Chi cerca trova – Day #65: Verso Approdo del Calamaio

Diario di bordo – 13/03/19

“Sono mesi ormai che sono salpata alla ricerca del libro perfetto, lo One Book. Le leggende lo descrivono come il più grande tesoro della letteratura universale e nessuno finora è ancora riuscito a trovarlo. Fama, cultura e prestigio, sono solo alcuni dei riconoscimenti che riceverà colui che riuscirà a leggerlo.

A bordo del mio Veliero d’Inchiostro partirò alla ricerca di questo tesoro, affrontando i pericoli che si celano, pagina dopo pagina, sulla rotta del Grande Ink.”

Apriamo la rubrica con una novità in arrivo per Edizioni Clichy, una serie di letture interessanti in grado di accontentare tutti i tipi di lettori.

Data di uscita: 26 Marzo

Astenersi astemi

di Héléna Marienské

Editore: Edizioni Clichy
Collana: Gare du Nord
Traduzione: Tommaso Gurrieri

Prezzo:  € 17,00
Pagine: 296

Clarisse, psichiatra specializzata in dipendenze, decide di sperimentare una terapia di gruppo ispirata a princìpi del tutto nuovi. E così riunisce in un inedito «gruppo d’ascolto» un prete cocainomane sosia di Papa Francesco, un’alcolizzata senza rimedio, un coltissimo professore universitario sessuomane, una giovane e devastata consumatrice di qualsiasi tipo di droghe, un giocatore d’azzardo con irrisolte pulsioni omosessuali, una fashion-addict ossessionata dall’acquisto compulsivo di abiti d’alta moda, un bancario con moglie dominante e aggressiva che per la sua dipendenza da qualsiasi tipo di sport si è distrutto irrimediabilmente il fisico. Per tutti questi personaggi il resto del mondo è un campo di battaglia nel quale il potere della famiglia e delle istituzioni annienta volontà e sogni, spingendo verso l’unica via d’uscita possibile, quella della perdizione e del vizio. Devastati, sull’orlo del baratro, nel confronto reciproco trovano il contrario di ciò che si aspettavano di trovare: la polidipendenza. Anziché liberarsi della propria dipendenza, vi aggiungono infatti anche quelle degli altri. E così questi «nemici della vita ordinaria», questi ribelli contro la normalità, sfidano la loro terapeuta e il mondo che li vorrebbe isolati e controllati, e all’interno della «squadra» che decidono di formare tutti insieme, scoprono la solidarietà, la complicità, l’amicizia, perfino l’amore. Irriverente e intelligente, questo nuovo romanzo dell’autrice di Libere è ancora una volta scritto in modo brillante, pieno di ritmo, ed è capace di affrontare uno dei più scottanti temi di oggi declinandolo in una maniera meravigliosamente immorale.

Data di uscita: 26 Marzo

La vita automatica

di Christian Oster

Editore: Edizioni Clichy
Collana: Quai des Orfèvres
Traduzione: Tommaso Gurrieri

Prezzo:  € 15,00
Pagine: 168

Tutto inizia con un incendio. Jean si è dimenticato di spegnere il fuoco sotto la pentola. Ne approfitta per dimenticarsi anche la propria vita, abbandonando la casa in fiamme. Attore di serie B, si contenterà di sopravvivere. I pessimi film che gira diventano il suo rifugio, la SUA vita una specie di scenografia distante. La finzione cui è costretto per lavoro, l’unica possibile normalità. In questo totale disincanto, Jean conosce France Rivière, un’attrice celebre, che gli offre di andare a vivere a casa sua. E poi il figlio di France, Charles, appena uscito dall’ospedale psichiatrico. Ed è con lui che Jean inizia il suo nuovo percorso, perdendo ancor più le proprie tracce e sprofondando in una strana assenza interiore.
Come in molti romanzi e film francesi, in questo acconto che ha il ritmo e l’andatura del noir psicologico, accade che svoltando un angolo ci si ritrovi improvvisamente in un altro mondo che non c’entra niente con il prima, con noi stessi, con la nostra vita di sempre. E occorre entrarci, perché non si può più tornare indietro.
Oster, massimo narratore della paranoia e dell’inatteso, ci racconta una deriva, una perdita di sé, il mistero inconciliabile di ogni rinuncia alla vita, e soprattutto ci spiega cosa significa vivere dentro l’assenza quando l’assenza diventa perdita, rarefazione, opacità, impedimento a capire chi e cosa siamo diventati.

