Chi ha polvere spara di Donato Montesano | Recensione di Deborah

Donato Montesano (Tricarico, 1991) insegna in una scuola superiore. Nel 2017, per Eretica Edizioni, pubblica I grandi scrittori non mangiano, vincitore del premio Giovane Holden.

 

 

Editore: Eretica Edizioni
Data di uscita: 6 aprile 2023
Pagine: 350
Prezzo: 18.00 €

“Chi ha polvere spara” è un antico modo di dire. Un invito a mettere la propria pelle in gioco, a mostrare ciò che si è, a cercare quel che si vuole. Pancrazio Chiruzzi, detto Pan, nasce in un paese della Basilicata, e cresce tra i vicoli, il mare, e i fuochi d’artificio. La sua vita cambia radicalmente quando è costretto a emigrare al nord, dove si scontra con l’odio e tutte le discriminazioni riservate ai meridionali in quegli anni. La sua rabbia cresce in fabbrica, per condizioni di lavoro disumane, ed esplode fino alla decisione di puntare tutto sul crimine. Insieme a un gruppo di coetanei imparerà che il colpo perfetto è quello in cui non si spara mai, e si può fare solo con amici veri, pronti a mettere sul tavolo la propria vita per difendere quella dei compagni. Sfidando la legge Pan diventerà un rapinatore professionista, mettendo a segno colpi sensazionali in Italia e all’estero, ma quando l’amicizia, la morte, il carcere e il grande amore si intrecceranno, il destino – come un falco nel cielo della vita – lo metterà di fronte alle conseguenze delle proprie scelte e a lottare per quello in cui crede.

 

Chi ha polvere spara è un antico modo di dire, Chi ha polvere spara è il titolo di un romanzo che mi è rimasto molto a cuore, il libro di Donato Montesano è basato sulla storia vera dell’ex rapinatore Pancrazio Chiruzzi, detto Pan.

Di questo romanzo mi ha affascinato tantissimo l’essere uno spaccato di vita vera all’interno di uno spaccato della storia Italiana; personalmente amo tantissimo i libri ambientati nel dopoguerra, specialmente durante gli Anni Sessanta, un periodo che sogno di poter vivere facendo un salto nel passato. In questo romanzo dunque assistiamo da una parte alla crescita di Pan, un ragazzino speranzoso di Bernalda diventato un efferato rapinatore; dall’altra viviamo gli innumerevoli e continui cambiamenti storici affrontati nel nostro paese. Ho trovato molto interessante leggere di come la Storia influisce sulle storie di ognuno di noi, è un fattore quasi scontato sul quale però non mi sono mai soffermata a riflettere prima della lettura di questo libro. Donato Montesano dunque ci racconta in modo un po’ romanzato la storia di Pancrazio Chiruzzi, cosa ha portato il ragazzino di Bernalda a diventare uno dei criminali più famosi nell’Italia degli Anni Settanta.

Un’altra cosa che mi ha colpita molto è che non ho percepito Pan come un personaggio negativo, nonostante sia una figura altamente discutibile durante la lettura ho empatizzato molto con lui, speravo davvero che mettesse un punto ai colpi e si ritagliasse la sua felicità. Mi sono resa conto di aver tifato per lui e per i suoi amici piuttosto che per le forze dell’ordine, mi sono augurata a ogni colpo che in qualche modo gli andasse bene.

 

 

Pancrazio Chiruzzi è stato sempre un criminale indipendente, durante la sua carriera non si è mai legato alla malavita organizzata, è sempre rimasto fedele a sé stesso e ai suoi compagni. Durante i colpi tutelava i civili, mi è sembrato una specie di Robin Hood anche se non distribuiva ai poveri, non è mai stato violento nei confronti degli innocenti, specialmente donne e bambini; qualche sequestro momentaneo sì, ma mi è sembrato quasi sempre gentile. Sono consapevole che è sbagliato empatizzare in questo modo con il rapinatore, è vero non ha mai ucciso ma immaginate il trauma di essere preso come ostaggio anche solo per qualche minuto? Comunque proprio non riesco a vederlo come personaggio negativo!

Lo stile di scrittura di Donato Montesano mi è piaciuto moltissimo, ha caratterizzato in modo molto umano ed emozionante l’intera vicenda regalandoci vere e proprie cartoline sulla storia di Chiruzzi e sulla storia d’Italia. Leggendo ho avuto la sensazione di poter sprofondare tra le pagine e toccare con mano la realtà andata di quei tempi, è stata una sensazione davvero bellissima sembrare di non essere una semplice spettatrice ma vivere in prima persona quegli eventi. Inoltre l’autore è stato molto bravo a raccontare e caratterizzare con grande umanità i protagonisti dell’intera vicenda, non solo Pan ma tutto il gruppo di criminali.

Chi ha polvere spara è un romanzo che merita assolutamente di essere letto, grazie a Donato Montesano ho approfondito vicende di cui non ero a conoscenza.

 

 

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’autore, Donato Montesano, per la copia omaggio

 

 

 

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