione d’amore non è stata interrotta bruscamente; leggerò volentieri il seguito.

 

 

 

 

 

 

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