Data di uscita: 26 Marzo

Harvard. Inchiesta su un delitto

di Melanie Thernstrom

Editore: Edizioni Clichy
Collana: Rive Gauche
Traduzione: Elisa Frilli

Prezzo:  € 17,00
Pagine: 280

Maggio 1995. Una foto e un biglietto anonimo arrivano all’Harvard Crimson. Poco dopo Sinedu Tadesse pugnala a morte la sua compagna di stanza, Trang Phuong Ho, e poi si impicca. Pagina dopo pagina siamo immersi nella vita delle due ragazze e assumiamo il punto di vista di chi ha deciso di commettere un omicidio-suicidio nella più prestigiosa delle università americane. Conosceremo la storia di un’ammissione ad Harvard che è stata un primo passo verso un possibile paradiso, un ponte verso il sogno americano dopo una vita di avversità. Originariamente pensato come articolo per il New YorkerHarvard. Inchiesta su un delitto ci mostra la celebre università come un’istituzione interessata più alla sua reputazione che agli studenti.

Data di uscita: 26 Marzo

Un campanile. Storie della vita di campagna

di Louis Fèvre-Desprez

Editore: Edizioni Clichy
Collana: Père Lachaise
Traduzione: Francesco Monciatti

Prezzo:  € 14,00
Pagine: 352

Pubblicato nel maggio del 1884 da un editore belga dopo vari rifiuti da parte di editori francesi che l’avevano giudicato troppo osé, è una rappresentazione molto concreta della vita contadina in un villaggio della provincia francese, in tutte le sue manifestazioni: gioie, dolori, nascite, lutti, miserie, felicità, e anche sesso, in un turbinio incessante di personaggi e figure caratteristiche. Al centro, la storia d’amore tra un reverendo e una maestra laica appena arrivata nel villaggio. Il libro fu censurato, e Desprez condannato per oscenità a mille franchi di multa e un mese di prigione. La vicenda suscitò grande scalpore, in un secolo in cui problemi etici e libertà d’espressione erano all’ordine del giorno.

Data di uscita: 26 Marzo

Ora Basta!

di The Panthers

Editore: Edizioni Clichy
Collana: Bastille

Prezzo:  € 9,90
Pagine: 176

«The Panthers» sono un gruppo di scienziati politici ex militanti della Pantera, l’ultimo movimento studentesco organizzato che occupò quasi tutte le università italiane nel 1990. Riuniti dopo ventotto anni in una chat di whatsapp, si sono accorti con loro grandissima sorpresa che nonostante gli anni trascorsi, i figli, i lavori precari o le fulgide carriere di alcuni (pochi), nessuno di loro si è trasformato in un seguace di Grillo e Di Maio né tantomeno di Salvini o Berlusconi, e che le cose in cui credevano e per cui avevano lottato da ragazzi rimangono ancora in cima ai loro pensieri. E anche che per tutti loro la politica, proprio come allora, resta la cosa che deve o dovrebbe guidare ogni agire collettivo. Divisi e spesso lontanissimi nelle loro opinioni, esattamente come ogni sinistra che si rispetti, resi in parte più cinici dalle loro esistenze, ma sempre pronti a divertirsi e soprattutto a lottare per la libertà e la giustizia del mondo, hanno deciso, in nome di un codice minimo di valori completamente condiviso, di tentare questo esperimento di scrittura collettiva per spiegare agli italiani soprattutto di sinistra, frastornati dal disastro che ci circonda, il modo subdolo e cattivo in cui il populismo e il leghismo stanno violentando e devastando il nostro Paese e come invece si debba rivendicare un programma minimo di convivenza civile, di buon senso, di rispetto delle regole, di normale umanità. Ne è venuto fuori una via di mezzo tra uno schiaffo e una carezza, un pamphlet che è anche un manifesto di intenti, ma soprattutto una traccia di riferimento per chi vorrà riprendere in mano l’opposizione alle destre che ci governano e proporre un’Italia diversa da quella che precipita ogni giorno di più nel baratro ridicolo, oscuro e violento dei proclami, delle promesse, delle minacce, del ringhio e della rabbia affidate ai social e veicolate dai troll. Una risposta forse fuori tempo, ma – c’è da augurarsi – almeno non fuori tempo massimo per ridare all’Italia una decenza e una dignità.

