Let’s talk about: Con le ali sbagliate di Gabriele Clima (Uovonero)

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

Il protagonista di oggi è il romanzo di Gabriele Clima, “Con le ali sbagliate”, uscito settimana scorsa per uovonero.

Data di uscita: 22 Ottobre

Acquistalo subito: Con le ali sbagliate

Editore: uovonero
Collana: i geodi
Genere: Young Adult
Prezzo: € 14,00
Pagine: 176

Nino, diciassette anni, pochi amici, figlio unico, scopre timidamente i primi amori. Uno su tutti: Tiziano.
Nino conosce da sempre la propria omosessualità, ma i suoi genitori (una madre ossessiva e un padre troppo sicuro dell’assolutezza dei propri valori) sono convinti che sia qualcosa di sbagliato, contro natura. Qualcosa da curare
Per questo, Nino si trova nella comunità religiosa gestita da don Claudio, una sorta di “clinica” dove ragazze e ragazzi come lui vanno per “guarire” e ritrovare la loro vera natura, quella voluta da Dio.
Quando la situazione diventa insostenibile, la soluzione è la fuga.
Inizia così una serie di incontri, alcuni pericolosi, altri salvifici, che Nino farà alla ricerca di sé, per potersi finalmente presentare al mondo come “Nino, maschio, omosessuale”.

È in qualche modo familiare quel senso di disagio, la difficoltà nel vivere la propria pelle, ci si sente estranei davanti a un mondo che reputa alcuni diversi dagli altri. È in qualche modo familiare questa frustrazione che attanaglia il cuore, ma non dovrebbe esserlo per nessuno. In un mondo ideale tutti dovrebbero essere uguali e rispettosi degli altri, liberi e in grado di essere ciò che si vuole.

Non è da tutti però trovare la forza necessaria a vestire i panni che ci fanno sentire a nostro agio, spesso questo la gente non lo comprende, in molti casi si viene discriminati, si continua a sbattere la testa contro il solito muro fatto di pregiudizi, quasi come se fosse sbagliato essere diversi, essere se stessi.

Per Nino e la sua famiglia il discorso al tavolo si complica, diventa quasi a senso unico, “essere omosessuali è sbagliato, bisogna guarire”, un’imposizione nata da un pensiero antiquato, lo stesso che ancora oggi alimenta la violenza e l’oppressione, lo stesso che muove le dita dei leoni da tastiera e di tutti coloro che rifiutano l’idea che una persona possa essere omosessuale.

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Nino si ritrova così a dover tentare ogni strada possibile pur di alleviare la sofferenza dei genitori e nel farlo rinchiude il vero se stesso in un ripostiglio sperando che la terapia di conversione faccia il suo corso, funzioni e possa dargli modo di vivere una vita già pianificata, poco importa se è infelice e si sente vuoto. A disagio, nella clinica di conversione di Don Claudio trova altri come lui, persone alla deriva a cui è stata inculcata l’idea di essere sbagliati, di non poter appartenere alla società se diversi.

Nino si aggrappa così forte alle parole di Freddie Mercury, alla sua musica, e sembra quasi di poter percepire il suo dolore e la sua forza attraverso la sua voce, la sua melodia sembra quasi allinearsi a quella della sua anima, qualcuno sembra quasi tendergli una mano dalla cima di quel profondo pozzo nero e grazie a quella briciola di speranza e di conforto Nino riesce a resistere, ma per gli altri non è così facile, c’è chi a furia di camminare sul filo di una rasoio finisce per tagliarsi a metà e chi invece soccombe senza neanche provarci.

Ed è grazie a questa speranza, questa piccola luce in fondo al tunnel che Nino decide di fuggire, molla tutto e scappa via prima di fare una brutta fine, perché sa bene che anche la speranza alla fine muore e quando viene a mancare non c’è più nessun appiglio a cui aggrapparsi. Il mondo fuori però è ancora più crudele, gli sguardi della gente sono taglienti, lame di coltello che trafiggono ad ogni occhiata, il pericolo qui fuori è reale e non c’è nessuno disposto a salvarlo, o almeno così sembra.

Gabriele Clima racconta quanto possa essere difficile per un ragazzo vivere nella sua stessa pelle, soprattutto quando è nell’ambiente familiare che trova il maggiore ostacolo. Il viaggio di Nino è crudo, sembra bisogno di indorare la pillola il suo percorso è reale, il suo dolore e la sua disperazione sono tangibili. Si ritrova a crescere in fretta, a capire che l’unico modo per farcela è accettarsi, anche se questo significa andare contro tutto e tutti.

A Nino viene chiesto un enorme atto di coraggio, deve calarsi in un pozzo oscuro, affrontare un cieco labirinto senza nessuna guida e ritrovare se stesso nel suo centro, con una piccola spinta si ritrova a camminare sulle sue gambe senza più distogliere lo sguardo, fiero di poter finalmente indossare i suoi panni e non quelli scelti da qualcun altro. 

Volare con le ali sbagliate equivale a cadere, rinnegare la propria forma e cercare di essere qualcosa che non si è veramente solo per compiacere lo sguardo di tutti gli altri, ma rialzarsi sembra più facile quando si ascolta col cuore e non con le orecchie.

“Fai come i pinguini, Nino: fregatene, usale, le tue ali, non credere a chi ti dice che sono sbagliate”.

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di uovonero per la copia omaggio.

 

 

 

May the Force be with you!
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