Proseguiamo con alcune chicche di Iperborea, una in arrivo fra poco mentre per l’altra dobbiamo attendere il mese prossimo.

Data di uscita: 20 Marzo

La tua vita e la mia

di Majgull Axelsson

Editore: Iperborea
Traduzione: Laura Cangemi

Prezzo:  € 18,50
Pagine: 448

Ex giornalista di successo e vedova solitaria nella sua amata Stoccolma, Märit si trova costretta a tornare a Norrköping, nella casa d’infanzia di cui non sente nostalgia, per festeggiare insieme al suo gemello Jonas il settantesimo compleanno. Un impulso irresistibile durante il viaggio in treno la spinge a scendere a Lund, dove non mette piede da cinquant’anni, e a cercare la tomba dei «malati» di Vipeholm, il grande manicomio in cui finì suo fratello maggiore Lars. Lars-lo-Svitato, lo Sgorbio, come lo chiamavano tutti: di colpo Märit non può più trattenere i ricordi e le domande rimaste senza risposta fin da quel tragico giorno in cui sua madre morì, quando lei era appena quattordicenne, e il fratellone che era sempre stato con loro venne fatto sparire. Perché Märit non riesce ancora a dimenticare, o addirittura a fingere che niente sia successo come tutti a casa hanno sempre fatto? Cosa accadde veramente in quel lontano 1962, quando lei entrò a Vipeholm e scoprì ciò che vi avveniva, domandandosi chi ne portava davvero la colpa, senza poter opporre altro che rabbia e vendetta al muro di solitudine che separava ogni membro della sua famiglia? Con il suo occhio clinico e ipersensibile alle sottili crepe nell’edificio della società svedese, e con la capacità di calarci nei percorsi ad alta tensione emotiva dei suoi personaggi, Majgull Axelsson indaga la fragilità dei legami famigliari in un Paese rigorosamente improntato all’emancipazione dell’individuo. E attraverso la ricerca di verità della sua protagonista affronta un tabù della socialdemocrazia scandinava, risalendo all’epoca della sua fioritura come modello di uguaglianza e solidarietà sociale per dare voce a coloro che ne furono tagliati fuori, privati perfino dei diritti umani.

Data di uscita: 10 Aprile

La campana d’Islanda

di Halldór Laxness

Editore: Iperborea
Traduzione: Alessandro Storti

Prezzo:  € 19,00
Pagine: 512

A volte triste, a volte strepitoso ma sempre incalzante, La campana d’Islanda è allo stesso tempo un aggiornamento delle antiche saghe e una feroce satira sociale. Considerata l’opera più famosa di Laxness, pubblicata in tre volumi tra il 1943 e il 1946, ha reso l’autore un vero e proprio simbolo del paese: è il suo primo romanzo basato sulla storia nazionale, che racconta i difficili decenni tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, quando l’Islanda è ancora una colonia danese, povera e oppressa da epidemie, morie di bestiame e scarsità di pesce, fattori che insieme causarono la morte di ben un terzo della popolazione. Protagonista indimenticabile è il contadino Jon Hreggvidsson, che dopo aver raccontato una barzelletta scherzosa sul re danese si ritrova fuggiasco e accusato dell’omicidio del boia del re. Negli anni seguenti Hreggvidsson, sfortunata ma resistente canaglia, cinico e ostinato misantropo simile al Bjartur di Gente indipendente, diventa una pedina della Storia, invischiato in conflitti politici e personali che si giocano su una scala più grande. Tra questi la storia d’amore tra Snaefridur, conosciuta in tutto il paese come il «sole d’Islanda», una giovane nobildonna bella e testarda, e Arnas Arnaeus, l’antiquario del re, un aristocratico il cui modo mondano nasconde una feroce devozione ai suoi compatrioti più abbienti. Mentre la loro lotta personale si svolge su un palcoscenico internazionale, La campana d’Islanda crea una trama dickensiana di eroismo e viltà, violenza e tragedia, densa in ogni pagina di un particolarissimo incantesimo narrativo. In questo romanzo fondamentale per la storia della letteratura islandese, Laxness mostra quanto sia importante il recupero della propria tradizione per acquisire consapevolezza di nazione e ricorda alla sua gente i comuni antenati che per sette secoli avevano subito l’oppressione politica ed economica degli stranieri.

Un paio di letture interessanti in arrivo anche per Keller Editore, in anteprima al Book Pride.

Data di uscita: 23 Marzo

Il grande amore di mia madre

di Urs Widmer

Editore: Keller Editore
Traduzione: Roberta Gado

Prezzo:  € 15,50
Pagine: 160

Clara è figlia di un’agiata famiglia borghese nella spensieratezza degli anni Venti.
Quando conosce Edwin, dominato dalla grande passione per i compositori moderni, se ne innamora: non ha dubbi, è l’uomo giusto. Lo segue e lo sostiene nel sogno di dirigere dal nulla un’orchestra che porti al mondo una musica mai sentita. Ma proprio mentre a lui arridono fama e successo, Clara conosce i rovesci della fortuna e, con la crisi del Ventinove, si ritrova povera in un’Europa che ben presto scivolerà verso guerre e regimi.

Il grande amore di mia madre è il ritratto tra finzione e verità – tratteggiato dal figlio – di una donna consumata da un sentimento assoluto, silenzioso e irriducibile, per uno dei più celebri direttori d’orchestra svizzeri. Ma questo romanzo piccolo e intensissimo è anche un cammeo che raffigura con la vivacità della scrittura di Urs Widmer il mondo travolto dalla storia del Novecento, il genio di artisti e compositori e i sogni delusi di riscatto sociale.

Data di uscita: 30 Marzo

Il nero è un colore

di Grisélidis Réal

Editore: Keller Editore
Traduzione: Yari Moro, Maurizia Balmelli

Prezzo:  € 17,70
Pagine: 288

Il nero è un colore è la storia autobiograca di Grisélidis Réal, autrice svizzera che negli anni Sessanta fugge in Germania con due figli e il suo amante nero dopo averlo fatto dimettere da una clinica psichiatrica di Ginevra.
La fuga li conduce a Monaco dove la donna comincia la sua battaglia contro la miseria e la precarietà, contro la difficoltà di tenere unita un’improbabile famiglia, cui si aggiungono le botte, l’iniziazione alla prostituzione – “Sono passata dall’altra parte, quella da cui non si torna più indietro” dice la protagonista –, le malattie. E ancora lo spaccio di droga, la prigione…
Ma Il nero è un colore è soprattutto una storia d’amore: l’amore della protagonista per i neri, i neri delle caserme americane, con la loro sensualità e le loro macchine luccicanti, l’amore per la “razza” zingara – la sua vera famiglia –, l’amore per la musica e la danza, l’amore per la vita.
Un’esistenza fiammeggiante resa con grande forza espressiva, una scrittura profondamente poetica e allo stesso tempo libera, come libera, forte e anticonformista è la protagonista di questo libro indimenticabile.

Vogliamo parlare di Longanesi? Ecco le novità in arrivo, io sono curiosa per il romanzo di Federico Axat.

Data di uscita: 21 Marzo

Nell’oblio

di Federico Axat

Acquistalo subito: Nell’oblio

Editore: Longanesi
Collana: La Gaja Scienza

Prezzo:  € 22,00
Pagine: 380

A ventisette anni, John Brenner ha già alle spalle un passato da alcolista e un divorzio, una separazione dolorosa dalla donna con la quale ha avuto una figlia che vede meno di quanto vorrebbe. Una notte, John si sveglia sul pavimento di casa sua senza ricordare nulla delle ultime ore, la mente annebbiata come nei giorni in cui beveva. Accanto a lui una bottiglia di vodka vuota, una pistola e il corpo esanime di una ragazza che non ricorda di aver mai visto prima. Nella sua testa rimbomba incessantemente una sola domanda: Sono davvero io l’assassino o è tutta una messinscena? John, che è un uomo come tanti, non riesce a immaginare chi potrebbe volerlo incastrare per omicidio. Ma solo lui può trovare la risposta, nascosta nella sua stessa mente. Comincia così la sua ricerca quando un sogno ricorrente inizia a perseguitarlo. E insieme si riaprono le ferite del passato, obbligandolo a fare i conti con la disgrazia che ha colpito la sua famiglia molti anni prima, e con l’ingombrante figura di un fratello perfetto. Forse troppo…
Da una delle voci più magnetiche del thriller in lingua spagnola, un romanzo ipnotico e originale che ha conquistato pubblico e critica. 
Data di uscita: 28 Marzo

Semplicemente perfetto

di Jostein Gaarder

Editore: Longanesi
Collana: La Gaja Scienza

Prezzo:  € 14,90
Pagine: 180

È il suo primo giorno all’università di Oslo quando il diciannovenne Albert nota una ragazza dalla quale non riesce a distogliere lo sguardo. Il suo nome è Eirin. Non si sono mai visti prima e non si lasceranno mai.
Dopo trentasette anni di vita passati insieme, Eirin è in Australia a un congresso di biologia marina quando Albert riceve dal proprio medico una notizia devastante.
Come può andare avanti dopo aver saputo?
Per trovare una risposta, si rifugia nella Casa delle fiabe, il cottage immerso nel verde sulla riva del lago dove è solito ritirarsi con la famiglia nel tempo libero. Completamente isolato, si concede ventiquattro ore per scrivere il suo addio al mondo e alle persone che ama. Vuole raccontare tutto, anche quello che fino a oggi ha tenuto gelosamente segreto, ma vuole anche interrogare se stesso su quale sia il senso ultimo del nostro esistere. E proprio quando è sicuro che ogni speranza è spenta, quando ha davanti solo la tenebra più fitta, come le notti in cui remava fino al centro del lago per scrutarne l’abisso, Albert capisce che c’è ancora una risposta, c’è uno spiraglio che si apre sul buio…
In poco più di cento densissime pagine, un Jostein Gaarder in stato di grazia ci sorprende con un romanzo totale nel senso più pieno del termine.
Data di uscita: 28 Marzo

Un’ombra nell’acqua

di Catherine Steadman

Editore: Longanesi
Collana: La Gaja Scienza

Prezzo:  € 18,60
Pagine: 350

Norfolk, oggi. La terra è pesante, compatta, sembra non finire mai. Erin scava da tre quarti d’ora e le sue forze cominciano ormai a cedere, insieme alla determinazione. Ma non ha scelta, deve continuare. Nonostante la fatica, la paura, il dolore e l’incredulità. Vorrebbe tanto che lì ad aiutarla ci fosse qualcuno che ama e di cui si fida. Ma è impossibile, perché la persona che ama di più al mondo è proprio quella destinata a finire in quella fossa…
Solo poche settimane prima, Erin e Mark sono una coppia perfetta. Lei è una giovane documentarista che si prepara a un’importante svolta professionale; Mark è un trader londinese di grande fascino, con un futuro brillante che lo aspetta. Ormai prossimi al matrimonio, sembrano avere tutto. Finché Mark non perde il lavoro e le prime crepe iniziano ad apparire nella loro vita perfetta. 
Nonostante gli inattesi ostacoli, sembrano entrambi determinati a far funzionare il rapporto. Prenotano quindi la luna di miele dei loro sogni, certi che tutto andrà per il meglio. Giunti finalmente sull’isola di Bora Bora, decidono di dedicare una giornata alle immersioni. Erin ne ha il terrore, ma sa di essere al sicuro con Mark, e si lascia convincere ad accompagnarlo. Va tutto magnificamente, fino a quando non trovano qualcosa nell’acqua, che sin dal primo istante getta un’ombra cupa sulla loro vita. Erin e Mark vogliono mantenere segreta la loro scoperta. Dopo tutto, se nessun altro sa, non dovrebbero avere nulla di cui preoccuparsi. Ma la loro decisione scatena una devastante catena di eventi che metterà in pericolo tutto ciò che hanno a cuore, spingendoli a dubitare l’uno dell’altra…
Data di uscita: 4 Aprile

La seduzione del male: Un’indagine delle donne del Club Omicidi

di James Patterson e Maxine Paetro

Editore: Longanesi
Collana: La Gaja Scienza

Prezzo:  € 16,40
Pagine: 300

Solo quindici mesi fa la vita della detective Lindsay Boxer sembrava perfetta: una figlia meravigliosa e un marito attento, Joe, che l’ha aiutata a catturare il terrorista autore di un terribile attacco nel centro di San Francisco in cui sono morte venticinque persone. Ma Joe non era chi diceva di essere e Lindsay sta ancora facendo i conti con le conseguenze delle sue menzogne quando in città si verifica una serie di morti, tutte a causa di improvvisi, e forse non accidentali, arresti cardiaci. 
Come se non bastasse, il processo del criminale catturato con l’aiuto di suo marito sta per iniziare e la difesa sembra intenzionata a diffondere terribili sospetti sulle indagini che hanno portato Lindsay e Joe alla cattura. Ormai priva di ogni certezza, Lindsay potrà fare affidamento solo sulle sue forze per venire a capo di un letale intreccio ordito ai suoi danni da una mente criminale geniale che potrebbe farla finire sul banco degli imputati.

In arrivo un nuovo tassello per Nero Italiano, si tratta del romanzo di Giovanni Balsamo, l’Illusione del giusto.

Data di uscita: 27 Marzo

l’Illusione del giusto

di Giovanni Balsamo

Editore: Fanucci
Collana: Nero Italiano

Prezzo:  € 14,00
Pagine: /

In una Palermo sconvolta dallo scandalo che vede rinviato a giudizio il procuratore capo accusato di pedofilia, il commissario Antonio Marongiu è alle prese con l’omicidio di un ragazzo, ritrovato nei pressi della discarica cittadina. Le due cose non sembrano collegate, fino a quando si scopre che il giovane era un hacker che lavorava per i servizi segreti. Quella che sembrava una normale indagine per omicidio si trasforma in un intrigo nel quale il ruolo dei media, dei servizi segreti, della criminalità e della politica antagonista si mescolano in un groviglio complicato e pericoloso. Con l’aiuto del suo superiore, di un improbabile antiquario e con la propria intelligenza il commissario riuscirà a capire come sono andate le cose. Una questione complicata nella quale le azioni degli uomini lasciano un segno indelebile anche sugli innocenti.

E per finire diamo un’occhiata alle novità in arrivo per Feltrinelli.

Data di uscita: 4 Aprile

Le cose che bruciano

di Michele Serra

Editore: Feltrinelli
Collana: I Narratori

Prezzo:  € 15,00
Pagine: 176

Attilio Campi è un cinquantenne che si è ritirato a vivere in campagna, e nell’incipit fulminante del romanzo si descrive così: “Dicono che mi sono rovinato con le mie mani”. Alle spalle ha una brillante carriera politica distrutta sul più bello dalla sua stravagante proposta di legge per la reintroduzione dell’uniforme obbligatoria nelle scuole. Bocciata la proposta dal suo stesso partito, Campi, furibondo, sparisce dalla scena pubblica. Noi lo troviamo lì, nella solitudine della campagna di Roccapane, in confidente simbiosi con la natura, a rifare il verso del rigogolo, a occuparsi di legna e di irrigazione e a rimuginare contro i nemici nuovi, come il testimone di Geova che incautamente gli si presenta a casa un mattino, e con quelli vecchi, come il giornalista Ettore Mirabolani, suo antico rivale. Attilio si propone di incontrarlo, chiama a raccolta tutte le forme di ostilità per smontarle, presentarglisi davanti e consumare la pace. Aspira al traguardo dell’umiltà. Non facile, soprattutto per uno come lui.  Vorrebbe liberarsi di tutte le some che gli impediscono salvezza e leggerezza, vorrebbe sbarazzarsi della gelosia nei confronti della moglie spesso assente (donna di molti aeroporti), o delle pesanti eredità della madre e della zia Vanda. Pesanti anche in termini di ingombro, casse e casse di libri, lettere, fotografie, per disfarsi delle quali sogna ogni giorno un falò diverso, in un crescendo di fantasie barocche, senza peraltro riuscire mai a realizzarlo. Così come non riesce mai davvero a fare pace, nemmeno nella sua immaginazione, con Ettore Mirabolani, “quello stronzo”. Il cammino verso l’umiltà è fatto di continui inciampi, arresti e salite, ma l’importante non è il traguardo, è il percorso. Male che vada Attilio avrà imparato, alla fine, a fare il verso del rigogolo.  
Data di uscita: 4 Aprile

Il ladro di giorni

di Guido Lombardi

Editore: Feltrinelli
Collana: I Narratori

Prezzo:  € 16,00
Pagine: 288

Salvo, undici anni, barese, detesta molte cose. Quando ti fai male e i grandi ti dicono “tranquillo, non ti sei fatto niente”, ma ti fanno fare la puntura per l’antitetanica. Quando scrivi un bel tema e non fai neanche in tempo a esserne contento perché la maestra lo legge davanti a tutta la classe e ti vergogni. E soprattutto quando ti parlano come se fossi un bambino, scandendo le parole, come se tu non le conoscessi già tutte, anche quelle volgari.  Come fa suo padre, Vincenzo.  Salvo non lo vede da sette anni, da quando cioè due uomini lo hanno portato via, in una scuola speciale dove però alla fine delle lezioni non lo lasciavano mai tornare a casa.  Ora Vincenzo è uscito di prigione, ha raggiunto Salvo dagli zii a Udine e vuole che il figlio l’accompagni fino a Bari, dove ha una missione da compiere.  Quattro giorni: un tempo enorme per Salvo, che non vuole partire con quell’uomo pieno di strani tatuaggi che fa cose di nascosto, come se avesse un segreto. Ma anche un’occasione per padre e figlio di tornare a conoscersi e a parlarsi. Un viaggio on the road verso il Sud Italia, scandito da incontri in autogrill, lezioni di vita e ricordi di un’infanzia ancora candida e piena di domande, prima che arrivi il misterioso “ladro di giorni”. Un appassionante romanzo di formazione in cui i ruoli di padre e figlio spesso si invertono, in una continua scoperta reciproca.
Data di uscita: 4 Aprile

Il Re, il cuoco e il buffone

di Daniel Kehlmann

Editore: Feltrinelli
Collana: I Narratori
Traduzione: Monica Pesetti

Prezzo:  € 17,00
Pagine: 320

Se con La misura del mondo ci aveva ammaliato e divertito con due giganti dell’Illuminismo tedesco, Humboldt e Gauss, con Il Re, il cuoco e il buffone Kehlmann reinventa una figura classica del folklore tedesco, come il Dottor Faust o il Barone di Münchhausen, per farne un testimone onnipresente e trasversale della Guerra dei trent’anni, che diventa paradigma di tutte le guerre.   Non si sa se Tyll Ulenspiegel sia realmente esistito, ma dal Medioevo questa specie di Peter Pan tedesco, questo giullare che getta scompiglio, buffone di corte che si prende gioco dei potenti, è entrato nella tradizione popolare tedesca e, almeno in parte, europea.   Intinta la penna d’ironia e intelligenza, Daniel Kehlmann racconta il suo Tyll. Un bambino mingherlino nato nel piccolo villaggio di Ampleben, nel Nord della Germania, nel Diciassettesimo secolo, poco prima dello scoppio della Guerra dei trent’anni, che scappa dopo che suo padre viene bruciato con l’accusa di stregoneria. L’apprendista acrobata che, presa la via della strada, diventa il funambolo che balla in bilico sulla fune, incanta e irride gli astanti. Il giullare irriverente voluto da tutti, che finisce alla corte del Re d’Inverno, re che è durato il tempo di una sola stagione.  E i tempi sono assai duri, imperversano il freddo, la fame e la guerra. L’Europa si è lasciata andare al sonno della ragione.  Sulla strada impervia, Tyll, accompagnato dall’amica sorella Nele, tra boschi stregati, pentacoli e quadrati magici, incontra molte celebrità della sua epoca, come il dottor Fleming che scriveva poesie in tedesco, lingua ancora non formata, Athanasius Kircher, gesuita alla ricerca di un drago con il cui sangue vuole creare una medicina contro la peste, la regina di Boemia, Wallenstein e il re di Svezia Gustav Albert Wasa, circondato dai suoi rudi soldati sul campo di battaglia. 
Data di uscita: 18 Aprile

Le origini del male

di Jeong You-jeong

Editore: Feltrinelli
Collana: I Narratori
Traduzione: Massimo Gardella

Prezzo:  € 16,50
Pagine: 288

Hyu-min si sveglia una mattina nel proprio letto e scopre di essere ricoperto di sangue. Non solo il suo corpo, ma tutta la stanza ne è imbrattata. Lui non ricorda quasi niente della notte appena trascorsa, solo di essere uscito a correre per distendere i nervi. O meglio, di essere sgattaiolato fuori di casa visto che sua madre è meglio non sappia delle sue scappatelle notturne.  Hyu-min ha ventisei anni e vive con lei e il fratello adottivo Hae-jin in un appartamento all’ultimo piano di un residence di Gundo, nella moderna periferia di Seul. Da quando sono morti in un incidente d’auto il padre e il fratello maggiore, Hyu-min è sottoposto a una terapia di psicofarmaci che tiene a bada l’epilessia di cui soffre, ma provoca terribili effetti collaterali: emicranie atroci, acufene, attacchi di rabbia. E vuoti di memoria. Ecco perché non ricorda cosa sia successo per essere ricoperto di sangue. Hyu-min esplora l’appartamento e trova in salotto il cadavere della madre, con la gola tagliata. A questo punto, comincia a ricostruire gli eventi della notte precedente e, quando un orecchino di perla mai visto prima scivola fuori dalla tuta indossata per correre, Hyu-min è terrorizzato.

 

 

Altre rotte interessanti da navigare, non mi resta che aggiornare la mappa e investire in una macchina del tempo.

May the Force be with you!
Precedente The Whispering room: Majo di Ferdinando Mazzacuva Successivo Let's talk about: La profezia dei Gonzaga di Tiziana Silvestrin

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.